Visualizzazione post con etichetta protesta. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta protesta. Mostra tutti i post

4 gen 2011

Lettera aperta dai lavoratori FIAT Mirafiori agli studenti

Dai lavoratori Fiat Mirafiori,
agli studenti e alle studentesse dell’Università e a tutto il mondo della formazione.

 ________________________________

Viviamo in un periodo in cui il ceto politico e la classe dominante, anche attraverso un uso cinico della crisi economica, stanno ulteriormente peggiorando le condizioni di vita, di studio e di lavoro di tutti i settori più deboli della società.

Vorremmo farvi partecipi della nostra condizione.
Noi operai della Fiat circa trent’anni fa ambivamo e sceglievamo di entrare a lavorare in fabbrica con la prospettiva di un, seppur basso ma sicuro, salario mensile che ci consentisse un futuro dignitoso per noi e per la nostra famiglia: questa piccola sicurezza ci ha concesso, nel tempo, di poterci permettere il consumo di beni materiali in cambio del nostro lavoro fisico.

Alle prime autovetture comprate a rate, andava a sommarsi il mutuo della casa e magari la rata del prestito per sostenere lo studio dei nostri figli, per assicurargli, illudendoci, un futuro migliore del nostro.
Per anni abbiamo continuato ad ingurgitare e defecare beni materiali, producendo humus che concimava la pianta del sistema capitalistico. In fabbrica parlavamo (e magari qualcuno stupidamente investiva) di azioni, di borsa, di bolle di mercato…ed intanto quotidianamente i lavoratori morivano sui luoghi di lavoro.
Ora in fabbrica si usa come arma psicologica la cassa integrazione, in questo modo non guadagni, non spendi e quindi non sei nessuno, non esisti.

Il sistema capitalistico vuole cancellare in un sol colpo il passato (i diritti e il reddito conquistati con lotte, con sacrifici e morte dai nostri padri) ed il futuro, cioè la possibilità di studio e di emancipazione per i nostri figli, in cambio di un presente sempre più improntato ad un consumismo immediato.
Questa condizione, sempre peggiorata negli ultimi decenni, ci porta a pensare che non è più possibile lottare individualmente o settorialmente; ci porta a credere che sia sempre più necessario costruire dei percorsi di unità.

Vogliamo essere uniti nelle lotte perché noi crediamo che così si possano migliorare le opportunità di chi studia e di chi lavora.

Uniti, perché il mondo del lavoro e quello scolastico vivono già una condizione precaria e gli interventi attuali volgono al loro peggioramento.
Uniti, perché gli studenti di oggi, domani entreranno in un mondo del lavoro precario e noi, come hanno fatto i nostri genitori, dobbiamo far si che la nostra lotta respinga i provvedimenti di chi vuole fare solo “cassa” sulle vite dei più deboli.

Oggi studenti e operai insieme possono creare un ponte, dove il mondo della formazione e la classe operaia e lavoratrice si uniscano per proporre un dialogo e un’unità per respingere gli attacchi di una società in cui solo una piccola parte decide per tutti.

Per noi è importante uscire dalla fabbrica.

Siamo convinti che sia necessario che tutte le realtà che oggi sono colpite in modo trasversale dai governi e dalle classi dominanti, debbano trovare un primo momento di confronto, di conoscenza, di discussione che porti a rafforzare le lotte di tutti e a mettere in campo una forza adeguata per poter tornare a migliorare le nostre condizioni di vita.
Per questo facciamo un appello per un’assemblea lavoratori-studenti, nei tempi più brevi possibili, da concordare insieme.

Gli operai e le operaie della Fiat Mirafiori
Aderiscono:
lavoratori di Agile-ex Eutelia, di Comdata, lavoratori e precari della scuola, del settore delle telecomunicazioni, interinali e delle cooperative sociali)

Fonte: ateneinrivolta.org

12 set 2009

Appello del MovEm09 - Movimento Emergenza Cultura Spettacolo Lavoro.



MovEm09: Movimento Emergenza Cultura Spettacolo Lavoro

I tagli, l'appiattimento culturale, l'emarginazione, la repressione limitano le nostre libertà e sono spesso non documentate dai giornali asserviti al Governo; con questa impresa "geniale" di cancellazione delle nostre capacità creative e dei nostri mestieri, il Governo riesce ad ipnotizzare l'opinione pubblica.

Ascoltateci
Le politiche del governo italiano nel campo della conoscenza sono sempre più orientate verso la privatizzazione dei saperi e la mercificazione della cultura. Il mondo della creatività e della produzione culturale e artistica: Cinema, Teatro, Musica, Danza, Arti Visive, Letteratura e Televisione è direttamente colpito non solo dai tagli economici ma anche dalla mancanza di leggi di sistema. Noi esigiamo leggi che siano garanzia di autonomia, libertà artistica e di espressione, di pluralismo produttivo e culturale che garantiscano reali tutele e diritti per i lavoratori del settore; leggi che riconoscano senza se e senza ma la funzione della trasmissione culturale e il valore della creatività in una società come quella italiana.

Noi chiediamo alla stampa di tutto il mondo presente a Venezia di farsi portavoce della nostra battaglia di libertà e di civiltà, contro tutti i processi di dispersione di professioni difficilmente riproducibili, contro la banalizzazione e l'involgarimento dei valori che sono in corso nel nostro Paese.

L'investimento pubblico in cultura è essenziale: è arcinoto che l'Italia è agli ultimi posti tra i Paesi Europei con meno dello 0,3 del PIL. È importante sapere che se la Gran Bretagna investe per il cinema 277 milioni di sterline e la Francia ha elevato il proprio sostegno all'industria audiovisiva a 513 milioni e 620 mila euro, l'Italia ha destinato quest'anno all'attività cinematografica soltanto 69 milioni di euro.

Non è retorica ricordare che gran parte dei 250.000 lavoratori dello spettacolo sono già occasionali, privi di tutele e diritti, e quindi invisibili.

Non è retorica asserire che un Paese privato di cultura, ricerca, conoscenza e arte è un Paese senza futuro.

Gli autori di cinema, di teatro e di televisione,
gli attori, i musicisti, i danzatori, gli scrittori, gli agenti,
i critici e giornalisti cinematografici, tutti i lavoratori dello spettacolo,
dell'arte visiva, della cultura, della ricerca e dell'informazione


Aderiscono
AFIC - Ass. Festival Italiani Cinematografici / AIAM - Ass. Italiana Attività Musicali / AIARSE - Ass. Aiuto Registi e Segretarai d'Edizione / AIC - Ass. Italiana Direttori della fotografia / AITS - Ass. Italiana Tecnici del Suono / AMC - Ass. Montatori Cinematografici / ANAC - Ass. Nazionale Autori Cinematografici / ANART - Ass. Nazionale Autori Radiotelevisivi e Teatrali / ApTI - Ass. per il Teatro Italiano / ART - Ass. Registi della fiction televisiva / ARTICOLO 21- Associazione giornalisti / ARTISTI RIUNITI / ASC - Ass. Scenografi Costumisti / ASS. DOC/IT - Documentaristi italiani / ASS. TRUCCATORI E PARRUCCHIERI / ASST - Ass. Sindacale Scrittori di Teatro / CENTOAUTORI - Associazione cinematografica / CIRCOLO GIANNI BOSIO / CLB FUORI ONDA - Ass. Tecnici televisivi / CORE - Associazione danza-tori / CSC - studenti Centro Sperimentale di Cinematografia / Federazione CEMAT - Ente di promozione musicale / FIDAC - Federazione Italiana Associazioni Cineaudiovisivo / LABORATORI PERMANENTI / LARA - Associazione di agenti / METATEATRO / MUSICARTICOLO 9 / Nuova Consonanza - Orchestra Regionale di Roma e del Lazio / OSSERVATORIO DELLA RICERCA / REV - Rete veneta arti performative / RITMO - Rete Italiana Musicisti Organizzati / SACT - Scrittori Associati Cinema Televisione / SAI - Sindacato Attori Italiani / SIAD - Soc. Italiana Autori Drammatici / SIAM - Sindacato Italiana Artisti Musica / SNCCI - Sindacato Nazionale Critici Cinematografici / SNGCI - Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici / SNS - Sindacato Nazionale Scrittori / TAVOLO NAZIONALE DELLA DANZA / UFFICIO SINDACALE TROUPE SLC-CGIL / ZEROPUNTOTRE - Associazione teatrale


Si ringrazia, MovEm09 - Movimento Emergenza Cultura Spettacolo Lavoro.

---------------------------------

Diffondete.

Fonte: RB Casting

15 giu 2009

Proteste lavoratori S.Carlo, Pdci scrive a Iervolino

POLITICA | Napoli |



"Egregio Sindaco,
condividiamo il malcontento dei lavoratori del San Carlo e riteniamo profondamente legittima la loro protesta in opposizione alla politica dei tagli al FUS.
Riteniamo sia da condannare violentemente l'opera attuata dal governo di centro- destra che decide di fatto il decadimento della produzione culturale, obbligando i responsabili del settore ad attuare significativi tagli al cartellone.
Come già evidenziatoLe precedentemente, verifichiamo che nessun parlamentare di centro-destra interviene su questo nè chiede chiarimenti al governo.
Eppure qualche "autorevole" parlamentare campano ex-consigliere comunale di Napoli, durante la discussione del Bilancio di Previsione 2009 La ha attaccata con veemenza e ripetutamente per i paventati tagli nei finanziamenti comunali al San Carlo, non più effettuati grazie al Suo emendamento: oggi, guarda caso, risulta essere silenziosamente e totalmente assente.
Come ben ricorda, Laboccetta fu in buona compagnia a sferrarLe duri attacchi: c'era il culturale Ministro Bondi e altri parlamentari e consiglieri comunali del centro-destra, nonché persino il benemerito Commissario Nastase anch'egli evidentemente sofferente di amnesie intermittenti, visto che oggi sembra non battere ciglio di fronte ai tagli del FUS.
Che vergogna un Governo e un Ministro della Cultura che approvano provvedimenti così scellerati e distruttivi degli interessi collettivi e del prestigio nazionale! E' la riprova che i veri nemici del San Carlo si annidano nel Governo Centrale, e la protesta dei lavoratori del teatro è giusta e lodevole.
Egregio Sindaco, di fronte a tanto incommensurabile e sleale strumentalismo e meschinità, forse sarebbe opportuno agire comunque con più determinazione nei confronti di questa compagine politico-affarisitca.
Visto che, comunque, Lei certo non si trova mai al riparo da attacchi ingenerosi, mistificatori ed opportunisti, potrebbe risultare vincente mettere maggiormente a nudo le vere responsabilità e scelte del Governo Nazionale.
Ad esempio, nella vicenda relativa alle Cooperative L.452/87, portare avanti con chiarezza d'intenti l'obiettivo della necessaria modifica all'art.11 della legge 452/87, lascerebbe nelle sole mani del centro-destra la responsabilità di scegliere una soluzione non confacente all'effettiva moralizzazione nella gestione del nuovo piano industriale della Cooperativa unica.
Nel ringraziarLa per l'attenzione, Le inviamo cordiali saluti".

Fonte : comunicato stampa

7 gen 2008

GRANDISSIMO CHECCO.....

DATO CHE NAVIGO IN QUESTI GIORNI NELLA RICERCA DI UN ARGOMENTO SERIO DI CUI PARLARE, VISTO CHE: LA "MONNEZZA" DI NAPOLI E' DIVENTATA LA SOLITA BARZELLETTA ALLE SPESE DELLA SALUTE DEI CONTRIBUENTI, CARLA BRUNI SE LA FA CON IL PRESIDENTE FRANCESE E NON VICEVERSA A GIUDICARE DALL'ALTO LIVELLO DI GOSSIP CHE SE NE FA, LE NOTIZIE INTERESSANTI VENGONO SPAZZATE VIA DALLE DECISIONI DELLA CORTE DI CASSAZIONE, REA DELLA DECISIONE, CHE PERMETTE AI BAMBINI, DI DISTURBARE ANCHE FINO A TARDA NOTTE (SARETE CONTENTE VOI MAMME CHE NON DOVRETE PIU' STARE DIETRO A TUTTI I MARMOCCHI PER EVITARE DENUNCIE AD ALTISSIMO LIVELLO PECUNIARIO); OSSERVATO IL FATTO CHE TUTTO CIO' NON FA ALTRO CHE OFFUSCARE L'INTERESSE PER DELLE SANE E VERE NOTIZIE, COME AD ESEMPIO CHE, A CAUSA DELLA "MONNEZZA" LE FORZE DELL'ORDINE HANNO RICOMINCIATO A SFOGARE LE PROPRIE INSODDISFAZIONI SULLA GENTE CARICANDOLA ANCHE SE DISARMATA E PICCHIANDO A MANGANELLATE(QUINDI A MANO ARMATA) UN ANZIANO CHE, PER PROTESTA, SI SDRAIA SU DI UN SUOLO ULTRATOSSICO A CAUSA DEI CONTINUI RIFIUTI INDUSTRIALI GETTATI Lì DA AMICI DEGLI AMICI E VIA DICENDO COME GIà SAPPIAMO NO???? MA, CHE DIAMINE FACCIO??? RICOMINCIO A DARE ATTENZIONE A QUESTE INSULSE ABITUDINI SOCIALI A CUI SIAMO GIà IPER-ABITUATI DA DECENNI??? HO DETTO CHE DOVEVO FARVI RIDERE E CREDO CHE LO FARò... GODETEVI IL GRANDISSIMO CHECCO ZALONE... BYE BYE SOVVERSIVINI MIEI....