26 ago 2009

In difesa dei diritti del pubblico


E’ ormai ufficiale. La tanto temuta scure inserita nel decreto anti-crisi del ministro Tremonti (112/2008) si è abbattuta sul FUS, Fondo Unico per lo Spettacolo.
l FUS è un fondo finanziario che lo Stato stanzia a favore di Enti Lirici e Musicali, della Danza, del Cinema e della Prosa; nella finanziaria del 2009 subirà un taglio di oltre il 30% , passando da 567 a 378 milioni di euro. E il progetto di tagli non si ferma qui: sono già stati anticipati quelli per i due anni successivi (400 contro 563 per il 2010, e 307 contro 511 per il 2011) che porterebbero a 550 milioni di euro il totale degli investimenti evaporarti.
Il FUS sostiene gran parte della produzione culturale italiana, ed in particolare per il cinema è forse l’unico modo di realizzare un’opera prima, nonostante solo una piccola percentuale del fondo sia destinato a questo scopo (ex art. 8).
Gli effetti di questi tagli saranno molto pesanti a livello occupazionale, infatti si prevede una ulteriore diminuzione delle pellicole prodotte, oltre alla chiusura di cinema, teatri, compagnie di danza ed altri eventi culturali.
L’associazione 100 autori, nelle cui schiere compaiono notissimi nomi del cinema e della televisione, è da mesi impegnata nell’opporsi a questi tagli barbari alla cultura.
Invitiamo chi ama il cinema, chi lo studia, chi lo fa o vorrebbe farlo, a sostenere lo sforzo di 100 autori partecipando agli eventi di protesta e facendo (contro)informazione per una causa che riguarda tutta la società, non solo chi lavora nello spettacolo.

PER SAPERNE DI PIU': http://www.100autori.it

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