30 mag 2009

Consegnate ai carabinieri di Cagliari foto del Capodanno 'hot' di Berlusconi

Dopo la denuncia dell'avvocato del premier Ghedini, il fotografo iscritto nel registro degli indagati
Avrebbe tentato di vendere gli scatti. Il premier: "I giornali di sinistra scendiletto del Pd"

A darle ai militari lo stesso Zappadu. "In alcune ragazze minorenni. In altre in topless"

Stamani la Procura aveva disposto il sequestro delle immagini. Il legale: "Condivisibile"

di GIOVANNI GAGLIARDI



Consegnate ai carabinieri di Cagliari foto del Capodanno 'hot' di Berlusconi

Silvio Berlusconi

ROMA - Sono in mano ai carabinieri di Cagliari le foto scattate lo scorso Capodanno a Villa Certosa, in Sardegna, durante la festa organizzata da Silvio Berlusconi, alla quale avrebbero partecipato decine di ragazze tra cui Noemi Letizia. A consegnarle spontaneamente ai militari nel pomeriggio è stato lo stesso fotografo Antonello Zappadu. Lo ha detto il fratello Tore, il quale ha riferito anche di una perquisizione dei carabinieri nella casa di Olbia dove Antonello Zappadu spesso risiede.

La decisione della Procura "fa seguito ad una esplicita richiesta che noi avevamo avanzato - dice il parlamentare del Pdl e legale di Berlusconi, Niccolò Ghedini - e dovrebbe chiudere la vicenda, anche se naturalmente la decisione spetterà all'autorità giudiziaria". Le foto sarebbero state scattate da una terrazza e non autorizzate secondo la procura di Roma. Un esposto è stato presentato da Berlusconi anche al Garante della Privacy.

Intanto il premier è tornato ad attaccare la stampa. "Tutti i giornali della sinistra fanno da scendiletto al Pd - ha detto nel corso di un intervento telefonico ad una iniziativa elettorale e Vicenza - siamo stati attaccati
dall'opposizione con una campagna elettorale che ancora una volta si è basata sull'insulto, sull'aggressione personale, sulla giustizia ad orologeria, sulle calunnie volgari".

Quanto alle foto, il sequestro è stato ordinato dal procuratore Giovanni Ferrara e dal pm Simona Maisto che hanno iscritto sul registro degli indagati, per violazione della privacy e tentata truffa, il fotografo Antonello Zappadu, autore delle foto e di un altro servizio relativo anche alla festa di Capodanno del 2008. Secondo quanto si è appreso, a denunciare Zappadu è stato Ghedini.

A proposito delle foto, Zappadu ha spiegatoche "sono 200-300 e non 700, che è invece il numero più o meno degli scatti, molti dei quali poi cancellati", ha detto mentre si recava al comando provinciale dei carabinieri di Cagliari. Le foto, ha spiegato, si possono dividere in tre serie e ha sottolineato che in quelle per le quali il Pm ipotizza la violazione della privacy, i volti dei soggetti sono stati alterati per renderli irriconoscibili.

"La prima serie, su cui mi sembra di capire si accentra l'inchiesta, riguardano Villa Certosa e i volti di tutte le persone, tranne quella del premier, sono stati alterati da pixel - ha detto Zappadu - Tra queste immagini vi sono alcune che ritraggono presenze che, a me, sono parse di minorenni. E a maggior ragione le ho rese irriconoscibili proprio per rispettare le norme sulla privacy e il codice di tutela dei minori".

"La seconda serie - ha proseguito - attiene a immagini scattate all'aeroporto Costa Smeralda, cioè in luogo pubblico e quindi senza alcuna violazione delle privacy. Sono foto di persone, ospiti del presidente del Consiglio, che scendono da aerei dell'aeronautica militare, tra di essi c'è il cantante Apicella. Si tratta di arrivi, negli ultimi due anni, quasi settimanali, con sbarco il venerdì sera o sabato mattina e partenza lunedì".

"L'ultima serie riguarda foto scattate nella zona di un residence, il Country di Porto Rotondo, e ritrae - ha concluso Zappadu - diverse ospiti di Berlusconi, alcune in bikini e topless. Anche in questo caso sono ricorso al pixel per cancellare i visi e renderle irriconoscibili".

In precedenza al Corriere della sera, il fotografo aveva detto che alcuni scatti erano stati fatti durante la vacanza dell'allora primo ministro della Repubblica Ceca, Mirek Topolanek e dalla sua delegazione, a Villa Certosa, nel 2008; altre che invece documentano eventi mondani che si sono svolti nella tenuta di Porto Rotondo. All'attenzione dei magistrati, una mail nella quale Zappadu, proponendo l'acquisto delle foto a Panorama per un milione e mezzo di euro, avrebbe spiegato al settimanale che c'era un'altra proposta di acquistare il servizio da parte del settimanale Gente, circostanza falsa secondo i primi accertamenti e che motiva l'accusa di tentata truffa.

Il pm Ferrara ha fatto inoltre chiarezza in merito alla notizia, diffusa dal sito Dagospia, secondo la quale sarebbe stato aperto un fascicolo sulle frasi pronunciate da Veronica Lario, in particolare sulla frase "frequenta minorenni" riferita a Berlusconi. Ferrara ha spiegato che a Piazzale Clodio sono giunte "alcune mail anonime", nelle quali si fa riferimento ad articoli di giornale che riportano le affermazioni di Veronica Lario. "Si tratta di anonimi - ha spiegato - che come noto non vengono presi in considerazione". "Mi pare un chiarimento impeccabile - ha sottolineato l'avvocato Ghedini - del resto non poteva che essere così. Quella tesi, se non fosse stata diffamatoria sarebbe stata risibile".

da: "La Repubblica"
(30 maggio 2009)

29 mag 2009

Cercasi intervistatrice (Roma)

Porgo alla Vs attenzione stamane un progetto interessante, questo è l'annuncio di ricerca di alcune figure professionali giovani e del tutto sconosciuti che però godono di abilità importanti per poter immaginare di far parte di qualcosa che vuole essere importante.

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Per progetto video-documentario innovativo a zero budget, si ricerca ragazza, possibilmente aspirante giornalista, che possa effettuare delle interviste e che abbia la capacità di organizzarle.

Il soggetto del video documentario è quello della scena indipendente artistico-culturale in Roma.

La figura ricercata deve necessariamente possedere le seguenti caratteristiche:

- bella presenza
- buona dimestichezza con la lingua italiana
- distinto livello culturale
- tempo libero da concedere alle giornate di ripresa

Si ricerca anche una fotografa con pari requisiti (in esclusione della bella presenza)

Si sottolinea nuovamente che il progetto è, e rimarrà, a zero budget quindi si richiede un sano e puro interesse nell'idea e non un auspicio di guadagni da parte di chi voglia aderire (nessuna persona o artista ricava alcunchè dal progetto).

Per maggiori delucidazioni o richieste di partecipazione, mandare proprio curriculum vitae con proprio contatto alla mail: dancerclm@gmail.com

24 mag 2009

Tonni e uomini illuminano il coloratissimo teatro della Garbatella.




E’ appena andato in scena al teatro Palladium di Roma, nella splendida cornice della manifestazione Teatri di Vetro 3, il debutto del nuovissimo spettacolo di e con Gaspare Balsamo: “Muciara” Non è più mare per tonni – secondo studio sulla continuità.

Lo spettacolo si è rivelato uno splendido sogno fatto di ricordi d’infanzia e momenti di vita del presente, un continuo altalenare, in senso tutt’altro che cronologico, tra le emozioni del passato e del presente. Ricchissimo, come già l’autore-attore ci ha abituati con il suo altrettanto bello “Camurrìa”, di metafore di vita che passano per battute sottili ma che toccano le tematiche più disparate romantiche, drammatiche e malinconiche.

Degno di grandissima nota e entusiasmante il momento delle parole del Rais, che tra una metafora e un’ altra lasciano ben intuire l’importanza dello scambio culturale tanto nel passato, ove la Sicilia insegnava in questo campo, tanto oggi momento in cui questa importanza diviene sempre più motivo di dialogo e sempre meno fatto concreto.

Riesce persino a toccare, donandoci un sorriso, tematiche quali la purezza dell’amore che, grazie all’immaginario dell’artista sognante un matrimonio tra due tonni innamorati, lascia ben intuire come, persino in natura, esso esista e si riveli tra i più romantici e noncurante degli eventi avversi, utilizzando l’esempio della mattanza, momento di grandissima drammaticità, ponendolo così a paragone con il medesimo concetto rielaborato dall’essere umano, che di questa capacità di coinvolgimento si dimentica sempre più.

Veramente toccante nell’anima tutto il percorso che l’attore ci fa intraprendere, con i suoi incredibili e incantevoli momenti fiabeschi che nella realtà invece esistono e sono stati vissuti, da lui in prima persona, come da altri che ne hanno potuto gioire delle proprie memorie grazie a questo omaggio che Balsamo ci ha voluto fare.

Altri importantissimi momenti in esso inseriti di cui è giusto dare atto all’autore sono quelli ove si narra della storia degli emigranti che portando con sé una vita tanto angusta e un viaggio di altrettanto peggior sorte, ci lascia riflettere sulle tematiche sempre più attuali, e quanto divenga oggigiorno invisibile ciò che è la storia e il presente delle persone che ci circondano se nulla ha a che incidere con la nostra quotidianità.

Uno spettacolo, “Muciara”, che utilizza la memoria delle tonnare, dei tonnaroti e persino dei tonni stessi per risvegliare il lato più umano e profondo che sta dentro ognuno di noi, un paradisiaco momento che accarezza le corde dell’anima dello spettatore e come un arpa ne diffonde l’armonioso suono tutto intorno ad ogni singolo fruitore, quasi fosse una luce, facendone godere più dall’interno e grazie alle proprie doti riflessive, della bellezza della vita e del sentire piuttosto che del comune guardare.



Carlo Lo Monaco

Roma, 24-05-09

21 mag 2009

Debutto "MUCIARA, non è più un mare per tonni secondo studio sulla continuità"

Festival del Teatro indipendente Teatri di Vetro 3

www.teatridivetro.it
di e con Gaspare Balsamo
assistente alla regia Maura Teofili
luci Giuseppe Pesce
produzionepovera di Donatella Franciosi

Sabato 23 maggio ore 20.00
Palladium, P.zza Bartolomeo Romano, 8 - Roma



Lo studio prende spunto dalla cultura della pesca del tonno in Sicilia e in particolar modo a Trapani. Non vuole essere una riproduzione nostalgica di un microcosmo culturale come quello del rais e della sua ciurma, piuttosto un percorso personale, quello della mia memoria, delle mie emozioni e sensazioni. Un tuffo nel passato, quando bambino percorrendo la strada del mare sentivo l’odore aspro del tonno e cercavo il punto, e in un presente dove la visita alla vecchia tonnara abbandonata e distrutta, metafora di una realtà piena di merce/munnizza contemporanea, racconta il tentativo di ricucire la mia identità spezzata tra quello che sono e quello che non riesco più ad essere.

In questo senso ‘Muciara’, come ‘Camurria’, è un studio sulla continuità.

20 mag 2009

Palermo Creative Labs, Più di uno stage, un vero e proprio luogo di incontro fra culture della danza.


Si è concluso da pochi giorni, nella splendida location del “Kals’art” Ex-deposito ferroviaro di S.Erasmo, lo stage incrociato con laboratorio coreografico del Maestro Mauro Astolfi, direttore artistico e coreografo stesso della Spellbound Dance Company.


Lo stage si è rivelato un vero e proprio luogo di aggregazione fra culture della danza, uno spazio e un tempo ove si è potuto appunto mettere a confronto la cultura siciliana della danza e le abilità creative del coreografo; nove ore di lezioni e le contemporanee coreografie del direttore di compagnia, durante le quali i ragazzi partecipanti si sono potuti mettere alla prova con le proprie abilità, maturate nel loro percorso di crescita, e gli ulteriori nuovi insegnamenti del maestro, che come tale si è dimostrato, differenziandosi da tanti altri, un vero e proprio insegnante di danza come anche dei metodi di approccio, fisici e mentali, a questa splendida arte performativa.


Vi sono stati parecchi e svariati momenti di scambio tra gli allievi, di cui alcuni giovanissimi, e il maestro, cosa sempre più rara per gli stage svolti all’interno della città capoluogo e che hanno reso ancora più importante l’evento sotto il profilo della crescita personale dei partecipanti.

Le sue coreografie e le sue lezioni sono state, piuttosto che le solite lezioni distinte e separate, un vero e proprio percorso che è volto verso una direzione pre-organizzata e ben delineata tutto ciò grazie appunto alla scelta del coreografo che ha fatto sì che le tre lezioni full immersion di 3 ore ciascuna possano essersi fuse in un unico lavoro globale al termine delle stesse portando i partecipanti a ballare, nel vero senso della parola, un intera coreografia in perfetto stile Spellbound Dance Company.

Un modo ideale per far conoscere la differenza tra la danza e la menzogna artistica;

una fusione, quella tra la scuola di danza “In Punta di Piedi” di Palermo e DanceEducation di Roma, che fa sempre sperare che la Ns città possa veramente uscire dalla spirale delle competizioni tra scuole e tra insegnanti che sempre più invece di amare l’arte stessa prediligono i soli propri lavori mettendo così a discapito le doti artistiche che sono cotanto vivide e ricercate nel capoluogo.


La manifestazione ha avuto anche il merito di rilasciare ai partecipanti dei veri e propri attestati di partecipazione al corso coreografico con, appunto, il Maestro Mauro Astolfi che a tutt’oggi resta uno dei pochi coreografi italiani che predilige il lavoro nel senso artistico e teatrale piuttosto che il solito lavoro televisivo, che invece, tende a dare al pubblico un mero e quasi sterile intrattenimento piuttosto che qualcosa da sentire e che lasci spazi di riflessioni all’interno dei fruitori, cosa che è parsa molto a cuore al maestro stesso.



Ringraziamo quindi gli organizzatori: Mara Rubino, Rosi Pirrone, Ferdinando Russo (per la scuola In Punta di Piedi) e Carlotta Viola (nelle vesti di rappresentate ed organizzatrice per l’Ass. DancEducation), e speriamo che ben presto possano riaffacciarsi nel panorama della nostra città altri eventi di cotanta importanza e così ben organizzati auspicando altresì che la partecipazione e le collaborazioni possano estendersi a sempre più scuole della Sicilia tutta.

Palermo, 20-05-2009

C. Lo Monaco

19 mag 2009

Ultima possibilità per salvare l'Imaie

(per sapere cos'è l'Imaie: http://www.imaie.it/imaie.html )


Manifestazione di fronte al Tar per impedire al governo di espropriare un patrimonio degli artisti.
21 - Maggio - '09 di fronte la sede del Tar Via Flaminia n° 189, a partire dalle ore 8 del mattino.


L'Imaie è L'istituto Mutualistico del Artisti Interpreti Esecutori che raccoglie e redistribuisce i diritti connessi allo sfruttamento delle opere audiovisive.

L'Imaie è un associazione privata che gestisce risorse private e non gode di alcun finanziamento da parte dello Stato.

Malgrado questo, con un decreto prefettizio il Governo ha dichiarato estinto l'Imaie, cercando di espropriare il patrimonio accumulato dagli artisti in questi anni. Non riuscendo a privatizzare o a chiudere gli inutili enti pubblici, questo governo che va in giro a dire di essere liberale, ha deciso evidentemente di espropriare e nazionalizzare un'associazione privata che nulla costa allo stato e che gestisce soldi che sono degli artisti sia individualmente che collettivamente.

Il prefetto, che a nome del Governoha liquidtao l'Imaie, per arrivare a questa decisione, ha consultato tutti tranne che gli artisti che sono gli unici e veri padroni dell'istituto e del suo patrimonio. Bisogna fermare assolutamente questo aberrante ed illegittimo esproprio statalista del Governo.

Il presidente dell'Imaie, Edoardo Vianello, ha presentatoun ricorso urgenteal Tar che verrà esaminato il Prossimo Giovedì 21 Maggio ed ha invitato tutti gli artisti che sono i soli che hanno il diritto di giudicare della sopravvivenza e del funzionamento dell'Imaie ad essere presenti a partire dalle 8 del mattino davanti alla sede del tar in via Flaminia n°189 per dare una concreta testimonianza solidale con chi lotterà fino all'ultimo per mantenere in vita un istituto che ha significato e continua a significare molto per il futuro degli artisti.

12 mag 2009

Palermo Creative Labs. Laboratori, stage, workshop e borse di studio per nuovi talenti


Palermo Creative Labs“: dal 15 al 17 maggio 2009 tre giorni intensivi ed intensi per analizzare le tante declinazioni della danza negli splendidi spazi dell’Ex “Deposito delle Locomotive di S. Erasmo”, il padiglione edificato alla fine dell’ottocento, restaurato nel 2004 che, grazie alle dimensioni degli spazi interni consentirà di realizzare una manifestazione atta ad ospitare consistenti gruppi di danzatori (allievi e professionisti) che avranno così modo di accrescere le potenzialità dei partecipanti, e di confrontarsi con la professionalità dei coreografi e maestri ospiti.

Il progetto”Palermo Creative Labs” è frutto della collaborazione, fra l’Associazione Sportiva “In Punta di Piedi” e l’associazione Culturale” Dance Education” e prevede Stage, Workshop (laboratorio coreografico), Seminari e la mostra fotografica aperta al pubblico dal titolo “Back (on ) Stage”.

Il programma della manifestazione che si svolgerà nei giorni 15/16/17 maggio 2009 prevede:
15 maggio venerdì
ore 15.00, inizio lezioni
ore 16.30/18.00 laboratorio coreografico
ore 18.30 apertura mostra fotografica Back (on )Stage .
16 maggio sabato
ore 10.30 inizio lezioni
ore 12.00 il laboratorio coreografico
ore 17.00 l’incontro /seminario con il coreografo Mauro Astolfi che spiegherà i principi della sua ricerca coreografica,e dialogherà con presenti facendo riferimento al linguaggio artistico della danza nella società attuale.
17 maggio domenica
ore 10.30 inizio lezioni
ore 12.00 il laboratorio coreografico
ore 14.00 audizione, per l’assegnazione di 10 borse di studio offerte da “Dance Education”
ore 18.00 chiusura manifestazione

Dance Education“, istituisce altresì, con cadenza semestrale, un numero limitato di borse di studio per la formazione e il perfezionamento della tecnica classica, modern e contemporanea da utilizzare nelle residenze prescelte.
Ai vincitori verranno assegnate 10 borse di studio che prevedono lezioni giornaliere tese alla formazione di danzatori non professionisti ed la perfezionamento di quelli professionisti, da svolgersi presso lo I.A.L.S. -Istituto Addestramento Lavoratori dello Spettacolo- con sede in Roma via C. Fracassini, 60

Mauro Astolfi
Si forma tra L’Europa e gli Stati Uniti.
Dopo l’esperienza in America nella compagnia di Paul Taylor, firma le prime creazioni negli USA, per la Jeff Roberge’s Agency. Fonda in italia la sua compagnia “Spellbound dance Company” nel 1994, con cui ha creato numerose produzioni anche in collaborazione con altri artisti (Marco Schiavoni,Enzo Aronica,Quintetto Estravagario).
Lavora per : Kitonb Extreme Theatre Company eTheatreschool di Amsterdam.
Svolge inoltre l’attività di “Guest Teacher” nei maggiori centri di danza delle città di Tokio, Parigi, New York, Stoccolma, Amsterdam, Roma etc.

Info:
3939162871
3383966905
dancevent@libero.it

11 mag 2009

Per richiamare la Vs attenzione pubblico un articolo trovato sul sito di Acrobax, 1 dei centri sociali più attivi in quel di Roma capitale.



Comunicato sull'attentato

E’ l’una di notte tra domenica 3 Maggio e Lunedì 4 Maggio. Si sente una sgommata di una macchina che esce dal parcheggio, qualche istante e una prima esplosione, un paio di secondi e si sente la seconda. Appena usciti troviamo una delle nostre macchine con il vetro sfondato e del fumo che esce da dentro. A terra troviamo dei volantini su cui è scritto: “basta antifascismo. onore ai camerati caduti”.

Questo è quello che è avvenuto la scorsa notte davanti al LOA Acrobax, ex cinodromo occupato a Roma; l’ennesima aggressione nella notte operata da ignoti. In realtà sono sconosciuti nel volto, ma molto evidenti nelle idee.

Ci viene da pensare ad un episodio molto simile accaduto quasi un anno fa, quando avevamo cacciato simili sconosciuti con un ordigno ben più importante che si erano dati eroicamente alla fuga. Ci vengono in mente le bombe, bombette e pernacchiette che in questi anni sono state fatte esplodere di fronte agli spazi occupati, quelli che nei territori sono più radicati come punto di riferimento per la socialità certo ma, innanzi tutto, per le battaglie e le lotte quotidiane.

Conosciuti come voci critiche ed indipendenti all’interno dei territori, quelli fastidiosi perché solitamente in prima fila contro le speculazioni e le politiche mercantili che trasformano questa metropoli. L’alternativa possibile ad un modello insostenibile.

Sarà per questo che vengono attaccati o dichiarati sgraditi o inutili e vuoti, covi di malaffare; è una vecchia deformazione che hanno i fascisti: prendersela con chi è diverso dal potere a cui sono asserviti. Chi sa se ne sa qualcosa il sindaco Alemanno rispetto alle dichiarazioni fatte in relazione al Forte Prenestino e ai centri sociali in genere?

Ma non possiamo fare a meno di pensare anche alle decine di aggressioni che a queste azioni si sono accompagnate, più o meno conosciute, sono comunque molte. E non possiamo fare a meno di pensare a Renato e al suo assassinio sempre per mano dei soliti noti; o all’aggressione a CasalBertone di quasi due anni fa dove i coraggiosi di Casapound mandarono alcuni occupanti di casa in ospedale e poi fuggirono veloce quando uscimmo tutti/e: la lotta per la casa sperimentò l’utilizzo sociale del mattone.

Abbiate pazienza ma la nostra memoria ha radici forti e profonde e purtroppo sappiamo che quello che si è diffuso nelle strade di Roma non è bullismo ma razzismo, che i giovani ribelli di destra sono fascistelli con vecchie idee, che la cultura dell’odio per le differenze (che tu sia immigrato, omosessuale, di sinistra poco importa) produce e produrrà sempre violenza.

E’ contro questa cultura e questa visione della società che noi portiamo avanti le nostre lotte ed anche per questo che abbiamo occupato l’ex-cinodromo. Ed è per questo che una bomba carta non ci fa certo paura e non ci farà fare mai un passo indietro.

Ora e sempre antifascisti/e.

Con Renato nel cuore, con rabbia e con amore.

Gli acrobati e le acrobate


Antifascisti sempre

La notte tra il tre e il quattro maggio, alle 1.00 circa del mattino un gruppo di neofacscisti, ha dato fuoco alla macchina di un compagno del laboratorio occupato Acrobax fuori dallo spazio, rivendicando l’azione con un lancio di volantini inneggianti all’onore dei camerati caduti.

Un vile gesto intimidatorio verso gli abitanti di una casa occupata del coordinamento cittadino di lotta per la casa che per l’ennesima volta subisce un attacco di stampo neofascista, cosi come a casal bertone l’anno passato.

Non ci hanno spaventato in passato e di certo non vi riusciranno oggi, diciamo a chiare lettere alla citta’ che per questi vigliacchi, attivi solo nell’oscurita’ della notte, nulla restera’ impunito

Invitiamo tutte le realta’ del territorio a mantenere alta l’attenzione sugli spazi sociali

Antifascisti sempre

L.O.A. ACROBAX PROJECT

5 mag 2009

Alla faccia della Repubblica Italiana (articolo pubblicato sul "La Repubblica" del 04/05/2009 Firma n.p.

Superati i convenevoli delle festività dopo le"tirate" di orecchi da parte del Ns Presidente della Repubblica, ecco cosa dichiara in un intervista uno dei Ns più illustrissimi accusati di collusione mafiosa, mai giudicato, della Ns splendida Repubblica italiana; ovviamente leggeremo anche gli strascichi che ne conseguono ma vi chiedo di porre parecchia attenzione anche alla parte inerente alle parole di Roberto Rao, capogruppo Udc in commissione di Vigilanza Rai.

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Nell'intervista a Klaus Davi su YouTube il senatore del Pdl
assolve il Duce, "blando" sulle leggi razziali, e i repubblichini



Dell'Utri: "Mussolini troppo buono
Le veline meglio delle telegiornaliste"

Molti i commenti indignati, a cominciare da Vita: "Pura provocazione"
a Ferrero, che parla di "continuità fascistoide della Destra nostra con il Ventennio"


Dell'Utri: "Mussolini troppo buono Le veline meglio delle telegiornaliste"

Il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri

ROMA - "Le veline laureate e preparate politicamente sono di gran lunga più apprezzabili di alcune telegiornaliste che non conoscono l'italiano". Ma soprattutto Benito Mussolini non fu "un dittatore spietato e sanguinario", perse la guerra perchè fu "troppo buono", fu "blando" sulle leggi razziali e, infine, i repubblichini furono "i partigiani di destra", perché lottarono per un ideale. Sono alcune delle dichiarazioni del senatore del Pdl Marcello dell'Utri, intervistato da Klaus Davi per il programma Klauscondicio.

Dichiarazioni che hanno suscitato reazioni sdegnate da parte di diversi esponenti politici: "Marcello Dell'Utri getta la maschera, dicendo che Mussolini non era poi tanto male e che le veline sono meglio delle giornaliste Rai", dichiara Roberto Cuillo, della Direzione del Partito Democratico. "E' la conferma della giustezza delle parole del segretario del PD, Dario Franceschini: con Berlusconi il nostro Paese è a rischio. Ed è ora, per tutti, di rompere il silenzio e gridarlo con forza".

"Passate le convenienze del 25 aprile, la continuità fascistoide della destra nostra con il Ventennio fascista torna fuori chiaramente nelle parole di Marcello Dell'Utri, ideologo della Pdl e intimo del premier", dice Paolo Ferrero, segretario del Prc.

"Questa storia della buona fede di quelli di Salò la trovo una furbizia ed anche di cattivo gusto, nella migliore delle ipotesi una banalità. Chi faceva quelle cose non era obbligato da nessuno", ha replicato il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti.

Mentre il senatore dell'Italia dei Valori Pancho Pardi accusa Dell'Utri di aver "recuperato le più bieche banalità del revisionismo storico filofascista". Per Vincenzo Vita, senatore del Pd e membro
della commissione di Vigilanza Rai, quella di Dell'Utri "è una pura provocazione che non merita neppure commenti. Ciò che dice è augurabile possa e debba essere smentito da chi ha responsabilità politiche nel suo partito".

E Roberto Rao, capogruppo Udc in commissione di Vigilanza Rai, sostiene che "L'onorevole Dell'Utri va apprezzato, ma solo per la sua sincerità: è la seconda volta che si fa intervistare da Klaus Davi e persevera nel rilasciare dichiarazioni sconcertanti".

Dell'Utri nell'intervista a Klaus Davi ha anche ipotizzato l'"occupazione" della Rai: "Occupare la Rai? Perché no, - ha detto, rispondendo a una domanda - ma naturalmente speriamo di non doverla occupare. La tv di Stato ha grandi professionalità, ma un po' ha ragione Gasparri: è ancora in mano alla sinistra".

"Che l'idea vi fosse venuta, francamente, un po' ce n'eravamo accorti. - ha replicato ironicamente il vicesegretario dell'Usigrai Daniele Cerrato -. Occupare la Rai è sicuramente in cima ai pensieri di tutti quelli che hanno un malinteso senso dello Stato, del Servizio Pubblico radiotelevisivo e hanno solo presente la propria appartenenza a questo o quello schieramento".

(4 maggio 2009)

4 mag 2009

Non avrebbe senso aggiungere le parole...

Anzi si ... prima leggete questo e poi...

Art. 138.

Le leggi di revisione della Costituzione e le altre leggi costituzionali sono adottate da ciascuna Camera con due successive deliberazioni ad intervallo non minore di tre mesi, e sono approvate a maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Camera nella seconda votazione.

Le leggi stesse sono sottoposte a referendum popolare quando, entro tre mesi dalla loro pubblicazione, ne facciano domanda un quinto dei membri di una Camera o cinquecentomila elettori o cinque Consigli regionali. La legge sottoposta a referendum non è promulgata, se non è approvata dalla maggioranza dei voti validi.

Non si fa luogo a referendum se la legge è stata approvata nella seconda votazione da ciascuna delle Camere a maggioranza di due terzi dei suoi componenti.




CLICKATE SEMPLICEMENTE SULL'IMAGINE E... INCURIOSITEVI;

MAGARI PERCHE' NO... FATE UN CONFRONTO CON LA REALTA' ODIERNA CHE VI CIRCONDA....






2 mag 2009

VISTO CHE I RAGAZZI DI OGGI NON SANNO CERCARE MA VOGLIONO LA PAPPA PRONTA...

AUDIZIONE BALLERINI/E PER IL TEATRO ALLA SCALA ANNO 2009/2010


La Fondazione Teatro alla Scala, ove si sono esibiti importanti artisti italiani come Roberto Bolle e Carla Fracci, cerca ballerini e ballerine di danza classica per eventuali assunzioni a tempo determinato per la stagione 2009/2010 o per singole produzioni della stessa. Le audizioni avranno luogo a Milano i giorni 24 e 25 Maggio 2009.


Titolo: Diversi spettacoli

Balletto

Genere: Danza

Date Provini: 24 e 25 Maggio 2009

Teatro: Teatro alla Scala



Le prove si svolgeranno a Milano i giorni 24 Maggio alle ore 12.30 per i ballerini ed il giorno 25 Maggio alle ore 9 per le ballerine in un apposita Sala del Teatro alla Scala sito in Via Filodrammatici, 2 Milano, e consisteranno in una lezione di danza classica anche con punte ed in una variazione classica di repertorio, di non oltre 90 secondi, a scelta del candidato. Ogni candidato dovrà essere munito del proprio CD di musica per effettuare la seconda prova. Possono partecipare coloro che siano maggiorenni, essendo cittadini dell'UE o soggiornanti regolarmente in Italia e che siano idonei fisicamente alla mansione di ballerino/a. I concorrenti dovranno presentarsi con carta d'identità o passaporto valido e permesso o carta di soggiorno per i cittadini non appartenenti all'UE.

Inoltre, le ballerine dovranno portare calzamaglia rosa, leotard/body, scarpe da punta e scarpe da mezza punta. Non è necessario portare gonnelinne o simili. I ballerini dovranno portare calzamaglia e maglietta.



Ruoli ricercati: Ballerine e ballerini di danza classica che abbiano 18 anni di età.

1 mag 2009

Visto che non so nemmeno perchè... ma mi sono scocciato di compatire le donne.

Leggete e comprendete è anni che si fa finta di nulla su questa situazione; adesso parliamo di castrazione chimica anche per le donne???


(n. 50 del 18-12-02)

LA VIOLENZA E' DONNA
UNA DONNA STUDIA LA VIOLENZA FEMMINILE




La violenza domestica è diventata una vera e propria ossessione del mondo anglosassone, solo che invece di essere vista in modo equilibrato e serio, si considerano le donne solo ed esclusivamente come vittime e gli uomini come aggressori. La realtà dimostra che la violenza non è un'esclusiva maschile, tutt'altro.

Le donne sono almeno violente quanto lo sono gli uomini. Anzi, numerosi studi hanno dimostrato che lo sono un poco più degli uomini. Lo studio di Ann Lewis e del Dottor Sotirios Sarantakos della School of Humanities and Social Sciences della Charles Sturt University del Nuovo Galles del Sud, Australia, chiarisce perché sia profondamente sbagliato e ingiusto considerare la violenza domestica come un problema esclusivamente maschile.
Questo studio non è né il primo né l'ultimo che sostiene questa tesi ragionevole e condivisibile. Ma quanto tempo dovrà passare perché i governi occidentali riconoscano la vera natura di questo problema? Per approfondire il tema si consiglia il libro del giornalista americano Warren Farrell, Women Can't Hear What Men Don't Say, disponibile su Amazon al link in basso, con la bibliografia di oltre 100 studi che dimostrano l'esistenza della violenza femminile, la sua pervasività nella famiglia e la tendenza della società ad ignorarla, spesso giustificandola per quello chein realtà non è: una forma di difesa.
E’ nota, ad esempio, la recente vicenda della insegnante australiana, Victoria Mann, sospesa dal servizio in una scuola elementare. La causa della sospensione? Avere rivelato ai bambini della sua classe che Babbo Natale, l’uomo del dono, da sempre magico personaggio dello stupore infantile, non esiste. Un vero atto di violenza, al servizio del materialismo dilagante della società dei consumi.



(cfr. l’articolo Giù le mani da Babbo Natale dell’antropologo Marino Niola, in Grazia, n. 50 del 18-12-01)



Donne italiane le più VIOLENTE.



Ne abbiamo la conferma: comandano loro, le donne. Il gentil sesso ha sempre più potere, anche sotto le lenzuola. Le italiane poi sono addirittura le più violente, le più aggressive del Vecchio Continente nei rapporti di coppia.

Una ricerca svolta dell'Eppa, la European psychoanalytic and psychodynamic society, condotta su un campione di 2mila uomini e donne in Francia, Spagna, Inghilterra, Germania e Italia, afferma che sono le italiane le donne più aggressive d'Europa. Lo studio rivela che il tasso di aggressività femminile raggiunge, nel caso delle coppie italiane, il 33% delle
segnalazioni. Superano le tedesche, ferme al 30%. La "violenza" al femminile colpisce solo 22 inglesi su 100. La media si abbassa in Spagna, con il 18% e in Francia raggiunge il 15%.

Ma quali sono queste violenze che fanno parte del Dna femminil?

Al primo posto, con il 38%, ci sono le percosse, seguite dalle umiliazioni di tipo verbale (26%). Non mancano poi i ricatti materiali e quelli psicologici: il 22% dei mariti dice di aver dovuto rinunciare spesso a un piatto pronto in tavola. Diversi i mezzi usati per soggiogare il partner: il 43% dei tedeschi dichiara di essere costretto a rapporti sessuali controvoglia, mentre il 35% degli inglesi passa spesso la notte davanti a una porta di casa chiusa, mentre il 26% degli uomini spagnoli è costretto a ricorrere alle cure mediche dopo un litigio in famiglia! Offese in pubblico invece per il 47% degli intervistati francesi.



ESORTIAMO A TUTTI GLI UOMINI CHE OGNI GIORNO NEL MONDO SUBISCONO LA VIOLENZA DELLE DONNE, DI DENUNCIARE LE LORO COMPAGNE AGUZZINE PERCHE’ LA VIOLENZA FEMMINILE (PSICOLOGICA E FISICA) E’ UN GRAVE CRIMINE!

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Sesso debole addio, ora la 'donna amazzone' fa paura
Cambia il rapporto di coppia: ora le mogli comandano e umiliano gli uomini. Un rapporto svela la violenza psicologica al femminile

ROMA, 12 GENNAIO 2002 - Quarantenne, residente per lo più nel centro nord, con un buon lavoro e una consolidata posizione sociale. È l'identikit della donna che nella coppia ha il coltello dalla parte del manico, la matriarca moderna, che spesso umilia il marito e nei casi più estremi arriva a picchiarlo per le sue debolezze. Il fenomeno già definito dai matrimonialisti della 'lady amazzone' è certificato sempre di più dagli studi psicologici in Italia.


Il rapporto sulla violenza di coppia causata da lei verrà presentato dallo psicoantropologo Massimo Cicogna, presidente della società europea di psicanalisi, il 5 febbraio a Milano. L'analisi svolta su oltre 2.500 coppie italiane, che per una ragione o per l'altra sono ricorse ad assistenti sociali o psicologi per problemi di coppia, enfatizza questa svolta.


Il 38% dei mariti ha confessato di sentirsi «spesso umiliato» dalla propria consorte. Il 30% ha subito violenze come schiaffi, tirate d'orecchie o morsi. Nel 48% dei casi, i mariti sottolineano «come la violenza femminile all'interno della coppia sia spesso psicologica». Spiega il professor Cicogna: «Denunciano questi uomini post-moderni pressioni da parte delle donne di vario tipo: violenza verbale, si sottraggono al rapporto sessuale, oppure casi in cui - 12 su 100 - il tradimento delle donne avviene sotto gli occhi di tutti».


La donna matriarca spesso guadagna più del marito, o comunque nel 24% dei casi ha una posizione sociale migliore del proprio consorte. Questa differenza incrementa sentimenti di aggressività. Commentando lo studio, la matrimonialista Marianna De Cinque osserva: «Il fenomeno della 'donna amazzone' è in parte dovuto a modelli televisivi di donne forti, dominatrici, che si impongono sull'uomo. E poi è naturale che in una società post-industriale, questa tipologia venga importata: in Germania, per esempio, esistono vere e proprie associazioni di tutela degli uomini dall'aggressività femminile dirompente».


Ma perchè la violenza della donna culmina a quaranta anni? Secondo lo studio, è la generazione di quelle femmine che hanno violato il tabù dell'«intoccabilità» del maschio. Sono portate a confrontare i propri uomini con i loro padri, o maschi di riferimento, ma non sono più frenate dai modelli cinematografici o televisivi, dall'insultarli o umiliarli. Spiega Cicogna: «Nella coppia violenta, abbiamo registrato nel 27% dei casi anche una forte componente di sado-masochismo. Un fenomeno che coincide con la crisi del maschio che dopo il post-femminismo non è più stato riabilitato».


Sotto accusa finisce la televisione, propagandatrice di modelli femminili dominanti e decisi. Per Cicogna: «Abbiamo una Paola Saluzzi che ogni mattina conduce il gioco di una trasmissione, signoreggiando sul comprimario e conduttore uomo per evidente maggiore abilità e bravura. Una Luciana Littizzetto il cuo sport preferito è insultare gli uomini, terrorizzarne la sessualità e umiliarne l'emotività. E ancora, una Maria De Filippi che nello scenario televisivo ormai ha scalzato divi maschili come Baudo. Bonolis e molti altri dimostrando di essere meglio degli uomini».


Uscire dalla violenza? Molti uomini lo sperano, ma solo pochi interrompono un rapporto di copia per questa ragione. Solo il 2% ammette pubblicamente di subire violenza dalla propria moglie: questo fa sì che nessuna statistica ufficiale lanci una fotografia sugli uomini 'violentati'.

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E questo e' niente dovreste cercare cosa salta fuori se si parla di infanticidio al femminile.... BASTA CO STE DONNE CHE FANNO LE VITTIME... fanno piu' schifo, coi numeri alla mano, degli uomini... riflettete "CRIBBIO"!!!


Elise, genio di due anni intelligente come Einstein


Perchè forse allora non tutto è davvero perduto, alletiamo questa nostra giornata con questa notizia e confidiamo nelle generazioni future.

La piccola inglese ha un quoziente di 156 punti. Lo scienziato (da adulto) aveva 160. Mensa, l'associazione che riunisce le menti più dotate, l'ha ammessa nel club. Facendo un'eccezione dal nostro corrispondente ENRICO FRANCESCHINI




Elise, genio di due anni
intelligente come Einstein

Elise Ran Roberts

LONDRA - Aveva cinque mesi quando ha fissato attentamente suo padre negli occhi e ha detto: "Papà". Al genitore per poco non è venuto un colpo, ma le sorprese non sono finite lì. A sette mesi si è alzata sulle gambe e ha cominciato a camminare. A dieci correva. A undici sapeva dire il proprio nome. A un anno e due mesi sapeva contare fino a dieci. A un anno e mezzo contava fino a venti, e in più sapeva recitare l'alfabeto, dire poesie a memoria e nominare la capitale di sei paesi. Oggi, che ha due anni e quattro mesi, di capitali ne conosce trentacinque, distingue un triangolo equilatero ("ha tre lati lunghi uguali!") da uno isoscele, sa contare anche in spagnolo e quando una sua coetanea, indicando un animale su un libro, dice che è un rinoceronte, lei la corregge con gentilezza: "No, non è un rinoceronte. Quello è un triceratopo". Un dinosauro quadrupede vissuto 70 milioni di anni fa in Nord America, per chi non lo sapesse.

Elise Tan Roberts, ventotto mesi d'età, cresciuta in una modesta famiglia di lavoratori nella parte settentrionale di Londra, è la bambina "più intelligente di Gran Bretagna", secondo quanto scrive in prima pagina il quotidiano Daily Mirror, che ha scoperto la sua storia. Ha un QI, come si dice in gergo scientifico (cioè un quoziente d'intelligenza), di 156, decisamente superiore alla media, la media non tra i bambini della sua età bensì tra gli adulti, che è 100, e leggermente inferiore al QI che aveva, da grande beninteso, Albert Einstein, 160. Insomma è un prodigio, un genio, una bambina decisamente fuori dal comune. Elise è tanto speciale che Mensa, l'organizzazione fondata nel Regno Unito nel 1946 per riunire le persone più intelligenti della nazione (per iscriversi bisogna essere nella fascia del 2 per cento della popolazione con il QI più alto), l'ha accettata trai suoi membri facendo un'eccezionale alla regola: bisognerebbe avere come minimo 10 anni per essere ammessi.

Louise, sua madre, che ha 28 anni ed è bianca, ed Edward, il padre, che ha 34 anni ed è nero, dicono di essere una famiglia normale. Lei lavora part-time in una compagnia di traslochi e la domenica in un supermercato; lui vende auto usate in cattive condizioni ai garage che le riparano e poi le rivendono. Nessuno dei due genitori è laureato. Tra i parenti ci sono medici e ingegneri, ma nessuno con un quoziente d'intelligenza da record. "Non abbiamo mai fatto niente per trasformare Elise in un prodigio", dice la mamma. "Non siamo i tipi di genitori che da quando il figlio è nella culla cercano di insegnargli l'alfabeto, l'aritmetica o una lingua straniera. Non le riempiamo la testa di nozioni. Ci limitiamo a rispondere alle sue domande. E lei ne ha tante. Ha una curiosità insaziabile. E una memoria incredibile". I coniugi Roberts si erano accorti che Elise, fin da quando era piccolissima, aveva qualcosa di insolito: una capacità di concentrazione sorprendente per un neonato, un desiderio di apprendere senza limiti.

Qualche settimana fa, guardando un programma tivù sui bambini prodigio, alla madre è venuto un dubbio: così ha contattato uno psicologo per l'infanzia, la professoressa Joan Freeman, che ha incontrato Elise, l'ha sottoposta a una serie di test e ha calcolato il suo QI. "Ha la mente di una bambina che ha il doppio della sua età - afferma l'esperta - può bruciare le tappe a scuola e mettere a frutto le sue straordinarie capacità". Ma i genitori dicono che se il QI di Elise, quando sarà più grande, scenderà, e la loro bambina prodigio diventerà una ragazza assolutamente normale e nella media, saranno contenti lo stesso. "L'importante per noi - dice la mamma - è che sia felice".

(1 maggio 2009)