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27 feb 2011

"LETTERA A BERLUSCONI IN TEMA DI SCUOLA PUBBLICA"

pubblicata da Elisabetta Pellattiero il giorno sabato 26 febbraio 2011 alle ore 21.58

Elisabetta Pellattiero - Insegnante


PRESIDENTE,
NONOSTANTE SIA ABITUATA AI SUOI QUOTIDIANI DELIRI  SONO PROFONDAMENTE DISGUSTATA ED OFFESA DALLE SUE ESTERNAZIONI SULLA SCUOLA PUBBLICA, INDEGNE DELLA CARICA CHE LEI PURTROPPO RICOPRE.
LA SCUOLA PUBBLICA (IN CUI IO INSEGNO)  EDUCA GLI STUDENTI AL CONFRONTO, ALLO SCAMBIO, ALLA CRITICA COSTRUTTIVA, IN SOSTANZA LI EDUCA A PENSARE E QUESTO A LEI DA' MOLTO FASTIDIO PERCHE' VORREBBE INTRUPPARE  I RAGAZZI, COME SUCCEDEVA AI TEMPI DI MUSSOLINI, PER FARLI DIVENTARE TANTI PICCOLI SUOI CLONI.
QUALI SONO I SUOI VALORI, QUELLI CHE SECONDO LEI LA SCUOLA PUBBLICA DISATTENDE? L'ARRIVISMO, LA CORRUZIONE, LA MIGNOTTOCRAZIA, IL CLIENTELISMO, IL BUNGA BUNGA TANTO PER CITARNE QUALCUNO?
BENE, SE LI TENGA PER SE' E NON CONTAMINI CON LE SUE INSENSATEZZE LE NUOVE GENERAZIONI.

LEI, TRAMITE LA GELMINI ED IL FIDO TREMONTI,
Silvio Berlusconi - Presidente del Consiglio
HA GIA' FATTO TANTO PER DISTRUGGERE LA SCUOLA PUBBLICA, CON UN INTERVENTO ABILMENTE CREATO A TAVOLINO CHE SI CHIAMA CULTURA DELL'IGNORANZA, UN OSSIMORO CHE HA SAPUTO REALIZZARE, MA NON DEL TUTTO PERCHE' NOI INSEGNANTI ASSIEME AGLI STUDENTI ABBIAMO LOTTATO E CONTINUEREMO A LOTTARE CONTRO UN GOVERNO CHE CI HA PIEGATI, MA NON CI HA SPEZZATI NE' CI SPEZZERA' MAI.
CON PROFONDA DISISTIMA.

ELISABETTA PELLATTIERO

10 gen 2011

Lettera aperta al ministro La Russa (La Russa il Giotto della politica Italiana)



Egregio MinistroLa Russa,
la presente per significarLe quanto Ella mi faccia schifo, come Ministro e come uomo.
Chi Le scrive è un cittadino italiano, di anni 51, conosciuto all'anagrafe come Luciano Buono, residente in Milano, via Enrico Acerbi n.40, cap 20161.
Di lavoro, faccio il "tenore" nel coro del Teatro alla Scala, dopo aver vinto un concorso internazionale per titoli ed esami nel 1999, 1° classificato, proveniendo da altro Teatro (Arena di Verona) dove già ero assunto a tempo indeterminato come vincitore di concorso, internazionale anch'esso.
Ho un figlio di anni 23, Carlo, che spera di superare le selezioni per essere assunto di leva a 800 euro al mese, come lo fu il Miotto...non potendo io permettermi di mantenerlo a casa, nonostante egli sia ormai da 5 anni diplomato al Liceo Scientifico ed avvezzo (più di me certamente, ma anche più di Ella e del suo datore di lavoro) alla programmazione di software.
Suo figlio, Ministro, che fa?

http://forum.politicainrete.net/padania/68986-poteva-stare-senza-positicino-anche-il-figlio-di-la-russa.html

Io leggo del Suo "sdegno" o presunto tale, della Sua ricerca della verità e "mi consenta" (per usare una locuzione a Lei cara), chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati o, come dicevano a Verona, "il taccon' l'è peggio del buso" la qualifica esattamente per quello che Ella non disdegna di essere, ovvero un ipocrita asservito alla corte del Suo mentore, l'illustre Silvio Berlusconi.
Chi va con lo zoppo impara a zoppicare, ma Ella supera il Suo maestro.
Come Giotto con Cimabue.
Le auguro tutto quello che state dando a noi italiani.
Lo auguro a Lei ed alla Sua famiglia.
Distinti saluti.
Luciano Buono.

Fonte

4 gen 2011

Lettera aperta dai lavoratori FIAT Mirafiori agli studenti

Dai lavoratori Fiat Mirafiori,
agli studenti e alle studentesse dell’Università e a tutto il mondo della formazione.

 ________________________________

Viviamo in un periodo in cui il ceto politico e la classe dominante, anche attraverso un uso cinico della crisi economica, stanno ulteriormente peggiorando le condizioni di vita, di studio e di lavoro di tutti i settori più deboli della società.

Vorremmo farvi partecipi della nostra condizione.
Noi operai della Fiat circa trent’anni fa ambivamo e sceglievamo di entrare a lavorare in fabbrica con la prospettiva di un, seppur basso ma sicuro, salario mensile che ci consentisse un futuro dignitoso per noi e per la nostra famiglia: questa piccola sicurezza ci ha concesso, nel tempo, di poterci permettere il consumo di beni materiali in cambio del nostro lavoro fisico.

Alle prime autovetture comprate a rate, andava a sommarsi il mutuo della casa e magari la rata del prestito per sostenere lo studio dei nostri figli, per assicurargli, illudendoci, un futuro migliore del nostro.
Per anni abbiamo continuato ad ingurgitare e defecare beni materiali, producendo humus che concimava la pianta del sistema capitalistico. In fabbrica parlavamo (e magari qualcuno stupidamente investiva) di azioni, di borsa, di bolle di mercato…ed intanto quotidianamente i lavoratori morivano sui luoghi di lavoro.
Ora in fabbrica si usa come arma psicologica la cassa integrazione, in questo modo non guadagni, non spendi e quindi non sei nessuno, non esisti.

Il sistema capitalistico vuole cancellare in un sol colpo il passato (i diritti e il reddito conquistati con lotte, con sacrifici e morte dai nostri padri) ed il futuro, cioè la possibilità di studio e di emancipazione per i nostri figli, in cambio di un presente sempre più improntato ad un consumismo immediato.
Questa condizione, sempre peggiorata negli ultimi decenni, ci porta a pensare che non è più possibile lottare individualmente o settorialmente; ci porta a credere che sia sempre più necessario costruire dei percorsi di unità.

Vogliamo essere uniti nelle lotte perché noi crediamo che così si possano migliorare le opportunità di chi studia e di chi lavora.

Uniti, perché il mondo del lavoro e quello scolastico vivono già una condizione precaria e gli interventi attuali volgono al loro peggioramento.
Uniti, perché gli studenti di oggi, domani entreranno in un mondo del lavoro precario e noi, come hanno fatto i nostri genitori, dobbiamo far si che la nostra lotta respinga i provvedimenti di chi vuole fare solo “cassa” sulle vite dei più deboli.

Oggi studenti e operai insieme possono creare un ponte, dove il mondo della formazione e la classe operaia e lavoratrice si uniscano per proporre un dialogo e un’unità per respingere gli attacchi di una società in cui solo una piccola parte decide per tutti.

Per noi è importante uscire dalla fabbrica.

Siamo convinti che sia necessario che tutte le realtà che oggi sono colpite in modo trasversale dai governi e dalle classi dominanti, debbano trovare un primo momento di confronto, di conoscenza, di discussione che porti a rafforzare le lotte di tutti e a mettere in campo una forza adeguata per poter tornare a migliorare le nostre condizioni di vita.
Per questo facciamo un appello per un’assemblea lavoratori-studenti, nei tempi più brevi possibili, da concordare insieme.

Gli operai e le operaie della Fiat Mirafiori
Aderiscono:
lavoratori di Agile-ex Eutelia, di Comdata, lavoratori e precari della scuola, del settore delle telecomunicazioni, interinali e delle cooperative sociali)

Fonte: ateneinrivolta.org

17 set 2010

Opinioni di una comunista ( di DONATELLA PETRINO )


In questo mio breve scritto non voglio parlare di corruzione, di persone, di politici in particolare, ma di un ossimoro ideologico e soprattutto economico della classe operaia, impiegatizia e dei lavoratori subordinati in genere, senza dare un giudizio positivo o negativo, ma semplicemente voglio affermare che “PREMESSA UNA SCELTA IDEOLOGICA POI SI DEVONO ACCETTARE LE CONSEGUENZE”.

Sono una sindacalista della CIGL, quindi di una sigla storica e sicuramente ideologica e ho scelto questa organizzazione, invece di un’altra, per coerenza con il mio pensiero politico. In questo oscuro periodo di crisi del lavoro, gli iscritti aumentano vertiginosamente e ci chiedono, sostegno, garanzie e AIME’ addirittura il lavoro, come se il sindacato fosse un ufficio di collocamento.Ho vissuto tutto il periodo del Berlusconismo come spettatrice incredula del comportamento delle classi meno abbienti, che hanno vissuto il sogno di diventare ricchi e si sono dimenticati di rivendicare invece i propri diritti e forse anche che avevano dei doveri.Ebbene, abbandoniamo pure tutte le ideologie, ma i sistemi economici ABBIAMO L’OBBLIGO SOCIALE DI CONOSCERLI e pertanto se per venti anni un operaio mi afferma di essere Belusconiano e anticomunista……POI NON SI PUO’ ISCRIVERE ALLA FIOM …..e pretendere la regolamentazione sociale del lavoro e la garanzia dello stato, quando invece, finchè tutto andava bene, ha ignorato completamente lo scempio legislativo e ha mangiato e bevuto l’ignobile televisione spazzatura che il suo capo intelligentemente gli ha propinato per tenerlo in un stato di dormi-veglia. Il liberismo economico lascia soli i singoli e certamente non ha a cuore i più deboli. L’idea del profitto sfrenato crea un mercato del lavoro servile e sfruttato con la libertà per l’imprenditore di migrarlo in ogni dove …si paghi meno e questo impoverisce a tal punto la società che i beni prodotti non li può comprare più nessuno. A questo punto l’operaio, il precario, l’impiegato si sveglia…….e rivendica i propri diritti e li pretende, come da manuale delle giovani marmotte, da chi storicamente ha il ruolo di rivendicarglieli, mentre lui per tutto il tempo delle vacche grasse è stato immobile a ingurgitare balle.Se si accetta l’idea del capitalismo sfrenato, si deve poi necessariamente accettare che non esiste una sanità pubblica, non esiste una scuola pubblica e non esistono più i contratti di lavoro……e quindi la sperequazione tra imprenditore e subordinato, assume i connotati della schiavitu’!!!Una bella società la si cresce piano piano come la famiglia, con l’osservazione attenta del quotidiano.Forse siamo ancora in tempo a riprenderci quanto abbiamo perduto, ma per favore riapriamo subito i vecchi cari libri di scuola e ripassiamoci la storia, perché quello che abbiamo oggi è il frutto di lotte del passato e se domani non avremo più nulla è soprattutto colpa della nostra ignoranza.


LA MIA PERSONALE RISPOSTA.

SOLAMENTE DUE AMMENDE SONO DOVEROSE

"[...]come da manuale delle giovani marmotte, da chi storicamente ha il ruolo di rivendicarglieli, mentre lui per tutto il tempo delle vacche grasse è stato immobile a ingurgitare balle."

VORREI RICORDARE ...ALLA dipendente CIGL CHE IL DOVERE DEL SINDACATO è ANCHE QUELL DI TENER SVEGLI I LAVORATORI E DI METTERLI A CONOSCIENZA, TRAMITE NOZIONE, CHE IL SISTEMA CHE SI STA CREANDO è QUELLO CHE LI PORTERà ALLA LORO STESSA DISTRUZIONE.

IN PIù GLI STESSI OPERAI, DENIGRATI COME FOSSERO QUI QUO E QUA E NON GENTE CHE HA DEI SOGNI E DELLE AMBIZIONI DI CRESCITA, SENZA LE SUDDETTE NOZIONI E NEL TOTALE DISINTERESSE CIRCONDATO DA FALLIMENTI IMPUTABILI ANCOR PIù DI TUTTE LE ALTRE ALLA SUA STESSA SIGLA SINDACALE NEGLI ULTIMI 15 ANNI, CHE SEMPRE HA FIRMATO ACCORDI BUONI SOLO PER LE AZIENDE ANCHE IN CASO DI SCIOPERO, OGGI HANNO PARECCHIO DA RECRIMINARE NEI CONFRONTI DI UNA CGIL INGURGITATRICE DI TASSE D'ISCRIZIONI E CHE NONOSTANTE QUESTI DENARI HA CONTINUATO A FARE IL PROPRIO E DIRETTO INTERESSE DEI CAPI E MAI DEGLI ASSOCIATI.

Parlare di un semplice aspetto della propria professione e fingere di dimenticare il vero lavoro, quello della quotidianeità è un orripilante sistema per fasciarsi la testa proprio adesso che la gente si sta veramente svegliando e che cancella le iscrizioni ad una delle sigle sindacali più finte ed opportuniste della nazione.

addossare la colpa a degli operai che per mestiere fanno gli operai attribuendo loro i compiti da sindacalisti autonomi perchè visti come persone che nel poco tempo libero loro concesso, (a causa della cigl e della cisl) e con quei 4 soldi in tasca (sempre a causa della CGIL e della CISL) debbano stare sui libri anzichè con la famiglia e dirlo solo per non voler accettare che da sindacalisti non si è assolti ai proprio compiti non è di certo un modo per risvegliare nessuno è solo un espiazione di colpa, un volersi pulire la coscienza di un qualcosa che, pur consapevoli del fatto che si sarebbe dovuta fare ma non lo si è fatto, denotando anche un pizzico di arroganza, porta la signoria vs a addossare la colpa de futuro e imminente fallimento dell'azienda CGIL su persone che per anni hanno cmq, volenti o nolenti, dato fiducia, anche e soprattutto in termini economici, a gente che si è fatta gli affaracci propri.

Non mi farà mai alcuna tenerezza un sindacato che non solo non ha saputo prevedere e insegnare ma che per di più non sa ancor peggio proteggere neppure se stesso.

Un sindacato così è solo una fetta della finta democrazia televisiva, UNA BALLA tra le balle e leggere parole di cotanta arroganza fa ancor più comprendere l'inettezza che i capi e via via scendendo gestiscono, senza ormai nessun titolo a merito da parecchi anni, un ruolo ed una posizione di privilegio.

Chiudesse anche la CGIL tanto a dirla tutta è sempre la prima firmataria dell'indecenza in materia di diritti dei lavoratori, e questo ahimè, ripeto, succede non da oggi ma da oltre 15 anni.

ricordatevi che non siete più negli anni 60 e che la gente va ascoltata quotidianamente e soprattutto va spiegato ogni giorno come funzionano le cose.

LA CGIL è UN FANTASMA E COME TALE PUò ANCHE SPARIRE DA UN MOMENTO ALL'ALTRO.


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Il botta e risposta:

 
D.P.: Caro Carlo non ti contesto neanche un punto della tua analisi, hai ragione su tutto, ma tu amico mio fai una analisi dettagliata di chi vive il quotidiano e le dinamiche politiche, sociali e sindacali Io non sono una dipendente del sindacato, ma una lavoratrice di una azienda commissariata di circa 800 dipendenti e di tutte queste persone, siamo state iscritte alla CIGL solo 2 unità, bastonate e vilipese dai colleghi e dal padrone.
Io non assolvo il sindacato e le organizzazioni politiche che dovrebbero essere vicine ai lavoratori, ma quei lavoratori che si ricordano dell’esistenza dei diritti solo quando vengono toccati individualmente nelle tasche.
Per anni abbiamo cercato di fare assemblee, di dare informazioni, di spiegare ai ns colleghi, cosa significasse la cancellazione dell’art. 18, cosa significassero le leggi ad personam e quale nocumento, la retrocessione di tutti i diritti conquistati con il sangue e la vita dei compagni del passato, portassero alla nostra classe.. Ebbene invece durante questi quindici anni abbiamo parlato al muro e ai sordi, perché gli operai e gli impiegati invece di seguire la disgregazione di una cultura inseguivano la moda, le cose e i bisogni che questa società ci ha indotto.
Sono assolutamente d’accordo con te e molto critica verso questo SINDACATO CHE ACCETTA, MEDIA E ACCONDISCENTE ALLE LOGICHE PADRONALI E ALLE LEGGI CAPITALISTICHE, ma perché io come te mi informo e contesto, invece la maggior parte della gente NON SA ASSOLUTAMENTE NULLA, neanche del tradimento sindacale e dell’imborghesimento dello stesso. Magari noi due poveri cristi, comunisti, avremmo avuto in questo ambito un interlocutore come te, che parla oltre l’acquisizione dei concetti elementari, qui regna l’ignoranza assoluta e IL BENEPLACIDO DEL CLIENTELISMO E LA SODDISFAZIONE INDIVIDUALE DELLA REGALIA DEL LAVORO.
Quando è arrivata la batosta del commissariamento, della cassa integrazione e la fine del sogno infinito, tutta questa gente ha creduto che iscrivendosi al sindacato, avesse risolto tutti i problemi, semplicemente perché vedeva nell’organizzazione sindacale un altro potentato forte e che invece il precedente padrone era ormai esautorato e quindi si poteva impiccare il morto.
Io invece avrei voluto che in tutti questi anni di Berlusconi, di una sinistra inesistente, di un sindacato a volte venduto, la gente fosse scesa nella piazze a CONTESTARE TUTTO E TUTTI QUELLI CHE CI PRENDEVANO IN GIRO!!!!
Hai ragione quando dici che le organizzazioni che dovrebbero rivendicare i diritti sono dei fantasmi, ma perché noi abbiamo permesso questo e per tanto tempo li abbiamo ignorati nel bene e nel male che ci stavano facendo.
Io nell’appello finale del mio articoletto, mi appello alla riconquista del sapere da parte della gente, perché se si vive NELL’IGNORANZA, si continua a tollerare sempre.
Grazie Carlo di questa possibilità di confronto che mi hai dato.
Donatella

P.S.
Appena avrò un account google ti postero sul blog, se vuoi puoi postarlo tu come hai fatto per l'altro.

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C.L.M.: Ottimo lo farò senz'altro. devo però ammettere che, data questa tua posizione, spiegata meglio in questi termini, avrei gradito che tutto ciò si evincesse nell'articolo/sfogo di cui in merito, propio per evitare di essere fraintesi o letti semplicemente come retorici.

Vedi, in questo momento non ci si può più tanto permettere di tentare di parlare solo a chi ci ascolta ma bisogna farsi capire da chi invece fa la "scimmietta omertosa", proprio da coloro i quali ti (ci) hanno messo in queste condizioni, farsi capire di certo non passa da un attacco oggigiorno ma più semplicemente dall'estenuante dimostrazione di merito, di fatti concreti e di presenza.

Se anche tu sei così distaccata dalla CGIL perchè presentarti così e non come una normale sindacalista che lotta tutti i giorni con i suoi colleghi? così come hai fatto adesso con me.. forse sarebbe stato di maggior impatto, forse parlare da lavoratrice dipendente piuttosto che focalizzare su certi punti, quelli sindacali intendo, sarebbe più incisivo ed efficace, vivere la quotidianità e cercare un risveglio da un assopimento per me significa anche questo,
significa provarci e poco importa se vengo preso a parolacce ed insulti o epiteti di ogni genere e sorta.

tutti i giorni trovo qualcuno che si lamenta e non protesta ma poi quando gli si fa notare che la colpa è sua vengo tacciato di essere un demagogo, uno sporco comunista (come fosse un offesa, dico grazie) un populista, tutte parole utilizzate oltretutto senza conoscenza del significato, quindi oltremodo "spuntate" se vogliono essere delle armi rivoltemi contro.

scusa se insisto ma ribadisco cercando di sintetizzare in una domanda il concetto.

Perchè sfogarsi pubblicamente se poi la cosa non deve produrre risultati positivi?


davvero grazie per il tuo dialogo veramente aperto ed interessato.

Carlo

6 set 2010

Lettera delle Mamme H al ministro Carfagna


- Dalle Mamme H al ministro Carfagna -


Gentilissima Ministro Carfagna, siamo il Gruppo Mamme H, mamme con figli disabili dove H sta ad handicap e a 24 h al dì, abbiamo letto l’intervista esclusiva da lei rilasciata al giornalista Massimo Pandolfi del Resto del Carlino.

Le sue parole al termine dell’intervista (“Ho un cruccio che è insieme un desiderio: vorrei tanto migliorare le condizioni dei disabili: con le loro famiglie, vivono spesso situazioni non facili, per non dire drammatiche. Sono certa che riusciremo a fare qualcosa per aiutarli”), hanno fatto sorgere spontanea una domanda :

Se Lei Ministro vuole migliorare le condizioni di vita delle persone con disabilità, perché non ha risposto alla lettera raccomandata da una mamma del gruppo, presidente di una associazione che si occupa di sostegno alle famiglie con figli disabili inviata ad Aprile 2010 e sostenuta dal fax inviato dalla redazione del portale DISABILI.COM con molte adesioni alle richieste presentate atte a migliorare la vita delle donne e madri che hanno figli con gravissime disabilità e che necessitano di macchinari per il sostegno vitale?

Signor Ministro in quella lettera veniva espressamente chiesto un incontro per informarla delle difficoltà del vivere quotidiano che queste famiglie affrontano, della loro solitudine, carenza di assistenza e sostegno economico oltre che di diritti negati. Per questi motivi era stato richiesto il suo interessamento come Ministro alle Pari Opportunità, opportunità che noi Mamme H non abbiamo.

Speriamo che questa volta la nostra lettera trovi più attenzione a dimostrazione anche della validità della sua affermazione e che l’incontro richiesto posso trovare accoglimento come Gruppo Mamme H. Siamo tante, siamo stanche, ma anche determinate. In attesa di Sua cortese e sollecita risposta porgiamo cordiali saluti.

Marina Cometto
per il Gruppo Mamme H

(5 settembre 2010)

25 lug 2010

Denuncia contro Brunetta e lettera pubblica.


Caro Ministro Brunetta,
in tanti ironicamente la sfottono con foto, battute , video , scherzando e dicendo che lei e' un fannullone che fa la caccia alle streghe contro i fannulloni della Pubblica Amministrazione.
Io a differenza di tutti coloro che fanno ironia per dire le cose come stanno, ho la faccia tosta di dire le cose in faccia e non solo a parole.
Ho il brutto vizio di scrivere tutto cio' che dico per non avere un domani una critica da chiunque su cosa dico e su cosa faccio.
Francesco Carbone a differenza di tutti i politici di questo paese "Civile e Democratico", tutto cio' che dice fa'.

Quindi per essere coerente sul mio pensiero nei suoi confronti , l'ho voluto mettere per iscritto e scrivendo scrivendo , mi sono accorto che la parola "Fannullone" nel suo caso e' sinonimo di "Omissione" e siccome adoro il Codice Penale e la Costituzione,
l'ho denunciata per Omissione di Atti D'Ufficio.


Non so se lei lo sappia che l'ho denunciata per Omissioni di Atti D'ufficio sia a lei che l'Ispettorato della Pubblica Funzione, in quanto in Italia certi Magistrati hanno il brutto vizio di distogliere dall'azione penale personaggi illustri o facenti parte della casta o logge massoniche.
Lei sapra' benissimo che certi Magistrati andando a infrangere all'art 112 della Costituzione facendo molti reati penali,
insabbiano tali denunce con il mod 45 classificando tutte le denunce contro personaggi illustri o della casta o logge massoniche, come Fatti Non Contenenti Reato, cosi che la denuncia viene autoarchiviata, non viene fatta visionare al Gip , non vengono fatte indagini e non si avvisa chi ha sporto denuncia pur richiedendo tale avviso in base all'art 408 cpp.
Sicuro che il passaparola che i miei amici metteranno in moto fara' si che questa mia lettera aperta diventi di dominio pubblico e quindi sara' letta anche da lei, la prego di rispondermi visto che questa e' la terza volta che le scrivo.
Solo per educazione e non per dovere.
Almeno dimostra di essere educato.
Visto che mi sento un gran signore a confronto di tutti i politici Italiani, voglio fare il signore anche con lei anche se tutti i politici in Italia da me non meritano niente.
Facciamo finta che quella denuncia e' un preavviso di licenziamento e a tal proposito le do un opportunita'.
L'opportunita' di fare il suo lavoro, cioe' inviare gli ispettori della pubblica funzione presso la Procura di Verona, Ispettorato del Lavoro di Verona, e usll 20 di Verona e verificare l'operato di tali "pubblici impiegati",
se non ce la fa da solo si faccia aiutare dai suoi colleghi , il Ministro Alfano e il Ministro Sacconi, Visto che anche loro sono stati denunciati da me per non aver inviato gli ispettori sia in Procura (Ministro Alfano) e sia all'usll 20 e all'ispettorato del lavoro (Ministro sacconi).
Se mi dimostrate che sapete fare il lavoro per il quale siete pagati da noi cittadini,
inviando gli ispettori, sequestrando tutte le pratiche e denunciando d'ufficio tutte le irregolarita' riscontrate e facendomi avere un processo con l'avvio delle indagini di tutte le denunce che ho fatto fino a ora,
saro' clemente con voi e pubblicamente prometto che ritirero' la denuncia querela.
Nel caso in cui voi vi ostinate a fare i vostri porci comodi in quanto sicuri che non sara' mai avviata un'indagine nei vostri confronti, sara' mia premura andare a controllare la posizione della denuncia in questione e se sara' messa a mod 45, Il magistrato che ha la mia denuncia in mano sara' denunciato per come ho gia' denunciato i procuratori capo Papalia e Schinaia.
Sicuro che lei in qualsiasi modo leggera' questa mia lettera aperta e pubblica, la invito a fare il suo lavoro.
Cordialmente Francesco Carbone.

15 lug 2010

Lettera aperta a Debora Serracchiani | Pasquale Videtta PUGLIAmo l'Italia




Onorevole Debora Serracchiani,
sono Pasquale Videtta, gestisco la pagina PUGLIAmo l'Italia: Nichi Vendola candidato premier 2013 su Facebook che conta 27.000 iscritti.

Le scrivo in merito alle sue dichiarazioni riportate da Affaritaliani.it, secondo cui le avrebbe detto di "pensare ai moderati" e "guardare ai centristi... senza dimenticare quelli di sinistra".

Pur rispettando le sue opinioni, sia io che gli iscritti alla pagina in questione, siamo rimasti abbastanza, anzi molto, delusi dalle Sue dichiarazioni, in quanto riteniamo che il PD stia guardando fin troppo alla parte moderata e al centrismo, dimenticandosi proprio di quegli elettori che si riconoscono nei valori della sinistra (senza che siano necessariamente comunisti). Guardare ai centristi o a coloro fin troppo moderati, significa rinnegare ideali politici che il PD aveva promesso di rispettare. Le ricordo che Bersani, sia prima che dopo le primarie, aveva parlato di un Partito Democratico con visioni socialdemocratiche. Tanti, troppi ideali e valori distinguono gli ideali di sinistra, con quelli centristi. Il centrismo rappresenta il conservatorismo. La sinistra dovrebbe (il condizionale è d'obbligo a causa della situazione in cui la sinistra si ritrova) rappresentare il progressismo. Lei ha dichiarato di essere favorevole ai matrimoni gay e alle adozioni da parte dei gay (si è dimostrata molto più progressista del Suo attuale segretario Pierluigi Bersani che invece ha detto che "bisogna trovare forme di convivenza alternative al matrimonio"): ebbene, io allora Le pongo una domanda: secondo Lei, un partito come l'UDC, da sempre scudiero delle teorie del Vaticano, o l'Api di Rutelli, sarebbero disponibili a trasformare i loro ideali o solo a discutere di queste proposte? Sinceramente ne dubito. Non possiamo guardare a quelle forze politiche contrarie all'acqua pubblica, ai diritti delle coppie di fatto, favorevoli al Nucleare, contrari alla laicità dello Stato. Le ricordo, che secondo un sondaggio IPSOS, il PD viene già visto come un partito conservatore, e anche Ignazio Marino ha dichiarato la stessa cosa. Noi non dobbiamo essere la fotocopia di questo Governo; noi dobbiamo essere l'Alternativa a questo Governo altrimenti la gente voterà la "bella" (si fa per dire) copia. Il PD non ha ancora un'idea chiara, un programma chiaro, se non quello astruso veltronianfranceschiniano del "sì ma anche". Il PD deve recuperare l'anima di sinistra, non quella moderata. Deve rafforzare l'alleanza con l'Italia dei Valori e recuperare obbligatoriamente quelle con Sinistra Ecologia Libertà, Verdi, Federazione della Sinistra. Bisogna distaccarsi dal partito di Cuffaro. Il PD non deve cercare di essere il partito di tutti, ottenendo alla fine di essere il partito di nessuno. Deve cercare di essere il partito di qualcuno, prendendo posizioni chiare e nette.

In attesa di Sue risposte, Le porgo cordiali saluti

Pasquale Videtta

30 giu 2010

Lettera (che non verrà mai pubblicata) al Direttore di Repubblica




Caro Direttore

Chi ti scrive è un collega (se un free lance può essere definito tale) stanco di un paese che diventa sempre meno normale.
Ho sempre vissuto con l'idea che il giornalismo fosse una missione alta.
Un servizio per la gente, da vivere e scrivere come un dono, senza volerne nulla in cambio.
Quando gli obiettivi sono cosi utopici, di conseguenza alti diventano i "poteri forti" con cui ti scontri.
Lì cominciano le vie crucis tra comandi dei Carabinieri e Questure per "declinare le generalità". Le telefonate alle 8 di mattina di solerti funzionari delle forze dell'ordine che ti avvertono di querele in arrivo. Le lettere a casa, con tanto di marchio dell'Arma, che ti "intimano" di presentarti urgentemente al "più vicino comando".
Poi le notifiche nel quale si evince che il Pm per "la complessità della vicenda giudiziaria" chiede altri sei mesi di proroga per le indagini preliminari.
Poi il Giudice che rimanda tutto per appurare il caso.
E il tempo passa.
Tutto questo perché hai scritto un pezzo in cui venivano riportate le dichiarazione di un mafioso, collaboratore di giustizia, che declinava, con dovizia di particolari, le presunte attività illecite del Senatore Cuffaro e della sua famiglia in terra di Sicilia.
Di mafia non si deve parlare, me che meno se sei nato nello stesso comune del senatore e non l' hai mai baciato.
La cosa inquietante è la certezza che non finirà mai, che dopo questa querela ne arriveranno altre. Perchè "Loro" sono potenti e tu no. Perché "loro" hanno i mezzi e tu puoi contare solo su un pugno di amici e sul tuo avvocato (con la speranza che non ti presenti mai la parcella). Perché i condannati per mafia siedono in Parlamento e chi li denuncia passa il suo tempo tra Caserme e Questure. Con i volti di chi sta intorno che cominciano ad assumere espressioni dal significato chiaro: "Chi te lo fa fare?". Sinceramente non lo so... amo la mia gente, amo la mia dignità, amo l'Articolo 21, voglio un mondo diverso, non mi arrendo.. Ma oggi sono solo stanco.

Gaetano Alessi Ad Est

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http://gaetanoalessi.blogspot.com/
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1 ott 2009

CONDIVIDI LA CONOSCENZA: L'Opposizione assente salva lo scudo fiscale.

http://news.illecito.com/ -
51 esponenti del Pd, 2 dell’Idv, 6 dell’Udc, ovvero i tre partiti di opposizione.
CONDIVIDI LA CONOSCENZA VI PROPONE IN ESCLUSIVA L'ELENCO DI TUTTI I RAPPRESENTANTI DELL'OPPOSIZIONE ASSENTI

Ieri la Camera dei Deputati ha votato sulla pregiudiziale di incostituzionalità dell'Italia dei Valori contro lo scudo fiscale tremontiano, che permetterà alla criminalità di far rietrare in Italia con la garanzia dell'anonimato e pagando una multa pari al 5%.

Assenti alle votazioni 51 esponenti del, 2 dell'Italia devi Valori e 6 dell'Udc. Negli assenti anche i due candidati alla segreteria del Pd,Franceschini e Bersani.
La votazione avrebbe affossato il decreto contenente lo Scudo Fiscale, che verrà quasi certamente apporre la firma di Napolitano.


CONDIVIDI LA CONOSCENZA VI PROPONE IN ESCLUSIVA L'ELENCO DI TUTTI I RAPPRESENTANTI DELL'OPPOSIZIONE ASSENTI

51 esponenti del PD

  1. Argentin

  2. Bersani

  3. Boccuzzi

  4. Boffa

  5. Bucchino

  6. Calearo Ciman

  7. Calgaro

  8. Capodicasa

  9. Carra Enzo

  10. Ceccuzzi

  11. Cesario

  12. Codurelli

  13. D’Alema

  14. Damiano

  15. D’Antoni

  16. De Micheli

  17. Esposito

  18. Fiano

  19. Fioroni

  20. Franceschini

  21. Gaglione

  22. Garofani

  23. Giacomelli

  24. Gozi

  25. La Forgia

  26. Levi

  27. Lolli

  28. Losacco

  29. Maran

  30. Marchignoli

  31. Martino Pierdomenico

  32. Meta

  33. Mogherini Rebesani

  34. Mosella

  35. Picierno

  36. Pistelli

  37. Pollastrini

  38. Pompili

  39. Porta

  40. Portas

  41. Realacci

  42. Rosato

  43. Sani

  44. Servodio

  45. Tenaglia

  46. Turco Livia

  47. Vaccaro

  48. Vassallo

  49. Vernetti

  50. Villecco Calipari

  51. Zampa


6 esponenti del UDC

  1. Cesa

  2. Ciccanti

  3. Drago

  4. Galletti

  5. Mannino

  6. Pisacane


2 esponenti del IDV

  1. Barbato

  2. Cimadoro

E' l'opposizione che fa il governo porco


300 MILIARDI DI EURO torneranno in Italia protetti dallo scudo fiscale di Tremorti. Lo Stato incasserà il 5% per il condono. Soldi di cui non si sa nulla, con tutta probabilità mai tassati. Di chi sono questi capitali? Conoscete qualche operaio, impiegato, elettricista, meccanico, parrucchiere con decine di milioni in qualche paradiso fiscale? Insomma, conoscete qualche LAVORATORE che godrà dello scudo di Tremorti? Chi paga le tasse al 15/27/35/50% ha diritto di sapere nomi e cognomi degli esportatori di capitali e le origini del malloppo. Vogliamo la lista pubblicata sui giornali per legge, altro che impunità e anonimato.
Tremorti ha affermato: "Non credo che la criminalità si servirà di questo strumento. I capitali criminali o sono in Italia perfettamente sbiancati o continueranno la loro attività all'estero". NON CREDO? Un ministro dell'Economia che non crede che su 300 miliardi vi siano capitali mafiosi, di bancarottieri, di evasori totali, frutto del riciclaggio, denaro sporco? Ma chi crede di prendere per il culo? Questo condono di Stato è, fino a prova contraria, un condono alle mafie.
Franceschini Boccon del Prete ha detto in Parlamento che lo scudo fiscale è: "uno schiaffo in faccia a tutti gli italiani che pagano onestamente le tasse". Dalle parole ai fatti. La cosiddetta opposizione, su proposta dell'Italia dei Valori, ha chiesto il voto alla Camera per l'incostituzionalità dello scudo fiscale. Se i 280 deputati di PD, IDV e UDC fossero stati presenti lo Scudo Tremorti sarebbe stato bocciato. Ma erano al bar, al ristorante, forse ad Arcore per pubblicare un libro con Mondadori o farsi intervistare in prima serata su Canale 5. Forse a puttane con Testa d'Asfalto. Forse in gita con Tarantini. Ovunque, ma non in aula. 59 deputati del PDmenoelle non c'erano, insieme a otto dell'UDC e due dell'IDV. Del PDmenoelle erano assenti i due campioni delle Primarie Franceschini e Bersani, insieme a D'Alema, il miglior amico dello psiconano. Questa è la "durissima opposizione". Con questi figuranti, sodali e complici lo psiconano durerà anche dopo la sua imbalsamazione. E' l'opposizione che fa il governo porco. Loro non si arrenderanno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

Beppe Grillo

29 set 2009

PREGIUDICATI IN PARLAMENTO : ECCO LA LISTA COMPLETA (partito per partito)

La lista della XIV Legislatura (non completamente aggiornata sul cambio dei nomi dei partiti , ma i nomi noti sono gli stessi. Nell'elenco appaiono anche partiti non più in parlamento ma credo sia giusto mensionarli , visto lo sono stati per anni fino alle ultime elezioni):

La lista comprende 25 tra ex-deputati ed ex-senatori. Di essi, c'erano facenti parte di Forza Italia (14), Lega Nord (3), UDC (2), DS (1), La Margherita (1), PRI (1), Socialisti Uniti per l'Europa (1), Union Valdôtaine (1), DC per le Autonomie (1). A questi, è stato aggiunto in un secondo momento un ex-deputato di Forza Italia (Rocco Salini), poi confluito nel gruppo misto. Complessivamente, per la Casa delle Libertà, i condannati ammontavano a 22, per l'Ulivo a 2, e per i restanti gruppi, se ne rilevò uno solo.


Casa delle Libertà

(ex) Forza Italia

* Massimo Maria Berruti - Deputato: 8 mesi definitivi per favoreggiamento nel processo sulle tangenti della Fininvest alla Guardia di Finanza (rilasciate dal Manager della Fininvest, Salvatore Sciascia), per aver tentato di depistare le indagini cercando di impedire ai finanzieri arrestati di rilasciare al giudice la propria testimonianza sul caso.
* Alfredo Biondi - Deputato ed ex Vicepresidente della Camera dei Deputati (nelle Legislature X, XI, XIII, XIV): 2 mesi patteggiati per evasione fiscale a Genova.

N.B. La sentenza di condanna è stata revocata in data 28 settembre 2001 per intervenuta abrogazione del reato.

* Gianpiero Cantoni - Senatore, ex presidente della BNL: 2 anni e 800 milioni di lire patteggiati per corruzione e bancarotta fraudolenta.
* Marcello dell'Utri - Senatore: 6 mesi patteggiati per false fatture e falso in bilancio. 2 anni definitivi per false fatture e frode fiscale commessi a Torino nell'ambito della gestione di Publitalia.
* Antonio Del Pennino - Senatore: 2 mesi e 20 giorni patteggiati per finanziamento illecito nell'ambito dello scandalo Enimont. 1 anno, 8 mesi e 20 giorni patteggiati per finanziamento illecito della metropolitana milanese.
* Walter De Rigo - Senatore: 1 anno e 4 mesi patteggiati per truffa ai danni del Ministero del Lavoro e della CEE per falsi corsi di qualificazione professionale per la sua azienda.
* Gianstefano Frigerio - Deputato: 3 anni e 9 mesi per corruzione per le tangenti delle discariche milanesi. 2 anni e 11 mesi per concussione, corruzione, ricettazione e finanziamento illecito in Tangentopoli.
* Giorgio Galvagno - Deputato ed ex-Sindaco di Asti: 6 mesi e 26 giorni patteggiati per inquinamento delle falde acquifere, abuso e omissione di atti ufficio, falso ideologico, delitti colposi contro la salute pubblica e omessa denuncia dei responsabili della Tangentopoli astigiana nello scandalo della discarica di Vallemanina e Valleandona.
* Lino Jannuzzi - Senatore: 2 anni e 4 mesi per vari casi di diffamazione.

N.B. Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha successivamente graziato Jannuzzi in data 16 febbraio 2005.

* Rocco Salini - Senatore ed ex-presidente della commissione del Senato sull'uranio impoverito: 1 anno e 4 mesi di reclusione per falso ideologico e abuso d'ufficio, in seno alla giunta di Teramo (inquisita per uso scorretto di 450 miliardi di € di fondi europei), della quale Salini fu l'unico condannato definitivo.
* Vittorio Sgarbi - Deputato: 6 mesi e 10 giorni definitivi per falso e truffa aggravata e continuata ai danni del Ministero dei Beni culturali per produzione di documenti falsi e assenteismo mentre era dipendente del Ministero dei Beni culturali del Veneto. Oltre 1000 € di multa per diffamazione aggravata sulle indagini del pool antimafia di Palermo.
* Egidio Sterpa - Deputato: condannato a 6 mesi definitivi nell'ambito dello scandalo dei fondi neri dell'Enimont.
* Antonio Tomassini - Senatore, ex-medico chirurgo e responsabile Sanità di Forza Italia: 3 anni definitivi per falso in certificazione per aver alterato la sua cartella clinica, riguardo un intervento di parto da lui attuato in cui la bambina partorita subì gravi lesioni cerebrali.
* Alfredo Vito - Deputato: 2 anni patteggiati e 5 miliardi di lire restituiti per 22 episodi di corruzione a Napoli.

UDC

* Vito Bonsignore - Eurodeputato: 2 anni definitivi per tentata corruzione per l'appalto dell'ospedale di Asti.
* Calogero Sodano - Senatore ed ex-Sindaco di Agrigento: 1 anno e 6 mesi definitivi per abuso d’ufficio finalizzato a favorire i costruttori abusivi in cambio di favori elettorali.

Lega Nord

* Mario Borghezio - Eurodeputato: 750 mila lire di ammenda per aver trattenuto per un braccio un ragazzino marocchino di 12 anni. 2 mesi e 20 giorni definitivi in incendio aggravato da "finalità di discriminazione" per aver dato fuoco ai pagliericci di alcuni immigrati extracomunitari che dormivano sotto un ponte del fiume Dora a Torino.
* Umberto Bossi - Eurodeputato e Segretario di Partito: 8 mesi definitivi nell'ambito dello scandalo Enimont. 1 anno definitivo dalla Cassazione per affermazioni verbali di istigazione a delinquere in occasione di due comizi della Lega Nord a Bergamo, in cui si incitavano i militanti leghisti a "cacciare i fascisti dal Nord anche con la violenza". Due condanne definitive per altrettante compiute affermazioni verbali di vilipendio alla bandiera italiana, la prima ad 1 anno e 4 mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena, la seconda a una multa di 3 mila € (essendo nel frattempo intervenuta modifica in punto pena del reato all'inizio del 2006 ad opera del III Governo Berlusconi).
* Roberto Maroni - Deputato e Ministro dell'Interno: 4 mesi e 20 giorni per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale durante la perquisizione della polizia nella sede leghista di via Bellerio a Milano, per aver morsicato la gamba dell'ufficiale di polizia, dopo la caduta in terra.[

DC per le Autonomie

* Paolo Cirino Pomicino - Eurodeputato ed ex-UDEUR: 1 anno e 8 mesi definitivi per finanziamento illecito nell'ambito dello scandalo Enimont. 2 mesi patteggiati per corruzione nell'ambito dello scandalo dei fondi neri dell'Eni.

PRI

* Giorgio La Malfa - Deputato ed ex-Ministro per le Politiche Comunitarie (a partire dal 22 aprile 2005): 6 mesi e 20 giorni nell'ambito dello scandalo dei fondi neri dell'Enimont.

Socialisti Uniti per l'Europa

* Gianni De Michelis - Eurodeputato e Segretario di Partito: 2 anni e 6 mesi patteggiati per corruzione nell'ambito delle tangenti autostradali del Veneto. 6 mesi patteggiati nell'ambito dello scandalo Enimont.

(ex) L'Ulivo

La Margherita

* Enzo Carra - Deputato: 1 anno e 4 mesi definitivi per false dichiarazioni al PM su tangente Enimont.

Altri

Union Valdôtaine

* Augusto Rollandin - Senatore: complessivi 16 mesi e interdizione dai pubblici uffici per abuso d’ufficio per favoreggiamenti in appalti.

XV Legislatura

L'iniziativa Parlamento pulito è continuata anche dopo le elezioni politiche del 2006, interessandosi così anche ai parlamentari neoeletti e rieletti di tutti gli schieramenti. Ne risultano 25 condannati definitivi (compresi quelli che hanno patteggiato la pena), di cui 21 eletti nella Casa delle Libertà e 4 eletti ne L'Unione.

Casa delle Libertà

Forza Italia

* Massimo Maria Berruti: favoreggiamento.
* Alfredo Biondi: evasione fiscale (reato poi depenalizzato).
* Gianpiero Cantoni: patteggiamento per corruzione e bancarotta fraudolenta.
* Marcello Dell'Utri: false fatture, falso in bilancio e frode fiscale.
* Lino Jannuzzi: diffamazione aggravata.
* Giorgio La Malfa: finanziamento illecito.
* Giovanni Mauro - Senatore: definitiva condanna per diffamazione aggravata.
* Cesare Previti - Deputato: 6 anni definitivi per corruzione del giudice Vittorio Metta nel processo sulla contesa della Mondadori tra Silvio Berlusconi e l'ingegnere Carlo De Benedetti, al fine di concedere la proprietà esclusiva della casa editrice alla Fininvest. Si è dimesso dalla carica di deputato il 31 luglio 2007.

N.B. Il 29 luglio 2006, con l'approvazione della legge sull'indulto, Cesare Previti è stato riabilitato.

* Egidio Sterpa: finanziamento illecito.
* Antonio Tomassini: falso in atto pubblico.
* Alfredo Vito: corruzione.

Alleanza Nazionale

* Marcello De Angelis - Senatore: 6 anni definitivi per banda armata e associazione sovversiva per aver partecipato all'organizzazione terroristica di estrema destra Terza Posizione.
* Domenico Nania - Senatore: 7 mesi definitivi per lesioni volontarie personali all'età di 18 anni nell'ambito di scontri fisici avvenuti tra studenti di destra e di sinistra.

UDC

* Vito Bonsignore: tentata corruzione.
* Aldo Patriciello - Eurodeputato: definitiva condanna per finanziamento illecito.

Lega Nord

* Mario Borghezio: violenza privata su minore e incendio aggravato.
* Umberto Bossi: finanziamento illecito, istigazione a delinquere e vilipendio alla bandiera italiana.
* Roberto Maroni: resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

DC per le Autonomie

* Paolo Cirino Pomicino: corruzione e finanziamento illecito.
* Antonio Del Pennino: finanziamento illecito.

Nuovo PSI

* Gianni De Michelis: corruzione e finanziamento illecito.

L'Unione

La Margherita (poi confluiti nel Partito Democratico)

* Enzo Carra: falsa testimonianza.

Partito della Rifondazione Comunista

* Daniele Farina - Deputato e fondatore e leader storico del centro sociale milanese di Leoncavallo: 1 anno e 6 mesi complessivi per fabbricazione, detenzione e porto abusivo di ordigni esplosivi e resistenza a pubblico ufficiale, durante la manifestazione antifascista dei collettivi universitari e durante gli scontri davanti alla centrale nucleare di Montalto di Castro (reati poi sottoposti ad amnistia). 10 mesi per lesioni personali gravi durante gli scontri tra i servizi d’ordine sindacale e i servizi d'ordine di Leoncavallo. Definitiva condanna per inosservanza degli ordini delle autorità, dovuta al mancato rispetto delle ordinanze del Sindaco di Milano Marco Formentini sui concerti a Leoncavallo.

Rosa nel Pugno

* Sergio D'Elia - Deputato: 25 anni definitivi per banda armata e concorso morale in omicidio, per aver concorso all'organizzazione terroristica di estrema sinistra Prima Linea, nella quale il gruppo armato di D'Elia uccise l'agente Fausto Dionisi. Nel 2000 D’Elia è stato però riabilitato con sentenza del Tribunale di Roma, con parere favorevole dello stesso procuratore generale.

XVI Legislatura

L'iniziativa è continuata anche dopo le elezioni politiche del 2008, interessandosi così anche ai parlamentari neoeletti e rieletti di tutti i partiti, per la prima volta presenti in Parlamento senza essere riuniti in raggruppamenti politici o parlamentari. Ne risultano 18 condannati definitivi (compresi quelli che hanno patteggiato la pena), di cui 16 di centrodestra e 2 di centrosinistra, per la prima volta in diminuzione dall'inizio di Parlamento pulito.

Partiti di Centro-destra

Il Popolo della Libertà
* Massimo Maria Berruti: 8 mesi definitivi per favoreggiamento nel processo tangenti Guardia di Finanza.
* Vito Bonsignore: 2 anni definitivi per tentata corruzione appalto ospedale Asti.
* Gianpiero Cantoni: patteggiamento per corruzione e bancarotta fraudolenta.
* Giuseppe Ciarrapico - Senatore: 623.500 lire di ammenda per ripetuto sfruttamento di lavoro minorile. 3 anni per ricettazione fallimentare nell'ambito del crack di 70 miliardi della società che controllava la «Casina Valadier». 4 anni e 6 mesi per bancarotta fraudolenta nell'ambito del crack del Banco Ambrosiano. 1 anno e 8 mesi per truffa pluriaggravata a danno di Inps, Inail e Inam per non aver registrato nei rispettivi libri paga i salari dei dipendenti delle società. 1 anno (con rito abbreviato) per falso in bilancio e truffa nell'ambito dello scandalo Safim Leasing-Italsanità, in cui la Safim Factor cedette a Ciarrapico vari miliardi di lire ricavati con falsi crediti dopo aver affittato suoi immobili in Italsanità.
* Marcello De Angelis: banda armata e associazione sovversiva.
* Marcello Dell'Utri: false fatture, falso in bilancio e frode fiscale.
* Renato Farina - Deputato: 6 mesi (patteggiati) per favoreggiamento nel rapimento dell'ex-imam di Milano Abu Omar.
* Giorgio La Malfa: condanna definitiva a 6 mesi e 20 giorni per finanziamento illecito Enimont.
* Domenico Nania: lesioni personali.
* Giulio Camber: millantato credito.
* Salvatore Sciascia - Senatore ed ex-Manager della Fininvest: 2 anni e 6 mesi per corruzione di ufficiali e sottoufficiali della Guardia di Finanza, allo scopo di alleggerire le verifiche fiscali della Fininvest.
* Antonio Tomassini: Condannato in via definitiva dalla Cassazione a 3 anni per falso.

Lega Nord
* Mario Borghezio: violenza privata su minore e incendio aggravato.
* Umberto Bossi: finanziamento illecito, istigazione a delinquere e vilipendio alla bandiera italiana.
* Roberto Maroni: resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

Partiti di centro

UDC

* Giuseppe Naro - Deputato: 6 mesi definitivi per abuso d’ufficio volto a utilizzare il denaro pubblico per pagarsi 462 ingrandimenti fotografici al prezzo complessivo di 800 milioni di lire.
* Giuseppe Drago - Deputato: 3 anni definitivi per peculato, essendosi appropriato, senza fare rendiconti, dei fondi riservati della Presidenza della Regione Siciliana, quando ricopriva tale carica. A seguito della pena accessoria dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici decade dalla carica di deputato.

Partiti di Centro-sinistra

Partito Democratico

* Enzo Carra: falsa testimonianza.
* Antonino Papania - Deputato ed ex-Assessore al Lavoro in Regione Siciliana: 2 anni, 20 mesi e 20 giorni patteggiati per abuso d'ufficio volto alla compravendita di posti di lavoro per ex-detenuti disoccupati, per conto di alcuni esponenti del sindacato Failea.

12 set 2009

Appello del MovEm09 - Movimento Emergenza Cultura Spettacolo Lavoro.



MovEm09: Movimento Emergenza Cultura Spettacolo Lavoro

I tagli, l'appiattimento culturale, l'emarginazione, la repressione limitano le nostre libertà e sono spesso non documentate dai giornali asserviti al Governo; con questa impresa "geniale" di cancellazione delle nostre capacità creative e dei nostri mestieri, il Governo riesce ad ipnotizzare l'opinione pubblica.

Ascoltateci
Le politiche del governo italiano nel campo della conoscenza sono sempre più orientate verso la privatizzazione dei saperi e la mercificazione della cultura. Il mondo della creatività e della produzione culturale e artistica: Cinema, Teatro, Musica, Danza, Arti Visive, Letteratura e Televisione è direttamente colpito non solo dai tagli economici ma anche dalla mancanza di leggi di sistema. Noi esigiamo leggi che siano garanzia di autonomia, libertà artistica e di espressione, di pluralismo produttivo e culturale che garantiscano reali tutele e diritti per i lavoratori del settore; leggi che riconoscano senza se e senza ma la funzione della trasmissione culturale e il valore della creatività in una società come quella italiana.

Noi chiediamo alla stampa di tutto il mondo presente a Venezia di farsi portavoce della nostra battaglia di libertà e di civiltà, contro tutti i processi di dispersione di professioni difficilmente riproducibili, contro la banalizzazione e l'involgarimento dei valori che sono in corso nel nostro Paese.

L'investimento pubblico in cultura è essenziale: è arcinoto che l'Italia è agli ultimi posti tra i Paesi Europei con meno dello 0,3 del PIL. È importante sapere che se la Gran Bretagna investe per il cinema 277 milioni di sterline e la Francia ha elevato il proprio sostegno all'industria audiovisiva a 513 milioni e 620 mila euro, l'Italia ha destinato quest'anno all'attività cinematografica soltanto 69 milioni di euro.

Non è retorica ricordare che gran parte dei 250.000 lavoratori dello spettacolo sono già occasionali, privi di tutele e diritti, e quindi invisibili.

Non è retorica asserire che un Paese privato di cultura, ricerca, conoscenza e arte è un Paese senza futuro.

Gli autori di cinema, di teatro e di televisione,
gli attori, i musicisti, i danzatori, gli scrittori, gli agenti,
i critici e giornalisti cinematografici, tutti i lavoratori dello spettacolo,
dell'arte visiva, della cultura, della ricerca e dell'informazione


Aderiscono
AFIC - Ass. Festival Italiani Cinematografici / AIAM - Ass. Italiana Attività Musicali / AIARSE - Ass. Aiuto Registi e Segretarai d'Edizione / AIC - Ass. Italiana Direttori della fotografia / AITS - Ass. Italiana Tecnici del Suono / AMC - Ass. Montatori Cinematografici / ANAC - Ass. Nazionale Autori Cinematografici / ANART - Ass. Nazionale Autori Radiotelevisivi e Teatrali / ApTI - Ass. per il Teatro Italiano / ART - Ass. Registi della fiction televisiva / ARTICOLO 21- Associazione giornalisti / ARTISTI RIUNITI / ASC - Ass. Scenografi Costumisti / ASS. DOC/IT - Documentaristi italiani / ASS. TRUCCATORI E PARRUCCHIERI / ASST - Ass. Sindacale Scrittori di Teatro / CENTOAUTORI - Associazione cinematografica / CIRCOLO GIANNI BOSIO / CLB FUORI ONDA - Ass. Tecnici televisivi / CORE - Associazione danza-tori / CSC - studenti Centro Sperimentale di Cinematografia / Federazione CEMAT - Ente di promozione musicale / FIDAC - Federazione Italiana Associazioni Cineaudiovisivo / LABORATORI PERMANENTI / LARA - Associazione di agenti / METATEATRO / MUSICARTICOLO 9 / Nuova Consonanza - Orchestra Regionale di Roma e del Lazio / OSSERVATORIO DELLA RICERCA / REV - Rete veneta arti performative / RITMO - Rete Italiana Musicisti Organizzati / SACT - Scrittori Associati Cinema Televisione / SAI - Sindacato Attori Italiani / SIAD - Soc. Italiana Autori Drammatici / SIAM - Sindacato Italiana Artisti Musica / SNCCI - Sindacato Nazionale Critici Cinematografici / SNGCI - Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici / SNS - Sindacato Nazionale Scrittori / TAVOLO NAZIONALE DELLA DANZA / UFFICIO SINDACALE TROUPE SLC-CGIL / ZEROPUNTOTRE - Associazione teatrale


Si ringrazia, MovEm09 - Movimento Emergenza Cultura Spettacolo Lavoro.

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Diffondete.

Fonte: RB Casting

7 set 2009

Scontri fra precari e polizia - Mostra del cinema -



Fonte: Informare per Resistere - (facebook)

Tratto da Blob del 3/9/2009
4/9/2009
Momenti di tensione e scontri ieri pomeriggio davanti all'Hotel Des Bains, al Lido, tra la polizia e i partecipanti a Global Beach. Quattro dimostranti sono rimasti contusi: uno di loro, disabile, è stato medicato al Pronto soccorso a causa di un colpo di manganello ricevuto alla testa.
Era stata annunciata una protesta pacifica, una «street parade» contro i tagli al Fondo unico per lo spettacolo e contro il precariato culturale. Il corteo è partito dalla sede di Global Beach, a San Nicolò, poco dopo le 16 e doveva raggiungere la sede della Mostra, fermandosi poco prima dell'inizio dei cantieri. I manifestanti hanno effettuato poi un lungo sit-in davanti alla rotonda del Blue Moon. Tutto sembrava tranquillo e il corteo aveva ripreso a muoversi verso Lungomare Marconi. Poi l'imprevisto: i dimostranti hanno deciso di entrare all'Hotel Des Bains e occupare una stanza, simbolicamente, per illustrare le motivazioni della protesta. Ma la polizia, appena ha visto i giovani avvicinarsi all'ingresso e alla recinzione dell'albergo, ha effettuato una carica. Le biciclette parcheggiate davanti all'albergo sono finite a terra nel parapiglia generale, mentre gli agenti colpivano con il manganello. Il bilancio finale vede un ragazzo finito all'ospedale - subito dimesso, dopo una medicazione - e altri tre feriti. Una ragazza è rimasta contusa alla spalla.
La situazione, dopo alcuni minuti di forte tensione, si è stabilizzata e i manifestanti hanno iniziato a indietreggiare, mentre davanti a Lungomare Marconi la polizia bloccava la strada. Tra i passanti che uscivano dagli stabilimenti balneari c'è stato un fuggi-fuggi generale: la gente era preoccupata di quanto stava accadendo.
Da fonti di polizia si è saputo che è stata sequestrata una catena, mentre un agente risulta contuso. La polizia ha inoltre dichiarato che alcune biciclette sono state lanciate contro gli agenti. La Questura sta inoltre vagliando le posizioni di alcuni dei manifestanti per una eventuale denuncia. Ambienti della Questura fanno sapere che da parte dei manifestanti ci sarebbe stata una «sistematica ricerca dello scontro».
I ragazzi di Global Beach si sono poi diretti con un furgone lungo il Gran Viale, fino ad arrivare al piazzale per poi tornare indietro. «Quest'azione è il simbolo di come in questo Paese esista la repressione culturale: hanno voluto colpirci deliberatamente per bloccare una protesta giusta, che vuole dare dignità a tutti coloro che lavorano all'interno del precariato culturale», hanno dichiarato i manifestanti, attraverso il sound sistem posto sul camion. Oggi si svolgerà a mezzogiorno una conferenza stampa a Global Beach. Le dichiarazioni su quanto è accaduto non si sono fatte attendere. L'assessore comunale alla Cultura Luana Zanella si è detta preoccupata di quanto è accaduto: «Mi sembra che da parte delle forze dell'ordine ci sia stata una gestione dell'ordine pubblico assolutamente inadeguato, sproporzionato. Sono preoccupata per quanto è accaduto. Ci sono due mondi a confronto - ha detto - quello dei privilegiati dei protagonisti che sono in questi giorni alla Mostra e quello dei ragazzi che con difficoltà cercano lavoro nel mondo culturale, una differenza che deve far riflettere». Il consigliere comunale Beppe Caccia ha dichiarato: «E' gravissimo quanto successo al Lido: per la prima volta dal 1968 l'inaugurazione della Mostra del Cinema è stata sporcata dalle violenze ingiustificate delle forze dell'ordine contro una pacifica manifestazione. Ignobile è l'episodio del ferimento alla testa di uno studente universitario disabile»

26 lug 2009

Terremotati e tassati. Sfumano le promesse, in rivolta i sindaci dei centri colpiti



Terremotati e tassati. Sfumano le promesse, in rivolta i sindaci dei centri colpiti



Mentre Berlusconi annuncia case a tempo di record e con frigoriferi pieni, il governo si sta rimangiando una delle tante promesse ai terremotati ossia l'esenzione dalle tasse. Nel silenzio dei media la protesta sta montando. Respinte le richieste dell'opposizione, in barba ai proclami, la beffa delle tasse sta per diventare legge col dl anticirsi".

I sindaci dei Comuni del «cratere» del terremoto sono pronti a scendere in piazza al fianco del sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, riconsegnando per protesta la fascia tricolore. Gli amministratori sono pronti a unirsi all'azione del primo cittadino, il quale nei giorni scorsi aveva criticato alcune misure del Governo, in particolare le modalità di restituzione delle tasse sospese in seguito al sisma del 6 aprile scorso. La volontà è stata espressa in maniera netta nell'assemblea dei sindaci del cratere, coordinata da Cialente. La protesta collettiva scatterà se, come sembra certo, i cittadini saranno costretti a tornare a pagare le tasse dal mese di gennaio e a restituire le somme bloccate in 24 mesi, sempre da gennaio.

Nel 2010 la città dell'Aquila «sborserà 700 milioni di euro di tasse» per effetto del decreto legge anticrisi in discussione alla Camera, sul quale il Governo ha posto la fiducia, dice il sindaco del capoluogo abruzzese, Massimo Cialente. Secondo il quale «i cittadini pagheranno così di tasca propria la costruzione delle case che, nel mese di agosto, Berlusconi verrà personalmente a
coccolare». Anche «nel 2011 - prosegue Cialente - pagheremo un altro bel pezzo di ricostruzione. Nonostante le rassicurazioni e le promesse da parte del Presidente del Consiglio e del governatore Gianni Chiodi - sostiene il sindaco - i cittadini aquilani e dei
Comuni colpiti dal sisma torneranno a pagare le tasse dal 1/o gennaio 2010 e restituiranno, in soli due anni, quanto non
corrisposto in questi terribili mesi».

Si tratta di «una scelta ben diversa rispetto a quanto il nostro Paese ha ritenuto di dover fare in altri casi di sismi devastanti o catastrofi naturali e a quanto lo stesso Governo ha deliberato fino allo scorso novembre per il Molise e la provincia di Foggia».
Cialente afferma che «un comprensorio fantasma, distrutto completamente, per questo Governo e per questa maggioranza
parlamentare, e dunque per l'intera Italia, è tornato nella normalità».

Sulle modalità di rimborso dei tributi da parte dei cittadini dei Comuni colpiti dal terremoto «è emerso un senso di umiliazione - aveva detto ieri Cialente -, quasi di vergogna, nella necessità di spiegare a tutti gli italiani che non è una volontà di non pagare le tasse». Per Cialente si tratta invece di «una difficoltà oggettiva, una vera e propria impossibilità per una comunità che non ha più un'economia». Secondo il sindaco, L'Aquila sta «vivendo ancora la fase della prima emergenza» e, «soprattutto, vede a rischio il proprio futuro».

«Gli italiani - prosegue il primo cittadino del capoluogo abruzzese - hanno imparato a conoscere la nostra dignità e il nostro orgoglio e possono capire quanto ci costi questa battaglia. L'assemblea dei sindaci ha ribadito la volontà di collaborare con tutti, in particolare con la Protezione civile, perchè, come dico sempre, tutti insieme stiamo affrontando una situazione che non ha precedenti». Ma «se non troveremo il modo di lavorare tutti al meglio e di evitare errori come questo sulle tasse, temo - conclude il sindaco - che, tra qualche settimana, la situazione diventerà difficile sotto tutti i punti di vista».

«Anche se il nostro gesto ha il valore della protesta, non faremo azioni di protesta - ha continuato Cialente -, alla nostra gente stiamo chiedendo di stare calmi». Non si tratta di dimissioni, chiarisce il sindaco dell'Aquila, «anche se a volte la voglia di presentarle viene in seguito per la stanchezza e le tante amarezze che vivo quando parlo con persone secondo le quali non è stato fatto nulla». In riferimento alle tasse, il primo cittadino ha detto: «Non meritavamo l'umiliazione di dovere spiegare agli italiani che non dobbiamo pagare le tasse. Dopo il terremoto abbiamo mantenuto la nostra dignità, siamo stati sempre responsabili. Durante il G8 avremmo avuto un'occasione di visibilità irripetibile per far valere le nostre ragioni; invece, abbiamo
accolto in pieno l'appello del presidente Napolitano a non considerare il G8 evento di una coalizione, ma dell'Italia».

« L'Associazione dei Comuni Italiani è vicina al sindaco dell'Aquila Massimo Cialente ed agli amministratori dei Comuni colpiti dal terremoto dell'aprile scorso». È quanto afferma Sergio Chiamparino che ricorda come 'non da oggi i sindaci dei comuni
terremotati segnalano le criticità dei territori sul fronte della ricostruzione e dei bilanci. «È un messaggio forte, che deriva dalla difficoltà di amministrare aree dove molto di quello che c'era è andato perso e attende di essere recuperato o ricostruito. Anche la
richiesta, che ad oggi sembrerebbe essere contenuta nel decreto Tremonti, secondo cui dal gennaio prossimo i cittadini colpiti
dal sisma dovranno pagare le imposte che erano state sospese (compresi gli arretrati), rischia - conclude - di rendere ancora
più difficile la vita in quei territori ed essere quindi inaccettabile per chi quei territori amministra».


23 luglio 2009

L'Unità

Usa,violentata a 8 anni e ripudiata

Famiglia liberiana non la vuole più

La violentano a otto anni e la famiglia non vuole più saperne di lei. E' successo a Phoenix, negli Usa, dove una bambina liberiana è stata ripudiata dalla famiglia che si ritiene disonorata dalla violenza di un gruppo di ragazzi. La giovane è ora affidata ai servizi per l'infanzia dell'Arizona e ha già ricevuto numerose offerte di aiuto e di adozione. Il capo del branco di minorenni, un 14enne, sarà processato in tribunale come un adulto.

La violenza risale allo scorso 16 luglio, quando la ragazzina è stata condotta in un capannone da quattro giovani con la promessa di un chewing-gum. I quattro l'hanno violentata a turno per diversi minuti, prima che le sue urla richiamassero le forze dell'ordine.

Il più grande dei violentatori, 14 anni, verrà processato come un adulto, e dovra' rispondere delle accuse di sequestro di persona e violenza sessuale. Gli altri tre, che hanno 9, 10 e 13 anni, saranno giudicati dal tribunale dei minori.

Ha protestato per la vicenda anche la presidente della Liberia, una donna, che ha stigmatizzato il comportamento della famiglia e di una cultura ancora diffusa nel Paese da cui provengono anche i quattro giovanissimi stupratori.

"La famiglia ha sbagliato: avrebbero dovuto aprire le braccia a una bambina traumatizzata e collaborare con le autorità americane per capire cosa fare con i quattro responsabili", ha detto Ellen Johnson Sirleaf in un'intervista alla Cnn.


(Fonte: TGcom)

13 lug 2009

Beppe Grillo si candida con il PD ??? La sua lettera di dichiarazione....

12 Luglio 2009

Beppe Grillo candidato alla segreteria del PD

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Il 25 ottobre ci saranno le primarie del PDmenoelle. Voterà ogni potenziale elettore. Chi otterrà più voti potrà diventare il successore di gente del calibro di Franceschini, Fassino e Veltroni. Io mi candiderò. Dalla morte di Enrico Berlinguer nella sinistra c'è il Vuoto. Un Vuoto di idee, di proposte, di coraggio, di uomini. Una sinistra senza programmi, inciucista, radicata solo nello sfruttamento delle amministrazioni locali. Muta di fronte alla militarizzazione di Vicenza e all'introduzione delle centrali nucleari. Alfiere di inceneritori e della privatizzazione dell'acqua. Un mostro politico, nato dalla sinistra e finito in Vaticano. La stampella di tutti i conflitti di interesse. Una creatura ambigua che ha generato Consorte, Violante, D'Alema, riproduzioni speculari e fedeli dei piduisti che affollanno la corte dello psiconano. Un soggetto non più politico, ma consortile, affaristico, affascinato dal suo doppio berlusconiano. Una collezione di tessere e distintivi. Una galleria di anime morte, preoccupate della loro permanenza al potere. Un partito che ha regalato le televisioni a Berlusconi e agli italiani l'indulto.
Io mi candido, sarò il quarto con Franceschini, Bersani e Marino. Partecipo per rifondare un movimento che ha tolto ogni speranza di opposizione a questo Paese, per offrire un'alternativa al Nulla.
Il mio programma sarà quello dei Comuni a Cinque Stelle a livello nazionale, la restituzione della dignità alla Repubblica con l'applicazione delle leggi popolari di Parlamento Pulito e un'informazione libera con il ritiro delle concessioni televisive di Stato ad ogni soggetto politico, a partire da Silvio Berlusconi. Temi troppo duri per le delicate orecchie di un Rutelli e di un Chiamparino. Ci sono milioni di elettori del PDmenoelle che vorrebbero avere un PDcinquestelle. Con questo apparato affaristico e venduto non hanno alcuna speranza. Il PDmenoelle è l'assicurazione sulla vita di Berlusconi, è arrivato il momento di non rinnovare più la polizza. Arrivederci al 25 ottobre!

Ps. Domani (13/07/09) la diretta di Passaparola, la rubrica di Marco Travaglio, sarà alle ore 15.00 anziché alle ore 14.00

(Pubblicato da Beppe Grillo su Beppegrillo.it)

15 giu 2009

Proteste lavoratori S.Carlo, Pdci scrive a Iervolino

POLITICA | Napoli |



"Egregio Sindaco,
condividiamo il malcontento dei lavoratori del San Carlo e riteniamo profondamente legittima la loro protesta in opposizione alla politica dei tagli al FUS.
Riteniamo sia da condannare violentemente l'opera attuata dal governo di centro- destra che decide di fatto il decadimento della produzione culturale, obbligando i responsabili del settore ad attuare significativi tagli al cartellone.
Come già evidenziatoLe precedentemente, verifichiamo che nessun parlamentare di centro-destra interviene su questo nè chiede chiarimenti al governo.
Eppure qualche "autorevole" parlamentare campano ex-consigliere comunale di Napoli, durante la discussione del Bilancio di Previsione 2009 La ha attaccata con veemenza e ripetutamente per i paventati tagli nei finanziamenti comunali al San Carlo, non più effettuati grazie al Suo emendamento: oggi, guarda caso, risulta essere silenziosamente e totalmente assente.
Come ben ricorda, Laboccetta fu in buona compagnia a sferrarLe duri attacchi: c'era il culturale Ministro Bondi e altri parlamentari e consiglieri comunali del centro-destra, nonché persino il benemerito Commissario Nastase anch'egli evidentemente sofferente di amnesie intermittenti, visto che oggi sembra non battere ciglio di fronte ai tagli del FUS.
Che vergogna un Governo e un Ministro della Cultura che approvano provvedimenti così scellerati e distruttivi degli interessi collettivi e del prestigio nazionale! E' la riprova che i veri nemici del San Carlo si annidano nel Governo Centrale, e la protesta dei lavoratori del teatro è giusta e lodevole.
Egregio Sindaco, di fronte a tanto incommensurabile e sleale strumentalismo e meschinità, forse sarebbe opportuno agire comunque con più determinazione nei confronti di questa compagine politico-affarisitca.
Visto che, comunque, Lei certo non si trova mai al riparo da attacchi ingenerosi, mistificatori ed opportunisti, potrebbe risultare vincente mettere maggiormente a nudo le vere responsabilità e scelte del Governo Nazionale.
Ad esempio, nella vicenda relativa alle Cooperative L.452/87, portare avanti con chiarezza d'intenti l'obiettivo della necessaria modifica all'art.11 della legge 452/87, lascerebbe nelle sole mani del centro-destra la responsabilità di scegliere una soluzione non confacente all'effettiva moralizzazione nella gestione del nuovo piano industriale della Cooperativa unica.
Nel ringraziarLa per l'attenzione, Le inviamo cordiali saluti".

Fonte : comunicato stampa

19 mag 2009

Ultima possibilità per salvare l'Imaie

(per sapere cos'è l'Imaie: http://www.imaie.it/imaie.html )


Manifestazione di fronte al Tar per impedire al governo di espropriare un patrimonio degli artisti.
21 - Maggio - '09 di fronte la sede del Tar Via Flaminia n° 189, a partire dalle ore 8 del mattino.


L'Imaie è L'istituto Mutualistico del Artisti Interpreti Esecutori che raccoglie e redistribuisce i diritti connessi allo sfruttamento delle opere audiovisive.

L'Imaie è un associazione privata che gestisce risorse private e non gode di alcun finanziamento da parte dello Stato.

Malgrado questo, con un decreto prefettizio il Governo ha dichiarato estinto l'Imaie, cercando di espropriare il patrimonio accumulato dagli artisti in questi anni. Non riuscendo a privatizzare o a chiudere gli inutili enti pubblici, questo governo che va in giro a dire di essere liberale, ha deciso evidentemente di espropriare e nazionalizzare un'associazione privata che nulla costa allo stato e che gestisce soldi che sono degli artisti sia individualmente che collettivamente.

Il prefetto, che a nome del Governoha liquidtao l'Imaie, per arrivare a questa decisione, ha consultato tutti tranne che gli artisti che sono gli unici e veri padroni dell'istituto e del suo patrimonio. Bisogna fermare assolutamente questo aberrante ed illegittimo esproprio statalista del Governo.

Il presidente dell'Imaie, Edoardo Vianello, ha presentatoun ricorso urgenteal Tar che verrà esaminato il Prossimo Giovedì 21 Maggio ed ha invitato tutti gli artisti che sono i soli che hanno il diritto di giudicare della sopravvivenza e del funzionamento dell'Imaie ad essere presenti a partire dalle 8 del mattino davanti alla sede del tar in via Flaminia n°189 per dare una concreta testimonianza solidale con chi lotterà fino all'ultimo per mantenere in vita un istituto che ha significato e continua a significare molto per il futuro degli artisti.