17 dic 2009

Finisce in manette Calvagna, il regista de "L'ultimo ultras" - Un finanziere il suo complice in cambio di un provino per la figlia
















Calunn
ia aggravata. Sono scattate le manette per Stefano Calvagna, il regista de "L'ultimo ultras". E si conclude così la vicenda che ha avuto inizio lo scorso febbraio, quando Calvagna era stato gambizzato a San Saba e imputato per truffa aggravata e falso dalla Procura di Roma. Il regista da tempo sosteneva di essere minacciato di morte e che a farlo gambizzare era stato un produttore cinematografico, Alessandro Presutti, che lo aveva denunciato per una truffa di oltre mezzo miliardo. Poi aveva cambiato versione raccontando agli investigatori della Guardia di Finanza, che a volere la sua morte era l'ex socio Carlo Bernabei.

I militari non hanno perso tempo: dando per scontato la verità della sua dichiarazione, immediatamente hanno ottenuto un mandato di perquisizione negli uffici di Cinecittà. Così nell'ufficio di Bernabei è stata ritrovata una pistola semiautomatica con la matricola abrasa uguale a quella adoperata per sparare a Calvagna. Un piano perfetto che avrebbe incastrato il produttore se non fosse stato per le telecamere a circuito chiuso. Osservando i fotogrammi il procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo e il pm Giovanni Bombardieri non hanno avuto dubbi: un uomo aveva nascosto l'arma negli uffici di Bernabei qualche ora prima.

E il caso Calvagna regala nuovi colpi di scena, proprio come in uno dei suoi film. E' un appuntato della guardia di finanza, infatti, l'uomo che, complice di Calvagna, voleva incastrare il produttore. Così la procura ha disposto il fermo del regista, ritenendolo il mandante dell'operazione e temendo che possa fuggire. L.G., il finanziere che avrebbe aiutato il regista a costruire la prova contro Bernabei in cambio di un provino cinematografico per la figlia, è stato arrestato con le accuse di calunnia aggravata e detenzione di armi. Agli inquirenti dovrà spiegare anche la provenienza della pistola con la matricola cancellata.

Già da diversi mesi, secondo gli inquirenti, Calvagna aveva messo in atto una manovra di depistaggio nelle indagini sull'aggressione. Una vicenda legata a doppio filo con l'inchiesta che vede il regista indagato per una truffa da oltre 600.000 euro. Secondo gli accertamenti del pm Andrea Mosca, che si accinge a citare Calvagna davanti al tribunale, avrebbe fabbricato falsi contratti e offerte di acquisto, millantando con il coproduttore del film "Il Lupo" Alessandro Presutti, contratti e offerte dai Rai Cinema e Rai Trade per i diritti della pellicola ispirata alla vita del killer Luciano Liboni. E Presutti, certo dell'affare, avrebbe così investito sul film oltre mezzo milione di euro. Saltati gli accordi con la Rai, Calvagna avrebbe anche millantato la distribuzione nelle sale da parte della Warner Bros. Falsi anche i conti sulle spese sostenute per il film. Alla fine Presutti si era rivolto alla procura e finora ha avuto ragione.

Ivana Calò RBCasting

28 ott 2009

Guy Debord, Roma Europa e il Circolo degli artisti arrivano alla “Dérive”.

“Piccola Dérive esistenziale – Una rosa è una rosa è una rosa” di e con Anna e Donatella Franciosi.



26 Settembre – 25 ottobre 2009, sono date queste che non appaiono importanti agli occhi del comune vedere, più semplicemente, infatti, sono le giornate dedicate alla riappropriazione dell’essere prima dell’avere, dell'abbandonarsi a se stessi ; sono i giorni in cui a Roma si è dato vita ad un bellissimo esperimento artistico di Anna e Donatella Franciosi basato sulle teorie di Guy Debord (scrittore, regista e filosofo francese).


Il primo dei due è stato dedicato alle decine di persone che hanno aderito ad una sorta di “giuoco non giuoco” ove diviene ambizione il riprendere possesso degli spazi della capitale, cotanto invisibili nella quotidianità quanto presenti nella realtà; la causa di tutto un comune stato di cecità involontario dettato dal subconscio sempre più succube delle dinamiche imposte da mezzi di trasporto, tempi, tempistiche e problematiche di mobilità su suolo urbano.



La scelta operativa per svolgere tale acquisizione è quella di perdersi in quel di Roma inconsapevoli di cosa possa accadere, il tutto ovviamente ‘sbirciato’ da macchine fotografiche e telecamere che potessero permettere ai partecipanti di OSSERVARE, oltre che guardare, nonchè fermare nel tempo ciò che normalmente si sottrae allo spirito d’osservazione.

Il proseguo di quest’esperimento nella seconda serata, lo spettacolo in collaborazione con: Corso di Semiologia degli Artefatti e Storia degli Allestimenti, Prof. Andrea Bordi, Facoltà di Architettura L. Quaroni, Università degli Studi di Roma La Sapienza e prodotta da Malaseno Arte in collaborazione con Temps D'Images 2009 entra a far parte del calendario del Roma Europa Festival 2009, forse proprio per la sua attenzione al sentimento umano che ne è scaturito, forse ancora per la sua semplice attenzione all’anima dell’uomo che ne è trapelata; fatto è che la serata è stata un via vai di emozioni vissute e documentate in video e slide fotografiche magicamente orchestrate e accompagnate da luci, colori, suoni, musica, tanti cartelli di cartone e tantissima sensibilità da parte dei protagonisti in scena.

Un racconto non raccontato della vita personale della protagonista che potrebbe al tempo stesso ricordare ognuno di noi, uno scorrere di parole che parrebbero incongruenti tra loro senza donare la giusta attenzione ad una delle tre simultanee video proiezioni in sala che ci fanno scoprire come queste, messe a fianco tra loro, possano far dedurre l’esigenza distintiva del nostro linguaggio e pensiero ordinario in tre livelli “REALE – ARTIFICIALE – IDEALE”.


E’ questo l’epicentro attorno al quale ruotano gli interpreti, il continuo scorrere di sensazione ed emozioni in forma scritta e ben visibile.

Un modo semplice di comunicare, talmente tanto semplice che l’individuo stesso deve obbligatoriamente prendere coscienza della necessità di abbandonarsi alla propria natura e uscire dalle abitudini e dagli stereotipi inflitti ai giorni nostri; insomma… esperimento riuscito per questo romantico momento di rivisitazione artistica del punto di vista“del cuore”.

Un susseguirsi di racconti, emozioni e momenti ironici che hanno fatto scivolare il pubblico in uno strettissimo abbraccio, tanto caloroso quanto rasserenante, grazie alla mobilità della scena che ha toccato ogni angolo della sala portando così gli spettatori a doversi continuamente trovare innanzi a svariate sorprese di cui stupirsi e meravigliarsi.

<<Questo è stato l’ennesimo passaggio e la Dérive continua… >> ci ha detto l’interprete principale Donatella Franciosi, la Dérive non si ferma anche perché non si può fermare uno stato mentale, si può solo viverlo.


Ci aspettiamo dunque di vedere ancora delle splendide sfide alla psiche umana di questo tipo che diano al teatro il ruolo di musa ispiratrice della realtà, non solo quello di narratrice, ponendo in primo luogo l’attenzione ai sentimenti dell’uomo quale individuo immerso nello spazio e nella società piuttosto che solo ed esclusivamente soggetto individualista attento ai bisogni dell’avere.


Carlo Lo Monaco



16 ott 2009

Sconvolgenti rivelazioni di sfollati costretti al silenzio.

L'Aquila, 14 ottobre 2009 ore 20:00.
La colonnina di mercurio segna 0 gradi.


Il 30 settembre le tendopoli dovevano sparire, tutti dovevano avere una casa nell'aquilano, tutti gli follati dovevano tornare a L'Aquila... queste erano le promesse...
Se si tiene conto dei tempi e dei costi di Onna, poteva essere fatto e sarebbe stato possibile persino iniziare le ricostruzioni.


Ad Onna, in meno di 2 mesi sono state costruite tutte le abitazioni provvisorie, così, da circa un mese, tutti gli abitanti hanno un tetto sulla testa.
In un'intervista qualche cittadino di Onna mi ha manifestato tutta la soddisfazione per il lavoro fatto in questo posto TOTALMENTE distrutto dal terremoto. E il mio pensiero è corso subito al governo Berlusconi, che nulla ha potuto qui ad Onna, dove le costruzioni sono dovute al buon cuore del Trentino, sotto la supervisione del governo tedesco, chissà quanto avrà rosicato Berlusconi!!!!

Mettiamo a confronto le casette di Onna e il progetto C.A.S.E. de L'Aquila:

Onna: costo 800€ al mq, garantendo agli onnesi un quartiere provvisorio grazioso, risparmiando molti soldi da utilizzare nella ricostruzione.
Progetto C.A.S.E.:costo 2700€ al mq, quasi 5 volte la somma impiegata ad Onna, soldi sperperati tra le varie ditte edili.

Onna: Sono tutti in casa da metà settembre.
Progetto C.A.S.E.: Sono ancora nelle tende, o deportati sulla costa o in paesini lontani anche oltre 70 km, contro il loro stesso volere
di restare a L'Aquila.


Onna: Casette ecologiche smontabili e riutilizzabili per un eventuale altro disastro in qualsiasi altra città..
Progetto C.A.S.E.:Per farle hanno deturpato un paesaggio meraviglioso, sfondando intere montagne. Un'inutile colata di cemento per
una base che dovrebbe in realtà mantenere palazzi dai 10 piani in su, non i tre piani realizzati.
Palazzi moderni dagli infissi blu elettrico o giallo canarino che nulla hanno a che fare con lo stile pittoresco degli antichi paesini aquilani.


Onna: il quartiere è stato costruito rispettando spazi per la viabilità automobilistica.
Progetto C.A.S.E.: i palazzoni sono concentrati in un unico punto, servito da una sola strada principale, già trafficatissima. Quando tutti i residenti occuperanno le case si prevede un caos bestiale!!





Sono tornata da loro, gli aquilani, probabilmente si è instaurato in me quel meccanismo di ribellione che non accetta che tutto resti impunito e silenzioso.
Per entrare nella tendopoli ho nascosto la mia piccola telecamera nella borsa. Al controllo documenti mi dicono che sono tutti in mensa, questa volta sono riuscita ad entrare nella tendopoli senza problemi...
Non li conoscevo prima di quel maledetto 6 aprile, pensavo "chissà se mi riconosceranno, se si ricorderanno di me".
Al mio arrivo in mensa sono stata invasa da sorrisi, abbracci e baci...noto con piacere che la gioia di rivederci non è solo mia.
Per loro sono chi ha permesso che la loro voce arrivasse a voi... sembra poco, a L'Aquila pare tanto...
Mi invitano a sedermi con loro, nonostante il cibo scarseggi cercano di costringermi ad accettare di dividere il loro pasto, o quel pezzettino di ciambella a testa che avevano...
penso, "se lo sapevo preparavo la Caprese Napoletana e la portavo... sono proprio una cafona!"

Non faccio in tempo a sedermi che cominciano a raffica i racconti dell'orrore:
"Dopo che hai pubblicato l'intervista che mi hai fatto ho ricevuto minacce, leggi qui questo sms"
"Mi hanno telefonato, mi hanno minacciato, dicono che se rilascio altre interviste mi denunciano, io ho detto solo la verità"
"Sai cosa ci fanno qui, riutilizzano le bottiglie dei tavoli e le riempiono con altre bottiglie degli altri tavoli"
"Non ci lasciano portare l'acqua nella tenda"
(penso, "se fanno un annuncio televisivo dicendo che a L'Aquila mancano cibo e acqua gli italiani si mobiliteranno di nuovo... perchè tutta questa indifferenza?
Probabilmente perchè questa vetrina mediatica deve risultare perfetta")
"Hai saputo della roulotte che è andata a fuoco? Stavamo per bruciare vivi tutti"
"L'Enel ha abbassato i voltaggi e la notte va via la luce, ci svegliamo ghiacciati"

E per quanto riguarda gli abitanti delle case popolari di San Gregorio...
"Siamo gli sfollati di serie B, noi delle case popolari saremo gli ultimi ad avere casa"
"Le nostre case classificate "C" (grossi danni strutturali) sono state riclassificate "A"(piccoli danni strutturali) senza ulteriore controllo, vogliono farci rientrare in quelle case e nessuno si prende la responsabilità di eventuali tragedie"
"Ho scoperto che le case popolari al comune erano registrate come stalle e garage e non come case"...
"La mia casa risultava una stalla... io sarei una mucca? Ti rendi conto di cosa ci hanno fatto?"
"San Gregorio risultava terreno agricolo, non poteva essere usato come terreno edificabile, ci hanno fatto le case, ci hanno costruito un intero paese, ci hanno mandato a morire, la faglia che hai sotto i piedi è ad altissimo pericolo sismico!"
"Una ragazza aveva aperto un sito trasparente per raccogliere soldi per noi delle case popolari, l'hanno minacciata, gli hanno fatto chiudere il sito!"


Li fermo, troppe informazioni, tutte insieme, non memorizzo... chiedo loro di raccontare tutto davanti alla telecamera, si rifiutano, dopo le minacce ricevute non possono più raccontare la verità...


Helene Benedetti

13 ott 2009

Una manifestazione nazionale per chiedere le dimissioni di Berlusconi: Manifestazione "No Berlusconi Day" del 5 dicembre - prime indicazioni operative



Il comitato "No Berlusconi Day", nato su Facebook per iniziativa di un gruppo di blogger democratici, indice per il prossimo 5 dicembre, a Roma, una manifestazione nazionale per chiedere le dimissioni del presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Per aderire alla manifestazione, comunicare o proporre iniziative locali e nazionali di sostegno o contattare il comitato potete scrivere all'indirizzo e-mail: noberlusconiday@hotmail.it

Per rimanere aggiornati sullo sviluppo dell'iniziativa iscrivetevi alla pagina Facebook del comitato: Una manifestazione nazionale per chiedere le dimissioni di Berlusconi

Il link dell'evento di Roma: http://www.facebook.com/event.php?eid=152071197038&ref=ts

ILTESTO DELL'APPELLO
A noi non interessa cosa accade se si dimette Berlusconi e riteniamo che il finto "Fair Play" di alcuni settori dell'opposizione, costituisca un atto di omissione di soccorso alla nostra democrazia del quale risponderanno, eventualmente, davanti agli elettori. Quello che sappiamo è che Berlusconi costituisce una gravissima anomalia nel quadro delle democrazie occidentali -come ribadito in questi giorni dalla stampa estera ce definisce la nostra "una dittatura"- e che lì non dovrebbe starci, anzi lì non sarebbe nemmeno dovuto arrivarci: cosa che peraltro sa benissimo anche lui e infatti forza leggi e Costituzione come nel caso dell'ex Lodo Alfano e si appresta a compiere una ulteriore stretta autoritaria come dimostrano i suoi ultimi proclami di Benevento. Non possiamo più rimanere inerti di fronte alle iniziative di un uomo che tiene il Paese in ostaggio da oltre15 anni e la cui concezione proprietaria dello Stato lo rende ostile verso ogni forma di libera espressione come testimoniano gli attacchi selvaggi alla stampa libera, alla satira, alla Rete degli ultimi mesi. Non possiamo più rimanere inerti di fronte alla spregiudicatezza di un uomo su cui gravano le pesanti ombre di un recente passato legato alla ferocia mafiosa, dei suoi rapporti con mafiosi del calibro di Vittorio Mangano o di condannati per concorso esterno in associazione mafiosa come Marcello Dell'Utri.

Deve dimettersi e difendersi, come ogni cittadino, davanti ai Tribunali della Repubblica per le accuse che gli vengono rivolte.

COMITATO 'NO BERLUSCONI DAY'



Primi firmatari: San Precario* (blogger), Franca Corradini (blogger), Tony Troja (blogger e musicista), Giuseppe Grisorio (blogger e precario pa), Elisabetta Simonti (precaria scuola), Massimo Zesi (blogger), Franco Lai* (blogger), Riccardo Lenzi (blogger), Donald Mezmeric, Giovanna De Simone, Rosario Rammaro, Michele Ognibene, Maria Grassi, Francesco Tasso, Valentina Turri, Silvia dello Russo, Massimo Clike (blogger), Matteo Marchesotti (blogger), Pierpaolo Pedicini (blogger), Francesca Mascaro, Helene Benedetti (blogger).


Aderiscono questi blog e siti web:
A Scuola di Bugie
Bye Bye Bush (on Facebook)
laconoscenzarendeliberi
Il Tg5 Sono Loro (on Facebook)
DiTuttoDiPiù
Berlusconi go home..In the prison (on Facebook)
cronachemarziane.myblog.it.
La caduta di Berlusconi
www.riccardolenzi.info
Casa del popolo
L'isola dei Mapinguary
IstericaMisantropa

www.controtv.net
Contro il governo della vergogna (on Facebook);
A volte mi vergogno di essere italiano (on Facebook)
Berlusconate (on Facebook)
Puppybarf's Barks
Berlusconi non mi rappresenta (on Facebook)
I sei ottavi: www.iseiottavi.com - www.myspace.com/iseiottavi
Berlusconi chi è (on Facebook)
Informazione Libera (on Facebook)
Informazione x Resistere (on Facebook)
Gli Auto-esiliati (on Facebook)
Berlusconi buffone DIMETTITI!!! (on Facebook)
I hate Silvio Berlusconi (on Facebook)
Stiamo cercando 20 milioni di italiani che non voteranno Berlusconi (on Facebook)
No al nucleare (on Facebook)
http://mariobadino.noblogs.org/
Fra Inteso (on Facebook)


ATTENZIONE: i blog, le pagine Facebook, le associazioni o i singoli cittadini che vogliano aderire all'appello possono comunicarlo direttamente all'indirizzo e-mail del comitato: noberlusconiday@hotmail.it

N.B.: Con l'asterisco vengono contrassegnati i profili pubblici di Facebook che aderiscono all'iniziativa

Abbiamo preparato un banner animato legato alla Manifestazione e che potete caricare nella vostra fan-page Facebook seguendo questa guida.

Chi volesse invece aggiungere un banner nel proprio profilo, può utilizzare quest'altra guida.

11 ott 2009

Berlusconi NON è l'unico eletto dal popolo! LEGGI QUI E CONDIVIDI

La tesi espressa dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, nella riunione dell’ufficio politico del Pdl giovedì pomeriggio, non è nuova. Costituisce la base sottostante un teorema caro a Berlusconi, che la legittimazione del suo potere deriva dal voto popolare. Anzi, come ha detto ai suoi, la sua è l’unica carica eletta dal popolo.
Che Berlusconi arrivi a questa conclusione si può spiegare con un corto circuito, in una mente dalla fantasia fertile e creativa, tra più elementi: la realtà attuale, quella che Berlusconi vorrebbe fosse, la confusione tra voti al suo partito e voti complessivi per la coalizione di governo, la confusione tra risultati elettorali e sondaggi.
Berlusconi, ammesso che tutti i voti che vanno al suo partito siano da attribuire direttamente a lui, di suo ha un 35 per cento dei voti espressi dagli elettori come contati, uno per uno, da un esercito di scrutatori. Arduo è il passaggio dal 35 al 70 per cento, che gli viene di fare leggendo i risultati di sondaggi, certamente attendibili e che lui sa leggere per antica consuetudine molto bene, ma che sono basati su campioni di mille, duemila intervistati. Probabilmente, poi, quello che Berlusconi interpreta come espressione di voto, è solo una espressione di gradimento, della persona e di sue specifiche azioni, non necessariamente destinata a trasformarsi in voto per lui e il suo partito.
Chi ha un minimo di esperienza di sondaggi sa che molto dei risultati dipende dal contenuto delle domande e da come esse sono poste.Purtroppo Berlusconi non rende noti i dettagli dei sondaggi da lui commissionati ma si limita a comunicare, di tanto in tanto, dei numeri che solo lui conosce. Risulta difficile, quindi, potere capire come stanno veramente le cose.
Fin qui, però, siamo nel capitolo desideri e sogni, che ciascuno di noi può legittimamente coltivare e accarezzare nel suo intimo. Può essere imbarazzante che lo faccia in pubblico il capo del Governo, ma ormai gli italiani hanno fatto l’abitudine a queste cose e le guardano con indulgenza.
Silvio Berlusconi

Dove l’imbarazzo lascia il posto alla preoccupazione è quando si esamina il processo mentale conseguente alla confusione dei numeri. Infatti qui non c’è più un sogno anticipatore ma uno stravolgimento della Costituzione, che, attuato dal primo ministro assume contorni che andrebbero qualificati con parole molto pesanti.
La costituzione italiana, quella del 1948 e ancora in vigore, dice cose molto diverse da quelle di Berlusconi: gli unici eletti dal popolo sono i componenti del Parlamento, deputati e senatori. Sono quindi loro che rispondono, alla scadenza del mandato o quando comunque le camere sono sciolte, al giudizio degli elettori. Che poi in molti casi il rapporto con gli elettori sia mediato dai partiti non cambia la sostanza:gli elettori votano per il parlamento, non per il presidente della Repubblica, non per il presidente del Consiglio.
Il Parlamento Italiano

E’ poi il parlamento che approva o disapprova la scelta fatta dal presidente della Repubblica, su indicazione dei partiti, del presidente del Consiglio e dei ministri. Il voto di fiducia è lì proprio per questo, per sottoporre il governo e il suo capo a un giudizio che può portare alla sua uscita di scena. Oggi si abusa del voto di fiducia per un fatto tecnico: perché il voto è palese e non sono possibili imboscate di franchi tiratori; pertanto quanto il tema in discussione è controverso, il Governo, come si dice, “pone la fiducia” e chi vota si guarda negli occhi con tutti gli altri, senza potere svicolare.
Ma l’esistenza del voto di fiducia è la prova del fatto che il Parlamento la fiducia la dà e la può togliere, e quindi che il capo del Governo deriva la sua autorità ed è legittimato a agire dal Parlamento, alla cui approvazione o disapprovazione è sottoposto. Sbaglia quindi Berlusconi quando accusa di eversione ipotetici complotti per fare cadere il suo Governo; teoria basata appunto sull’assunto che tali complotti mirano a stravolgere e sovvertire la volontà popolare, che in realtà non si è mai espressa in tal senso perché non era previsto: se in Parlamento si forma una maggioranza contraria a lui e viene sfiduciato, deve lasciare il campo. Sarà il presidente della Repubblica, sentiti i partiti, quindi anche quello di Berlusconi, a decidere se dare l’incarico di formare il Governo a qualcun altro o sciogliere le Camere e mandare il paese a nuove elezioni. Nel corso della cosiddetta prima repubblica, si andava a nuove elezioni solo alla fine di tormentati tentativi di formare una maggioranza alternativa.
Le cose non sono molto cambiate. Al governo, al posto del pentapartito, oggi c’è un bipartito, al posto di Andreotti c’è Berlusconi, a quello di Craxi c’è Bossi (una forma di contrappasso). In caso di caduta del Governo Berlusconi, non è automatico il ricorso alle urne, come accade con il sistema maggioritario inglese. Il sistema italiano, è un proporzionale un po’ emendato, ma sempre proporzionale.
Massimo D'Alema

Di tutto questo straparlare, però. la cosa più grave, anzi indecente, è che non ci sia stato un esponente politico che abbia detto a chiare lettere quel che confusamente sto cercando di esprimere io. Ho guardato tutte le fonti possibili, ho trovato qualche distratta e anche inutile difesa di Rosi Bindi, ma nulla che dicesse che quel che sostiene Berlusconi è pura eversione.
C’è di peggio. Hanno chiesto l’opinione di Massimo D’Alema e lui ha risposto: “Non vorrei entrare in questo dibattito, ci vorrebbe un costituzionalista”. Si tratta in realtà di nozioni che uno studente dei miei tempi apprendeva dalle lezioni di educazione civica. La risposta di D’Alema è quanto meno pilatesca. A meno che D’Alema non abbia parlato così per levarsi di torno i cronisti oppure non sia ormai rassegnato al peggio, oppure ancora che ritenga inutile replicare alle sparate di Berlusconi, tanto nessuno gli dà retta.
Peccato che proprio D’Alema ha provato sulla sua pelle gli effetti dell’intelligenza, dell’astuzia, della capacità di manovra, della visione strategica di Berlusconi. Era il tempo della bicamerale, al governo c’era Romano Prodi, D’Alema era segretario dell’ex partito comunista e presiedeva la commissione bicamerale che avrebbe dovuto portare alla riforma del sistema elettorale : Berlusconi ha portato a casa lo svuotamento di una legge concepita per ridurre la pubblicità sulla televisione (Rai e Mediaset) e poi ha fatto saltare il tavolo.
E allora? Questa volta la partita è più grossa, il piatto ha un valore immenso, tutti i tiri sono possibili. Mi sembra di dovere constatare che alla classe politica italiana, lacerata sul diritto o meno di Berlusconi di portarsi a casa delle puttane e il diritto dei giornali di dirlo, di quel che può capitare in Italia non interessi molto, al di là del tempo necessario per maturare la pensione da parte dei peones neo eletti.

di Marco Benedetto

6 ott 2009

Anche Blunotte è un programma pericoloso




Venerdì 2 ottobre, dopo la scorpacciata polemica legata al programma di Santoro, in cui, per la prima volta in Italia, è stata intervistata in TV la prostituta più alla page del momento, cioè la barese Patrizia D’Addario, è andato in onda su Rai3 la prima puntata del programma di Carlo Lucarelli, Blunotte.

Un programma non meno pericoloso per il premier, perchè ha ricordato agli Italiani che l’han visto (certo, molti meno rispetto a quelli di Santoro!) cos’è stata, e magari cos’è ancora la P2, loggia massonica deviata, con a capo il "venerabile maestro" Licio Gelli, che si gode i suoi novant’anni nella splendida villa Wanda nei pressi di Arezzo.

E dove, se non con l’attivismo frenetico d’una volta, che l’età non gli permetterebbe, tuttavia continua probabilmente a tessere quei rapporti ambigui e assai discutibili con chi in questo Paese muove le fila delle trame occulte e non che passano sulla testa di noi poveri ignari cittadini.

La P2, dove la P sta per Propaganda, è stata una associazione segreta, di natura eversiva, con connivenze inconfessabili anche con la criminalità organizzata, di stampo mafioso e non, che ha reclutato personaggi potenti, o che intendevano diventarlo, venuta alla luce quasi casualmente nel 1981.

E che ha rimestato nel torbido, per molto tempo, coinvolgendo tutte le categorie sociali, politiche, economiche, istituzionali. Gli iscritti, oltre 900, sono stati indagati sia da una Commissione parlamentare, presieduta da Tina Anselmi, che ne ha scandagliato le colpe, i reati, i traffici illeciti, i legami anche internazionali, i piani sovversivi. Sia dalla magistratura romana, che invece, con più mitezza, li ha qualificati poco più di un cenacolo di affaristi un po’ sprovveduti.

Ma perchè parlare della P2 in tv può essere pericoloso per il premier?
Berlusconi era uno degli iscritti, col numero di tessera 1816, il quale non ha mai negato l’iscrizione, ma l’ha qualificata una cosa da niente, una "pinzillacchera", come l’avrebbe definità Totò. Neanche un incidente sul percorso luminoso (ma dalle radici oscure) della sua brillante e irripetibile carriera, ma proprio una specie di burletta, un accidente insignificante, un’appartenenza più forzata che richiesta. Insomma una cosa tutta da ridere.

Berlusconi ne ha sempre parlato così, anche quando, nel 1996, la Lega che tappezzava di manifesti la Lombardia, lo chiamava Berluscaz, Berluskaiser, piduista tessera 1816. E tuttavia Berlusconi si è ispirato notevolmente al Piano di Rinascita democratica della P2, elaborato da Gelli e la sua cricca quale progetto per il futuro dell’Italia.
Qualche esempio?

Andiamo con ordine, antologizzando un po’ quel programma, sequestrato quasi per caso nel doppiofondo di una valigia appartenente alla figlia di Gelli, M. Grazia nel luglio 1982. Nella PREMESSA si può leggere:

"3) Il piano si articola in una sommaria indicazione di obiettivi, nella elaborazione di procedimenti- anche alternativi - di attuazione ed infine dell’elencazione di programmi a breve, medio e lungo termine.

4) Va anche rilevato, per chiarezza, che i programmi a medio e lungo termine prevedono alcuni ritocchi alla Costituzione successivi al restauro delle istituzioni fondamentali".

Negli OBIETTIVI, tra l’altro, si legge:
"2) Partiti politici, stampa e sindacati costituiscono oggetto di sollecitazioni possibili sul piano della manovra di tipo economicofinanziario (tutto attaccato n.d.a.).
La disponibilità di cifre non superiori a 30 o 40 miliardi sembra sufficiente a permettere a uomini di buona fede e ben selezionati di conquistare le posizioni chiave necessarie al loro controllo.

3) Primario obiettivo e indispensabile presupposto dell’operazione è la costituzione di un club..."

Per quanto riguarda quelli che Gelli definisce programmi, a breve termine la P2 si propone per quanto riguarda la Magistratura:
"...le modifiche più urgenti (che n.d.a.) investono:

la responsabilità civile (per colpa) dei magistrati (riforma già introdotta e fortemente voluta da Craxi n.d.a.)

il divieto di nominare sulla stampa i magistrati comunque investiti di procedimenti giudiziari,

la normativa per l’accesso in carriera (esami psicoattitudinali preliminari)."
Da ultimo è significativo segnalare (ma ci sarebbe tanto altro ancora da riportare, pari pari dal piano di rinascita!), quanto compare nella sezione PROGRAMMI, sottosezione PROVVEDIMENTI ECONOMICO-SOCIALI:
"- concessione di forti sgravi fiscali ai capitali stranieri per agevolare il ritorno dei capitali dall’estero".

Quest’ultima frase, un po’ ambigua perchè mescola, come se fossero la stessa cosa capitali stranieri e capitali che ritornano, quindi italiani illecitamente portati all’estero, è di stridente attualità!

Questa stringata antologia, del tutto insufficiente a rendere l’idea dell’eversività, dell’anticostituzionalità, in una parola sola, del "golpismo" di quel piano, accende delle lampadine, un’intera sequenza, da far invidia alle luminarie di una festa patronale, nella mente di chi scrive.

E una sola domanda sorge spontanea: possibile?
Possibile tante attinenze col presente? Possibile che il governo Berlusconi stia cambiando il Paese sotto dettatura di un piano di quasi trent’anni fa?
Possibile che questo accada sotto gli occhi distratti di tutti quelli che dovrebbero essere attenti per ruolo istituzionale e sopra la testa dei cittadini ignari?
Possibile. O forse no.

Forse siamo solo malpensanti!

Fonte: http://www.agoravox.it/ANCHE-BLUNOTTE-E-UN-PROGRAMMA.html#

3 ott 2009

Razzismo e Libertà (credo che sarà una futura rubrica del blog)

Io non sono razzista, sei tu un sottosviluppato berlusconiano
- di Rita Pani (APOLIDE) -

Un tempo si usavano i camion, oggi si usano gli autobus con le sbarre ai finestrini. Sono cambiati i tempi, e l’unica cosa che sembra essersi evoluta è la tecnologia. L’uomo, semmai, sta correndo veloce indietro. L’Italia è finalmente libera di dichiararsi, anzi, mostrarsi orgogliosamente razzista. Può farlo e a ragione, dato che abbiamo in Italia il primo ministro più razzista degli ultimi 150 anni, che se non supera almeno eguaglia i primati di quel bastardo di mussolini, avendo entrambi concepito e partorito le leggi razziali con i loro rispettivi governi.

Riporto una frase di Judith Stiles, giornalista statunitense attenta ai fenomeni razziali: “Dare dell'«abbronzato » a un nero, è forse perfino peggio che dirgli «sporco negro». «Perché quest'insulto osceno comunque riconosce l'identità dell'altro, pur volendola sfregiare, mentre dargli dell'abbronzato è come dirgli "sei un bianco come noi, solo che hai la tintarella, insomma non sei un negro come quelli là». Il cosiddetto subtext, il sottinteso, delle battute ripetute sull'abbronzatura di Barack e Michelle è dunque semplicemente micidiale per le orecchie americane.”

Non è una gaffe, non è la battuta di un simpatico umorista (simpatico quanto una colonscopia) è la vendetta di un uomo sconfitto, deriso, ridicolizzato e snobbato da chi ha dovuto necessariamente limitarsi a stringergli la mano, avendo abbastanza dignità e logica coerenza da non prestarsi ad altre effusioni di circostanza e cortesia. È il braccio di ferro di un omuncolo che sa di poter dire quanto è alto solo al cospetto di una platea di sudditi e servi.

La gente minuscola, come lui, ride della “battuta”; non sa guardarsi intorno e non sa capire il danno recato alla crescita della nostra cultura e della nostra civiltà. Mentre alla mia generazione ancora si doveva raccontare la storia recente e si doveva insegnare che il sangue è tutto rosso, a prescindere dal colore della pelle, oggi si mostra agli uomini di domani un’Italia più simile al Mississippi degli anni 50, dove si era liberi di andare a cacciare i negri casa per casa, strada per strada. E se non sono neri, sono gay, e se non sono gay sono disabili, oppure quelli che ancora, per fortuna, non ci stanno ad essere stupidi e miserabili come loro.

Io vado fiera della mia diversità, io sono assolutamente diversa da questa feccia di italiani berlusconiani, siano essi leghisti o fascisti – tanto servi dello stesso padrone. E se razzismo deve essere per legge ... io non sono razzista, sei tu – sottosviluppato bastardo – ad essere berlusconiano.


http://guevina.blog.espresso.repubblica.it/resistenza/2009/09/io-non-sono-razzista-sei-tu-un-sottosviluppato-berlusconiano.html

1 ott 2009

CONDIVIDI LA CONOSCENZA: L'Opposizione assente salva lo scudo fiscale.

http://news.illecito.com/ -
51 esponenti del Pd, 2 dell’Idv, 6 dell’Udc, ovvero i tre partiti di opposizione.
CONDIVIDI LA CONOSCENZA VI PROPONE IN ESCLUSIVA L'ELENCO DI TUTTI I RAPPRESENTANTI DELL'OPPOSIZIONE ASSENTI

Ieri la Camera dei Deputati ha votato sulla pregiudiziale di incostituzionalità dell'Italia dei Valori contro lo scudo fiscale tremontiano, che permetterà alla criminalità di far rietrare in Italia con la garanzia dell'anonimato e pagando una multa pari al 5%.

Assenti alle votazioni 51 esponenti del, 2 dell'Italia devi Valori e 6 dell'Udc. Negli assenti anche i due candidati alla segreteria del Pd,Franceschini e Bersani.
La votazione avrebbe affossato il decreto contenente lo Scudo Fiscale, che verrà quasi certamente apporre la firma di Napolitano.


CONDIVIDI LA CONOSCENZA VI PROPONE IN ESCLUSIVA L'ELENCO DI TUTTI I RAPPRESENTANTI DELL'OPPOSIZIONE ASSENTI

51 esponenti del PD

  1. Argentin

  2. Bersani

  3. Boccuzzi

  4. Boffa

  5. Bucchino

  6. Calearo Ciman

  7. Calgaro

  8. Capodicasa

  9. Carra Enzo

  10. Ceccuzzi

  11. Cesario

  12. Codurelli

  13. D’Alema

  14. Damiano

  15. D’Antoni

  16. De Micheli

  17. Esposito

  18. Fiano

  19. Fioroni

  20. Franceschini

  21. Gaglione

  22. Garofani

  23. Giacomelli

  24. Gozi

  25. La Forgia

  26. Levi

  27. Lolli

  28. Losacco

  29. Maran

  30. Marchignoli

  31. Martino Pierdomenico

  32. Meta

  33. Mogherini Rebesani

  34. Mosella

  35. Picierno

  36. Pistelli

  37. Pollastrini

  38. Pompili

  39. Porta

  40. Portas

  41. Realacci

  42. Rosato

  43. Sani

  44. Servodio

  45. Tenaglia

  46. Turco Livia

  47. Vaccaro

  48. Vassallo

  49. Vernetti

  50. Villecco Calipari

  51. Zampa


6 esponenti del UDC

  1. Cesa

  2. Ciccanti

  3. Drago

  4. Galletti

  5. Mannino

  6. Pisacane


2 esponenti del IDV

  1. Barbato

  2. Cimadoro

E' l'opposizione che fa il governo porco


300 MILIARDI DI EURO torneranno in Italia protetti dallo scudo fiscale di Tremorti. Lo Stato incasserà il 5% per il condono. Soldi di cui non si sa nulla, con tutta probabilità mai tassati. Di chi sono questi capitali? Conoscete qualche operaio, impiegato, elettricista, meccanico, parrucchiere con decine di milioni in qualche paradiso fiscale? Insomma, conoscete qualche LAVORATORE che godrà dello scudo di Tremorti? Chi paga le tasse al 15/27/35/50% ha diritto di sapere nomi e cognomi degli esportatori di capitali e le origini del malloppo. Vogliamo la lista pubblicata sui giornali per legge, altro che impunità e anonimato.
Tremorti ha affermato: "Non credo che la criminalità si servirà di questo strumento. I capitali criminali o sono in Italia perfettamente sbiancati o continueranno la loro attività all'estero". NON CREDO? Un ministro dell'Economia che non crede che su 300 miliardi vi siano capitali mafiosi, di bancarottieri, di evasori totali, frutto del riciclaggio, denaro sporco? Ma chi crede di prendere per il culo? Questo condono di Stato è, fino a prova contraria, un condono alle mafie.
Franceschini Boccon del Prete ha detto in Parlamento che lo scudo fiscale è: "uno schiaffo in faccia a tutti gli italiani che pagano onestamente le tasse". Dalle parole ai fatti. La cosiddetta opposizione, su proposta dell'Italia dei Valori, ha chiesto il voto alla Camera per l'incostituzionalità dello scudo fiscale. Se i 280 deputati di PD, IDV e UDC fossero stati presenti lo Scudo Tremorti sarebbe stato bocciato. Ma erano al bar, al ristorante, forse ad Arcore per pubblicare un libro con Mondadori o farsi intervistare in prima serata su Canale 5. Forse a puttane con Testa d'Asfalto. Forse in gita con Tarantini. Ovunque, ma non in aula. 59 deputati del PDmenoelle non c'erano, insieme a otto dell'UDC e due dell'IDV. Del PDmenoelle erano assenti i due campioni delle Primarie Franceschini e Bersani, insieme a D'Alema, il miglior amico dello psiconano. Questa è la "durissima opposizione". Con questi figuranti, sodali e complici lo psiconano durerà anche dopo la sua imbalsamazione. E' l'opposizione che fa il governo porco. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

Beppe Grillo

29 set 2009

PREGIUDICATI IN PARLAMENTO : ECCO LA LISTA COMPLETA (partito per partito)

La lista della XIV Legislatura (non completamente aggiornata sul cambio dei nomi dei partiti , ma i nomi noti sono gli stessi. Nell'elenco appaiono anche partiti non più in parlamento ma credo sia giusto mensionarli , visto lo sono stati per anni fino alle ultime elezioni):

La lista comprende 25 tra ex-deputati ed ex-senatori. Di essi, c'erano facenti parte di Forza Italia (14), Lega Nord (3), UDC (2), DS (1), La Margherita (1), PRI (1), Socialisti Uniti per l'Europa (1), Union Valdôtaine (1), DC per le Autonomie (1). A questi, è stato aggiunto in un secondo momento un ex-deputato di Forza Italia (Rocco Salini), poi confluito nel gruppo misto. Complessivamente, per la Casa delle Libertà, i condannati ammontavano a 22, per l'Ulivo a 2, e per i restanti gruppi, se ne rilevò uno solo.


Casa delle Libertà

(ex) Forza Italia

* Massimo Maria Berruti - Deputato: 8 mesi definitivi per favoreggiamento nel processo sulle tangenti della Fininvest alla Guardia di Finanza (rilasciate dal Manager della Fininvest, Salvatore Sciascia), per aver tentato di depistare le indagini cercando di impedire ai finanzieri arrestati di rilasciare al giudice la propria testimonianza sul caso.
* Alfredo Biondi - Deputato ed ex Vicepresidente della Camera dei Deputati (nelle Legislature X, XI, XIII, XIV): 2 mesi patteggiati per evasione fiscale a Genova.

N.B. La sentenza di condanna è stata revocata in data 28 settembre 2001 per intervenuta abrogazione del reato.

* Gianpiero Cantoni - Senatore, ex presidente della BNL: 2 anni e 800 milioni di lire patteggiati per corruzione e bancarotta fraudolenta.
* Marcello dell'Utri - Senatore: 6 mesi patteggiati per false fatture e falso in bilancio. 2 anni definitivi per false fatture e frode fiscale commessi a Torino nell'ambito della gestione di Publitalia.
* Antonio Del Pennino - Senatore: 2 mesi e 20 giorni patteggiati per finanziamento illecito nell'ambito dello scandalo Enimont. 1 anno, 8 mesi e 20 giorni patteggiati per finanziamento illecito della metropolitana milanese.
* Walter De Rigo - Senatore: 1 anno e 4 mesi patteggiati per truffa ai danni del Ministero del Lavoro e della CEE per falsi corsi di qualificazione professionale per la sua azienda.
* Gianstefano Frigerio - Deputato: 3 anni e 9 mesi per corruzione per le tangenti delle discariche milanesi. 2 anni e 11 mesi per concussione, corruzione, ricettazione e finanziamento illecito in Tangentopoli.
* Giorgio Galvagno - Deputato ed ex-Sindaco di Asti: 6 mesi e 26 giorni patteggiati per inquinamento delle falde acquifere, abuso e omissione di atti ufficio, falso ideologico, delitti colposi contro la salute pubblica e omessa denuncia dei responsabili della Tangentopoli astigiana nello scandalo della discarica di Vallemanina e Valleandona.
* Lino Jannuzzi - Senatore: 2 anni e 4 mesi per vari casi di diffamazione.

N.B. Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha successivamente graziato Jannuzzi in data 16 febbraio 2005.

* Rocco Salini - Senatore ed ex-presidente della commissione del Senato sull'uranio impoverito: 1 anno e 4 mesi di reclusione per falso ideologico e abuso d'ufficio, in seno alla giunta di Teramo (inquisita per uso scorretto di 450 miliardi di € di fondi europei), della quale Salini fu l'unico condannato definitivo.
* Vittorio Sgarbi - Deputato: 6 mesi e 10 giorni definitivi per falso e truffa aggravata e continuata ai danni del Ministero dei Beni culturali per produzione di documenti falsi e assenteismo mentre era dipendente del Ministero dei Beni culturali del Veneto. Oltre 1000 € di multa per diffamazione aggravata sulle indagini del pool antimafia di Palermo.
* Egidio Sterpa - Deputato: condannato a 6 mesi definitivi nell'ambito dello scandalo dei fondi neri dell'Enimont.
* Antonio Tomassini - Senatore, ex-medico chirurgo e responsabile Sanità di Forza Italia: 3 anni definitivi per falso in certificazione per aver alterato la sua cartella clinica, riguardo un intervento di parto da lui attuato in cui la bambina partorita subì gravi lesioni cerebrali.
* Alfredo Vito - Deputato: 2 anni patteggiati e 5 miliardi di lire restituiti per 22 episodi di corruzione a Napoli.

UDC

* Vito Bonsignore - Eurodeputato: 2 anni definitivi per tentata corruzione per l'appalto dell'ospedale di Asti.
* Calogero Sodano - Senatore ed ex-Sindaco di Agrigento: 1 anno e 6 mesi definitivi per abuso d’ufficio finalizzato a favorire i costruttori abusivi in cambio di favori elettorali.

Lega Nord

* Mario Borghezio - Eurodeputato: 750 mila lire di ammenda per aver trattenuto per un braccio un ragazzino marocchino di 12 anni. 2 mesi e 20 giorni definitivi in incendio aggravato da "finalità di discriminazione" per aver dato fuoco ai pagliericci di alcuni immigrati extracomunitari che dormivano sotto un ponte del fiume Dora a Torino.
* Umberto Bossi - Eurodeputato e Segretario di Partito: 8 mesi definitivi nell'ambito dello scandalo Enimont. 1 anno definitivo dalla Cassazione per affermazioni verbali di istigazione a delinquere in occasione di due comizi della Lega Nord a Bergamo, in cui si incitavano i militanti leghisti a "cacciare i fascisti dal Nord anche con la violenza". Due condanne definitive per altrettante compiute affermazioni verbali di vilipendio alla bandiera italiana, la prima ad 1 anno e 4 mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena, la seconda a una multa di 3 mila € (essendo nel frattempo intervenuta modifica in punto pena del reato all'inizio del 2006 ad opera del III Governo Berlusconi).
* Roberto Maroni - Deputato e Ministro dell'Interno: 4 mesi e 20 giorni per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale durante la perquisizione della polizia nella sede leghista di via Bellerio a Milano, per aver morsicato la gamba dell'ufficiale di polizia, dopo la caduta in terra.[

DC per le Autonomie

* Paolo Cirino Pomicino - Eurodeputato ed ex-UDEUR: 1 anno e 8 mesi definitivi per finanziamento illecito nell'ambito dello scandalo Enimont. 2 mesi patteggiati per corruzione nell'ambito dello scandalo dei fondi neri dell'Eni.

PRI

* Giorgio La Malfa - Deputato ed ex-Ministro per le Politiche Comunitarie (a partire dal 22 aprile 2005): 6 mesi e 20 giorni nell'ambito dello scandalo dei fondi neri dell'Enimont.

Socialisti Uniti per l'Europa

* Gianni De Michelis - Eurodeputato e Segretario di Partito: 2 anni e 6 mesi patteggiati per corruzione nell'ambito delle tangenti autostradali del Veneto. 6 mesi patteggiati nell'ambito dello scandalo Enimont.

(ex) L'Ulivo

La Margherita

* Enzo Carra - Deputato: 1 anno e 4 mesi definitivi per false dichiarazioni al PM su tangente Enimont.

Altri

Union Valdôtaine

* Augusto Rollandin - Senatore: complessivi 16 mesi e interdizione dai pubblici uffici per abuso d’ufficio per favoreggiamenti in appalti.

XV Legislatura

L'iniziativa Parlamento pulito è continuata anche dopo le elezioni politiche del 2006, interessandosi così anche ai parlamentari neoeletti e rieletti di tutti gli schieramenti. Ne risultano 25 condannati definitivi (compresi quelli che hanno patteggiato la pena), di cui 21 eletti nella Casa delle Libertà e 4 eletti ne L'Unione.

Casa delle Libertà

Forza Italia

* Massimo Maria Berruti: favoreggiamento.
* Alfredo Biondi: evasione fiscale (reato poi depenalizzato).
* Gianpiero Cantoni: patteggiamento per corruzione e bancarotta fraudolenta.
* Marcello Dell'Utri: false fatture, falso in bilancio e frode fiscale.
* Lino Jannuzzi: diffamazione aggravata.
* Giorgio La Malfa: finanziamento illecito.
* Giovanni Mauro - Senatore: definitiva condanna per diffamazione aggravata.
* Cesare Previti - Deputato: 6 anni definitivi per corruzione del giudice Vittorio Metta nel processo sulla contesa della Mondadori tra Silvio Berlusconi e l'ingegnere Carlo De Benedetti, al fine di concedere la proprietà esclusiva della casa editrice alla Fininvest. Si è dimesso dalla carica di deputato il 31 luglio 2007.

N.B. Il 29 luglio 2006, con l'approvazione della legge sull'indulto, Cesare Previti è stato riabilitato.

* Egidio Sterpa: finanziamento illecito.
* Antonio Tomassini: falso in atto pubblico.
* Alfredo Vito: corruzione.

Alleanza Nazionale

* Marcello De Angelis - Senatore: 6 anni definitivi per banda armata e associazione sovversiva per aver partecipato all'organizzazione terroristica di estrema destra Terza Posizione.
* Domenico Nania - Senatore: 7 mesi definitivi per lesioni volontarie personali all'età di 18 anni nell'ambito di scontri fisici avvenuti tra studenti di destra e di sinistra.

UDC

* Vito Bonsignore: tentata corruzione.
* Aldo Patriciello - Eurodeputato: definitiva condanna per finanziamento illecito.

Lega Nord

* Mario Borghezio: violenza privata su minore e incendio aggravato.
* Umberto Bossi: finanziamento illecito, istigazione a delinquere e vilipendio alla bandiera italiana.
* Roberto Maroni: resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

DC per le Autonomie

* Paolo Cirino Pomicino: corruzione e finanziamento illecito.
* Antonio Del Pennino: finanziamento illecito.

Nuovo PSI

* Gianni De Michelis: corruzione e finanziamento illecito.

L'Unione

La Margherita (poi confluiti nel Partito Democratico)

* Enzo Carra: falsa testimonianza.

Partito della Rifondazione Comunista

* Daniele Farina - Deputato e fondatore e leader storico del centro sociale milanese di Leoncavallo: 1 anno e 6 mesi complessivi per fabbricazione, detenzione e porto abusivo di ordigni esplosivi e resistenza a pubblico ufficiale, durante la manifestazione antifascista dei collettivi universitari e durante gli scontri davanti alla centrale nucleare di Montalto di Castro (reati poi sottoposti ad amnistia). 10 mesi per lesioni personali gravi durante gli scontri tra i servizi d’ordine sindacale e i servizi d'ordine di Leoncavallo. Definitiva condanna per inosservanza degli ordini delle autorità, dovuta al mancato rispetto delle ordinanze del Sindaco di Milano Marco Formentini sui concerti a Leoncavallo.

Rosa nel Pugno

* Sergio D'Elia - Deputato: 25 anni definitivi per banda armata e concorso morale in omicidio, per aver concorso all'organizzazione terroristica di estrema sinistra Prima Linea, nella quale il gruppo armato di D'Elia uccise l'agente Fausto Dionisi. Nel 2000 D’Elia è stato però riabilitato con sentenza del Tribunale di Roma, con parere favorevole dello stesso procuratore generale.

XVI Legislatura

L'iniziativa è continuata anche dopo le elezioni politiche del 2008, interessandosi così anche ai parlamentari neoeletti e rieletti di tutti i partiti, per la prima volta presenti in Parlamento senza essere riuniti in raggruppamenti politici o parlamentari. Ne risultano 18 condannati definitivi (compresi quelli che hanno patteggiato la pena), di cui 16 di centrodestra e 2 di centrosinistra, per la prima volta in diminuzione dall'inizio di Parlamento pulito.

Partiti di Centro-destra

Il Popolo della Libertà
* Massimo Maria Berruti: 8 mesi definitivi per favoreggiamento nel processo tangenti Guardia di Finanza.
* Vito Bonsignore: 2 anni definitivi per tentata corruzione appalto ospedale Asti.
* Gianpiero Cantoni: patteggiamento per corruzione e bancarotta fraudolenta.
* Giuseppe Ciarrapico - Senatore: 623.500 lire di ammenda per ripetuto sfruttamento di lavoro minorile. 3 anni per ricettazione fallimentare nell'ambito del crack di 70 miliardi della società che controllava la «Casina Valadier». 4 anni e 6 mesi per bancarotta fraudolenta nell'ambito del crack del Banco Ambrosiano. 1 anno e 8 mesi per truffa pluriaggravata a danno di Inps, Inail e Inam per non aver registrato nei rispettivi libri paga i salari dei dipendenti delle società. 1 anno (con rito abbreviato) per falso in bilancio e truffa nell'ambito dello scandalo Safim Leasing-Italsanità, in cui la Safim Factor cedette a Ciarrapico vari miliardi di lire ricavati con falsi crediti dopo aver affittato suoi immobili in Italsanità.
* Marcello De Angelis: banda armata e associazione sovversiva.
* Marcello Dell'Utri: false fatture, falso in bilancio e frode fiscale.
* Renato Farina - Deputato: 6 mesi (patteggiati) per favoreggiamento nel rapimento dell'ex-imam di Milano Abu Omar.
* Giorgio La Malfa: condanna definitiva a 6 mesi e 20 giorni per finanziamento illecito Enimont.
* Domenico Nania: lesioni personali.
* Giulio Camber: millantato credito.
* Salvatore Sciascia - Senatore ed ex-Manager della Fininvest: 2 anni e 6 mesi per corruzione di ufficiali e sottoufficiali della Guardia di Finanza, allo scopo di alleggerire le verifiche fiscali della Fininvest.
* Antonio Tomassini: Condannato in via definitiva dalla Cassazione a 3 anni per falso.

Lega Nord
* Mario Borghezio: violenza privata su minore e incendio aggravato.
* Umberto Bossi: finanziamento illecito, istigazione a delinquere e vilipendio alla bandiera italiana.
* Roberto Maroni: resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

Partiti di centro

UDC

* Giuseppe Naro - Deputato: 6 mesi definitivi per abuso d’ufficio volto a utilizzare il denaro pubblico per pagarsi 462 ingrandimenti fotografici al prezzo complessivo di 800 milioni di lire.
* Giuseppe Drago - Deputato: 3 anni definitivi per peculato, essendosi appropriato, senza fare rendiconti, dei fondi riservati della Presidenza della Regione Siciliana, quando ricopriva tale carica. A seguito della pena accessoria dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici decade dalla carica di deputato.

Partiti di Centro-sinistra

Partito Democratico

* Enzo Carra: falsa testimonianza.
* Antonino Papania - Deputato ed ex-Assessore al Lavoro in Regione Siciliana: 2 anni, 20 mesi e 20 giorni patteggiati per abuso d'ufficio volto alla compravendita di posti di lavoro per ex-detenuti disoccupati, per conto di alcuni esponenti del sindacato Failea.

26 set 2009

Fuori Totò Cuffaro dalla Commissione di Vigilanza Rai


Come si dice in Sicilia: "a posto siamo". Nel più totale oblio di tutti gli organi di stampa Totò Cuffaro, condannato per favoreggiamento semplice alla mafia, deputato dell'Udc, è entrato a far parte del consiglio di vigilanza rai.
Non riusciamo ad immaginare che tipo di vigilanza ci possa essere d'ora in poi alla Rai, se mai ce n'è stata.
Non capiamo il silenzio di tutti i media, anche quelli più progressisti, dei partiti del centro Sinistra dal Partito democratico all'Italia dei Valori.
Dobbiamo dedurre che per lor signori è normale che un condannato per motivi di mafia sieda in parlamento e che vigili sulla Tv di Stato?.
Per noi no!!!
Chiediamo a tutti di aderire a questo gruppo;
Di rendere la notizia quando più pubblica possibile;
Di scrivere a Repubblica (rubrica.lettere@repubblica.it) e Corriere della Sera (lettere@corriere.it) manifestando la propria contrariertà.
Un atto per dimostrare come in Italia vi siano cittadini con la testa sveglia e sempre più incazzati.

Gaetano Alessi per Ad Est on line

23 set 2009

FUS - 24 milioni al cinema: 18 alla produzione e 6 alle sale


ROMA - 17 SETTEMBRE - L.F. - Andranno al cinema 24 dei 60 milioni stanziati questa estate per il reintegro del Fondo Unico dello Spettacolo: 18 milioni alla produzione cinematografica e 6 milioni all'esercizio. Lo stabilisce il DM 4 settembre 2009. E' la prima notizia certa sulla ripartizione dello stanziamento aggiuntivo, contenuta in una comunicazione del direttore generale Cinema, Gaetano Blandini. La comunicazione precisa anche che per i contributi a film di interesse culturale, sono ora disponibili complessivamente (compresa cioè la quota cinema del Fus), 35.260.000 euro: 24 milioni per i film; 9,6 milioni per le opere prime; 960 mila euro per i corti e 700 mila per le sceneggiature.

Il presidente dell'Anec, Paolo Protti, esprime "soddisfazione" perché nella ripartizione dei 60 milioni "non sono stati seguiti i soliti parametri del Fus, e si è preso atto delle difficoltà del cinema e in particolare dell'esercizio". Ma definisce i fondi ancora "largamente insufficienti".

"Bisogna trovare - dice Protti - nuove risorse e nuovi strumenti legislativi per dare certezza al futuro del cinema in sala e agli imprenditori dell'esercizio, che restano la categoria più a rischio e meno sostenuta".

Più in generale, Protti osserva che questa ripartizione "di cui non conosco le quote riservate alle altre attività di spettacolo, dimostra in modo drammatico l'urgenza che oltre a parlare di reintegri, si parli, ma con i fatti, di leggi strutturali di riforma".

Fonte: Giornale dello Spettacolo

Presentazione stagione teatrale 2009-2010 - Dopo la pausa estiva, RB Casting torna ad occuparsi di teatro


Dal 22 settembre ha inizio la 24esima edizione del Romaeuropa Festival che vedrà impegnate prestigiose compagnie teatrali quali la Mansaku-no-Kai Company, la William Kentridge Handspring Puppet Company (all'interno del programma dell'Eliseo), i Muta Imago, Peter Brook con Natasha Parry e Bruce Myers in "Love is my sin" (dal 5 all'8 novembre, imperdibile!).

Nutrito e interessante il cartellone del Teatro Argentina. Si comincia il 7 ottobre con "Cyrano di Bergerac" di Rostand interpretato da Massimo Popolizio e si prosegue con "L'impresario delle Smirne" di Goldoni; "To be or not To be" per la regia di Antonio Calenda tratto dal film "Vogliamo vivere" di Ernest Lubitsch, e "Bartleby lo scrivano", una lettura spettacolo che vedrà Daniel Pennac in veste di attore.

Al Teatro India saranno in scena "Il Vantone" di Pier Paolo Pasolini e "Festa di Famiglia", testi di Luigi Pirandello rielaborati da Andrea Camilleri.

Il Teatro Quirino ospiterà "Il giuoco delle parti" di Luigi Pirandello con Geppy Gleijeses, "Macbeth" di Shakespeare con Gabriele Lavia, solo per citarne alcuni; al Teatro Valle potremo vedere Glauco Mauri con "Il vangelo secondo Pilato" di Emmanuel Schmitt, "La pelle" di Curzio Malaparte per la regia di Marco Baliani, il ritorno di "Midsummer night's dream" e "The Merchant of Venice" per la regia di Edward Hall.

Al Teatro Ghione, invece, due grandi interpreti femminili, Valeria Valeri e Milena Vukotic, saranno in scena con "Le fuggitive" di Pierre Palmade e Christophe Duthuron.

Abbiamo voluto citare solo una parte di quello che i teatri romani offrono, ma sarà come sempre un piacere e una scoperta, nel corso dei mesi, essere presenti e condividere con voi quell'emozione irripetibile che è il teatro. Buona stagione a tutti!!

Letizia Ruggiero

Fonte: RB Casting

18 set 2009

Apre il D.A.F. Dance Arts Faculty – Progetto Internazionale di Danza e Arti Performative a Roma

19 settembre, 2009 | Di artapartofculture redazione
Inserito in: segnalati, teatro danza
68 lettori | 1 commento

In occasione dell’apertura del D.A.F. – , presso il LANIFICIO a Roma, allievi e professionisti avranno l’opportunità unica di conoscere parte della proposta didattica del centro attraverso Opening Classes distribuite nell’arco delle giornate del 19 e 20 Settembre.

Docenti e coreografi attivi in campo nazionale ed internazionale e realtà affermate nel panorama della danza italiana come la Spellbound Dance Company, si alterneranno in miniclassi di 45 minuti in cui sarà possibile sperimentare la varietà e l’eterogeneità della danza, intesa come forma espressiva trasversale, anche in termini di sbocchi professionali futuri.

Con una quota di iscrizione di soli 30,00 €, sarà possibile accedere alle 12 lezioni “DAF Opening Classes” del 19 e 20 Settembre.

Le classi sono a numero chiuso.

Obbligatoria la prenotazione tramite mail all’indirizzo danceartsfaculty@libero.it

In un’ottica di complementarietà, in cui ogni settore sostiene l’altro, si è scelto di non focalizzare la propria attenzione su questo o quello stile di danza, al contrario di approcciare l’arte coreutica a 360°, stimolando l’attenzione degli allievi su più fronti.

Tutto questo garantendo un livello qualitativo ineccepibile, con il coinvolgimento di alcuni tra gli esponenti migliori di ogni disciplina, i quali vantano tutti una forte esperienza, oltre ad essere artisti attualmente in attività nelle più importanti realtà professionali del mondo. Tra i docenti, due ospiti internazionali, a testimoniare i continui rapporti di collaborazione consolidati nel corso degli anni dal direttivo DAF.

DOCENTI E COREOGRAFI

Claudia Zaccari, Maria Gippius, Dominique Portier, Alexandre Stepkine, Cristina Amodio, Mauro Astolfi, Antoine Veereken/Random Dance, Yoko Taira/Compañia Nacional de Danza, Spellbound Dance Company, Michele Oliva, Caterina Felicioni, Adriana De Santis e altri in via di definizione..

Partendo dalla danza classica, base fondamentale per qualsivoglia stile di danza, fino alla ricerca e sperimentazione del contemporaneo, passando per modern e modern-jazz. Tre macrocategorie per garantire una corretta formazione ed un consolidato know-how ai professionisti di domani.

Dalle ore 14,45 alle 20,30 del 19 Settembre, e dalle 10,00 alle 18,00 del 20, si articoleranno sei “opening classes” al giorno di classico, contemporaneo e modern.

Le lezioni avranno luogo in parallelo ad altre attività d’Arte integrate alla Danza come Mostre fotografiche, Installazioni video, Opere in digitale, Attività creative per Bambini, Attività del “Lanificio 159” e lezioni organizzate da “Urbans Arts Project” quale dipartimento Hip Hop.

Durante la giornata verranno presentati i corsi dei vari Dipartimenti e i relativi docenti:

Dipartimento Classico
CLAUDIA ZACCARI

Dipartimento Contemporaneo – Modern
MAURO ASTOLFI

Dipartimento Musical
FLAVIA ASTOLFI

Dipartimento Canto
FABRIZIO PALMA

Dipartimento Hatha Yoga
ADRIANA DE SANTIS

Dipartimento Arti Sceniche,Cinema e Nuovi Media
ENZO ARONICA

Responsabile Settore Medico
ROBERTO CECCARELLI

Settore Recupero Fisico e Prevenzione
LOREDANA ROMANO

Tutti coloro che parteciperanno alle “Opening Classes” che si terranno al primo piano, saranno invitati a:

-AUDIZIONE D.A.F. Dance Arts Faculty

PROGETTO INTERNAZIONALE DANZA E ARTI PERFORMATIVE 20 settembre SALA 1 ore 12,00 - Audizione per l’assegnazione di borse di studio per i corsi di formazione e perfezionamento presso la sede del Lanificio 159 a Roma, per l’anno accademico 2009/2010, con decorrenza dal prossimo Ottobre 09.

- AUDIZIONI PER ACT-IN-MUSICAL scuola professionale di musical 20 settembre SALA 4 10,00-16,00 con insegnanti qualificati ed esperti nel settore Musical, inizieranno ad ottobre i corsi biennali di musical. un approccio olistico permetterà di uscire dalla scuola con competenza nella recitazione, dizione, canto, lettura musicale, coro, dance theatre, tip tap e tutto quello che serve per diventare un performer d’eccezione nel musical, nel teatro di prosa e nel cinema.

- video installazioni e opere in digitale a cura di Enzo Aronica

- mostra fotografica di Cristiano Castaldi

- “Opening Gala” spettacolo di chiusura della giornata inaugurale presentato da Dance Arts Faculty e Urbans Arts Project al primo piano

Il 19 Settembre a partire dalle 21,45.

-Seguirà dalle 23,30 la serata organizzata dal “Lanificio 159” Dj Set al piano inferiore

Per informazioni:

D.A.F. Dance & Arts Faculty PROGETTO INTERNAZIONALE DI DANZA E DI ARTI PERFORMATIVE
Mobile +39 393 9162871 danceartsfaculty@libero.it
www.danceartsfaculty.it