
Una bacheca di lettere aperte di chiunque voglia inviarcele o anche semplicemente già presenti in rete.
Il blog si adegua, diventa una bacheca, non più quindi solamente informazione, contrasto sovversivo sterile nè luogo di incontro bensì portale per comunicare con gli altri.
Avete qualcosa da dire a qualcuno?
George Clooney, Silvio Berlsuconi, Santoro o perchè no alla Canalis ?
Bhè.. perchè non farlo?
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2 set 2010
Ho 18 anni e sogno di vivere in un paese normale
Caro giornale,
mi chiamo Gianluca Daluiso e sono di Riccione. Qualche giorno fa ho compiuto diciotto anni. Potrei finalmente votare. Tuttavia non sono felice di avere acquisito questo diritto, perché in realtà non so cosa farmene.Vivo in un paese che non ha nulla a che fare con la democrazia. Io non voglio parlare di Berlusconi, perché sarebbe tempo perso, oramai penso, ma soprattutto spero, che tutti gli italiani si siano resi conto di chi sia questa persona veramente. Io voglio affrontare un problema più grande, guardando in faccia la realtà. In Italia non esiste una vera classe politica. Io non ho fiducia in chi amministra la cosa pubblica attualmente in Italia. Hanno tolto a me e a tutti i giovani ogni futuro, siamo un paese allo sbando, destinato a fallire. Io, nonostante tutto, non mi rassegno, non gliela dò vinta a questi DIPENDENTI infedeli. Continuerò a combattere, continuerò a credere nei miei ideali, anche quando non ci sarà più speranza. Ho avuto la fortuna di crescere grazie agli insegnamenti di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, mi hanno insegnato il senso dello stato, il senso della legalità, il senso della giustizia o più semplicemente il senso di vivere, il significato di appartenere ad una comunità.
Ho imparato grazie a loro l’importanza di fare ogni giorno il mio dovere, senza avere paura degli eventuali ostacoli, difficoltà che potrei affrontare nel fare questo. Io voglio, o meglio, io desidero che gli italiani comincino ad indignarsi, a reagire. E’ troppo tempo che noi cittadini veniamo trattati come dei sudditi, è tempo che ci riappropriamo del nostro Stato perché lo Stato è nostro, lo Stato siamo noi. Non so, come siamo potuti cadere in questa profonda crisi Istituzionale, non lo voglio neanche sapere. Quello che interessa a me al momento è che si combatta, che si faccia qualcosa per far avvenire questa tanto attesa rivoluzione culturale e morale che smuoverà il paese e la coscienza tutti gli Italiani. I giovani, la mia generazione, ricoprono un ruolo importante in questo. I ragazzi d’oggi saranno i cittadini del domani, se loro vorranno, se noi ci oppone remo a questo sistema di illegalità diffusa, a questa struttura di commistioni, tutto questo svanirà come un brutto incubo e lo studieremo soltanto sui libri di storia e ne parleremo soltanto come un brutto ricordo, una situazione totalmente differente dalla realtà. Per fare questo però, bisogna muoversi, occorre che ogni persona nel suo piccolo conduca le sue battaglie, resista. Resistenza non vuole dire stare dietro a un computer e scrivere la parola “resistenza” su un network e sembra che più grande la scrivi e più resistenza compi.
La vera resistenza è scendere in piazza, è parlare ai giovani, è informare la gente, è rifiutare quei “piccoli compromessi” di ogni giorno, insegnando il rispetto per la legalità alle nuove generazioni. Io con queste mie poche parole voglio smuovere, voglio far indignare tutti quegli italiani onesti. Crediamoci in un cambiamento, crediamo in una nuova riforma della società italiana, crediamo di potere restaurare la democrazia in Italia. Io combatterò sempre per ciò in cui credo, e so che non sono solo e non sarò da solo. Ci sono già tanti italiani che si battono per rivendicare i propri diritti da cittadini e questa cosa da oggi la dovranno fare tutti gli italiani. Basta a delegare il proprio lavoro a gli altri. Come diceva Ghandi “Siate voi il cambiamento che volete vedere nel mondo” Non lamentiamoci di com’è la situazione italiana se noi in prima persona non facciamo niente per poterla cambiare. Lottiamo, affrontiamo le problematiche del nostro paese, senza avere paura, senza rassegnarsi. Poi noi, ottimisti, potremo pure perdere tutte le nostre battaglie, ma come diceva Indro Montanelli, una battaglia la riusciremo sempre a vincere, la più importante, quella che si ingaggia ogni mattina davanti allo specchio.
Cerchiamo di camminare sempre a schiena dritta e testa alta, ascoltando soltanto la voce della nostra coscienza, e non avremo mai rimpianti, perché sapremo di aver fatto comunque sempre la cosa giusta, il nostro dovere. Io nonostante tutto, continuo a credere in noi italiani, penso che saremo capaci di cacciare, spero con metodi democratici, chi oggi occupa abusivamente le nostre istituzioni e ci rendono gli zimbelli del mondo. Crediamoci, insieme ce la possiamo fare, anzi sono sicuro che ce la faremo.
da Gianluca Daluiso
3 ago 2009
Di Pietro pronto all'alleanza con Grillo: "Con il suo Movimento si può innescare il cambiamento''

Roma, 3 ago. - (Adnkronos) - "Nell'indifferenza nazionale della casta e dei suoi media, sabato nessuno si è accorto di un fatto molto rilevante: Beppe, dal suo blog, annuncia la nascita di un movimento per il prossimo autunno, che si presenterà alle elezioni regionali del 2010''. Lo scrive Antonio Di Pietro, Presidente dell'Italia dei Valori, sul suo blog. "Finalmente, caro Beppe, ti sei convinto di quanto ti segnalai qualche anno fa: 'per cambiare il Paese bisogna metterci la faccia', lo dico con sincerità e senza compiacimento: finalmente anche tu sei sceso nell'arena, deluso da questa classe politica al tramonto, predatrice ed incapace contro cui Italia dei Valori si scontra un giorno si e l'altro pure".
"Ho accolto la notizia -scrive Di Pietro- con grande entusiasmo e nessuna preoccupazione, un sentimento, il mio, molto lontano dalle parole con cui i notabili del Pd ti hanno liquidato appena qualche settimana fa definendoti membro di un movimento ostile. Ora quel movimento ostile dietro cui si muovono qualche milione di cittadini, che in realtà, a mio avviso, costituisce una manifestazione esemplare di democrazia diretta, nata e cresciuta all'ombra della Rete, puo' trovare un'identità alle urne delle prossime elezioni".
"Mi auguro di avere nel nuovo Movimento di Liberazione Nazionale, così come lo hai definito, un valido interlocutore per l'Italia dei Valori affinché, insieme, si possa innescare il cambiamento che gli italiani aspettano da molti governi, una 'rivoluzione democratica' per rinnovare il Paese mobilitando le coscienze del primo partito nazionale: quello degli sfiduciati, degli astenuti, delle schede bianche. Un benvenuto, dunque, e porte aperte al movimento con cui Italia dei Valori ha sempre condiviso larga parte delle sue battaglie, idee e programmi e con cui mi auguro si possa riuscire nell'avvincente impresa in cui ci siamo cimentati ormai da qualche anno: far soffiare un vento nuovo -conclude Di Pietro - nella politica e nella democrazia italiana in odor di vecchio e, a dir il vero, anche di marcio''.
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Grillo: ''Lancerò liste regionali a cinque stelle per le elezioni del 2010''
Roma - (Adnkronos) - L'annuncio del comico sul suo blog: ''In autunno nascerà un nuovo movimento di liberazione nazionale, un soggetto politico espressione dei cittadini''Roma, 1 ago. (Adnkronos) - ''L'assalto alla diligenza Italia è in corso.

26 giu 2009
DITTATURA SI O NO? (art. riportato dal blog Uno X tutti_tutti X Uno)

Wikipedia: La dittatura è una forma autoritaria di governo in cui il potere è accentrato in un solo organo, se non addirittura nelle mani del solo dittatore, non limitato da leggi, costituzioni, o altri fattori politici e sociali interni allo stato.
Analizziamo per benino la situazione italiana:
La prima cosa che di solito mi dicono, i berlusconiani, quando parlo di dittatura è « ma che sei scemo? Qua puoi dire quello che pensi liberamente, non come in Iran che ti ammazzano o ti arrestano ».
Manifestare liberamente
Non è cosi infatti, qua tu puoi dire quello che vuoi ai tuoi amici, ai tuoi parenti e su internet, ma se t'azzardi a contestare in pubblico un politico vieni subito identificato e portato in caserma [video], se invece ti organizzi con qualcuno per una libera e pacifica manifestazione ecco che la polizia inizia ad usare il manganello [video]. Non hai nemmeno la possibilità di andare a manifestare in una piazza pubblica, perché questo diritto lo hanno solo quelli che « vogliono applaudire Berlusconi » [video], e nemmeno di fare delle domande [video].
Prego che non accada, ma temo che non siamo molto lontani dal pericolo "che ci scappi il morto". Violenza e manganello producono solo altra violenza in maniera esponenziale. La storia insegna.
Possiamo già dire che si tratta di dittatura? Non ancora, solo questo non basta. Ma sicuramente la libertà di manifestare è un elemeno fondamentale di ogni democrazia, che evidentemente in Italia non esiste.
Mantenere il potere in maniera illeggittima
Ma continuiamo l'analisi. Una dittatura inizia sempre con un voto democratico, è stato cosi' per il fascismo è stato cosi per la più recente dittatura iraniana ed è stato cosi' in Italia, nel lontano 1994, quando Berlusconi e la sua truppa sono saliti al potere. In Iran il governo ha utilizzato poi, le forze armate per mantenere il potere, qua in Italia è stato sufficente modificare la legge elettorale. In un colpo solo è scomparsa l'opposizione (la sinistra , i verdi e i radicali sono praticamente scomparsi dal panorama politico) ed è stato possibile far sedere in parlamento personaggi che nessuno di noi ha mai votato e che nessuno di noi avrebbe mai votato se non ci fosse l'attuale legge voluta...indovinate da chi?
Ma perché sono stati scelti? E da chi?. Anche questa è facile e non ve la dico.
Chi avrebbe avuto altresi' il coraggio di votare Dell'Utri (condannato a 9 anni per mafia), la Carfagna (ex subrette esperienza politica 0), la Brambilla (vedi Carfagna), Cuffaro, Ghedini(« avvocarlamentare ») ecc...? Quindi possiamo affermare che quello attuale è un governo che non rappresenta e non ha mai rappresentato il popolo italiano, ne di destra ne di sinistra.
Non solo, infatti ci sarebbe anche da dire come questo governo nel momento in cui deve varare una nuova legge vergogna - vedi lodo alfano o ddl sicurezza - (che, com'è già successo, potrebbe suscitare perplessità all'interno della maggioranza stessa), ricorra sempre al voto di fiducia. Non è normale che un governo dopo un anno di mandato abbia già utilizzato per ben 21 volte il voto di fiducia.
Se il voto sulla legge sicurezza e sul Lodo Alfano fosse stato anonimo (come accade per le votazioni ordinarie, diverse dalla "fiducia") state certi che nè l'una nè l'altro sarebbero passati. Non vi basta per sentirvi sotto un regime? Ok continuiamo.
Repressione
Un regime che si rispetti deve avere i suoi morti innocenti no? In Iran è cosi, a Cuba anche ecc...
E in Italia? In Italia non è più cosi, non ci sono più morti ammazzati, ma ne abbiamo avuti migliaia e migliaia e non è un segreto. Tutti sanno che questa attuale classe politica è nata dalle stragi degli anni 90, tutti sanno che questo governo è nato grazie a accodi occulti con la criminalità organizzata. E tutti sanno quanti morti ci sono stati negli anni 90 in Italia. Ben 656 solamente in Sicilia dal 1983 alle stragi degli anni 90, non vi bastano questi morti? Oppure non li consideriamo tali perché non esiste il video su youtube?
Controllo della magistratura
Ma perché uccidere? Che senso ha? Si rischia una rivolta dell'opinione pubblica se vengono uccisi degli eroi come Falcone e Borsellino. Ecco allora le uccisioni « senza tritolo » (come le chiama Salvatore Borsellino), le uccisioni senza uccidere, gli omicidi come quelli di De Magistris, di Clementina Forleo, di Gioacchino Genchi, di Apicella, di tutta la procura di Salerno, di Luttazzi, di Biagi, di Montanelli e chi più ne ha più ne metta... Quando qualcuno indaga sui poteri forti il procedimento che adottano è sempre lo stesso, dannegiano la sua immagine e trovano una scusa per toglierli l'indagine se si tratta di un magistrato, o per licenziarlo, se si tratta di un giornalista, più veloce, più indolore e soprattutto tutto più discreto.
Se proprio la situazione è critica ecco l'avvocato di Berlusconi (nonchè parlamentare) Ghedini sempre pronto a sfornare una nuova legge ad personam che depenalizza il reato o rende immune il padrone, magari come detto prima, ricorrendo al voto di fiducia.
Controllo dell'informazione
Tutto quello che abbiamo detto chiaramente non potrebbe avvenire mai in nessun paese al mondo e tantomeno in Italia se non si controllasse la quasi totalità dell'informazione.
In effetti il controllo dell'informazione è un punto cardine di ogni dittatura, cosi come d'altronde è scritto nel « Piano di rinascita democratica » di Licio Gelli (padre fondatore della P2, di cui Berlusconi faceva parte).
Vediamo i dati, in Italia siamo 60.000.000 di abitanti, il 100% ha la possibilità di guardare la televisione in cui ci sono 7 canali su 7 di proprietà del governo, questo mi sembra innegabile. Mediaset è del premier, la Rai governativa ( le nomine le hanno addirittura fatta a casa di Berlu) e La7 è palesemente di parte, non potrebbe essere altrimenti visto che è controllata da Telecom Italia.
Da cio' deriva quindi che il 100% degli italiani possono vedere l'informazione del governo e tutto quello che ci propinano. Non voglio entrare nel dettaglio perché è chiaro a tutti che le informazioni sono spesso distorte o addirittura potremmo definirla disinformazione bella e buona.
Le uniche voci fuori dal coro sono, o meglio erano, "Annozero" (ripreso a seguito di una senteza della magistratura) e "Report" (cancellato in questi giorni).
Qualcuno dirà che l'informazione la puoi trovare anche su internet ed è vero. Ma se consideriamo che un accesso a internet lo ha solo il 45,7% degli italiani ci rendiamo conto di come oggi questa informazione sia accessibile solo a meno della metà della popolazione. Ma Internet fa paura ed è per questo che nel nuovo disegno di legge si cerca di imbavagliarla. Questa nota per esempio non la leggerete mai in un giornale e non la potreste mai e poi mai sentire al telegiornale o in televisione.
Lotta all'opposizione
Nelle dittature che si rispettano le opposizioni sono sterminate a fucilate o messe in galera. Per qualche misterioso motivo in Italia, sfiorando il grottesco, l'opposizione si è autoeliminata. Non parla, non protesta, non si sente volare una mosca dal lato PD . Il buon Antonio fa quello che puo ma sicuramente non è abbastanza visto che è lasciato completamente solo.
Complicità? Stupidità? Non so ma è un altro dato di fatto che in Italia non esista una vera solida opposizione.
Ricapitoliamo, in Italia non è possibile manifestare liberamente se lo fai ti picchiano, ti arrestano o ti censurano, in Italia non è possibile e non è stato possibile eleggere democraticamente i parlamentari, in Italia l'informazione è sotto controllo di una ed una sola persona, in Italia non esiste opposizione, in Italia la magistratura è imbavagliata dall'avvocato Ghedini e dalle leggi ad personam. E' lecito domandarsi seriamente se in Italia siamo o no sotto dittatura? A voi l'ardua sentenza.
di Stefano Alletti