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29 set 2009

PREGIUDICATI IN PARLAMENTO : ECCO LA LISTA COMPLETA (partito per partito)

La lista della XIV Legislatura (non completamente aggiornata sul cambio dei nomi dei partiti , ma i nomi noti sono gli stessi. Nell'elenco appaiono anche partiti non più in parlamento ma credo sia giusto mensionarli , visto lo sono stati per anni fino alle ultime elezioni):

La lista comprende 25 tra ex-deputati ed ex-senatori. Di essi, c'erano facenti parte di Forza Italia (14), Lega Nord (3), UDC (2), DS (1), La Margherita (1), PRI (1), Socialisti Uniti per l'Europa (1), Union Valdôtaine (1), DC per le Autonomie (1). A questi, è stato aggiunto in un secondo momento un ex-deputato di Forza Italia (Rocco Salini), poi confluito nel gruppo misto. Complessivamente, per la Casa delle Libertà, i condannati ammontavano a 22, per l'Ulivo a 2, e per i restanti gruppi, se ne rilevò uno solo.


Casa delle Libertà

(ex) Forza Italia

* Massimo Maria Berruti - Deputato: 8 mesi definitivi per favoreggiamento nel processo sulle tangenti della Fininvest alla Guardia di Finanza (rilasciate dal Manager della Fininvest, Salvatore Sciascia), per aver tentato di depistare le indagini cercando di impedire ai finanzieri arrestati di rilasciare al giudice la propria testimonianza sul caso.
* Alfredo Biondi - Deputato ed ex Vicepresidente della Camera dei Deputati (nelle Legislature X, XI, XIII, XIV): 2 mesi patteggiati per evasione fiscale a Genova.

N.B. La sentenza di condanna è stata revocata in data 28 settembre 2001 per intervenuta abrogazione del reato.

* Gianpiero Cantoni - Senatore, ex presidente della BNL: 2 anni e 800 milioni di lire patteggiati per corruzione e bancarotta fraudolenta.
* Marcello dell'Utri - Senatore: 6 mesi patteggiati per false fatture e falso in bilancio. 2 anni definitivi per false fatture e frode fiscale commessi a Torino nell'ambito della gestione di Publitalia.
* Antonio Del Pennino - Senatore: 2 mesi e 20 giorni patteggiati per finanziamento illecito nell'ambito dello scandalo Enimont. 1 anno, 8 mesi e 20 giorni patteggiati per finanziamento illecito della metropolitana milanese.
* Walter De Rigo - Senatore: 1 anno e 4 mesi patteggiati per truffa ai danni del Ministero del Lavoro e della CEE per falsi corsi di qualificazione professionale per la sua azienda.
* Gianstefano Frigerio - Deputato: 3 anni e 9 mesi per corruzione per le tangenti delle discariche milanesi. 2 anni e 11 mesi per concussione, corruzione, ricettazione e finanziamento illecito in Tangentopoli.
* Giorgio Galvagno - Deputato ed ex-Sindaco di Asti: 6 mesi e 26 giorni patteggiati per inquinamento delle falde acquifere, abuso e omissione di atti ufficio, falso ideologico, delitti colposi contro la salute pubblica e omessa denuncia dei responsabili della Tangentopoli astigiana nello scandalo della discarica di Vallemanina e Valleandona.
* Lino Jannuzzi - Senatore: 2 anni e 4 mesi per vari casi di diffamazione.

N.B. Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha successivamente graziato Jannuzzi in data 16 febbraio 2005.

* Rocco Salini - Senatore ed ex-presidente della commissione del Senato sull'uranio impoverito: 1 anno e 4 mesi di reclusione per falso ideologico e abuso d'ufficio, in seno alla giunta di Teramo (inquisita per uso scorretto di 450 miliardi di € di fondi europei), della quale Salini fu l'unico condannato definitivo.
* Vittorio Sgarbi - Deputato: 6 mesi e 10 giorni definitivi per falso e truffa aggravata e continuata ai danni del Ministero dei Beni culturali per produzione di documenti falsi e assenteismo mentre era dipendente del Ministero dei Beni culturali del Veneto. Oltre 1000 € di multa per diffamazione aggravata sulle indagini del pool antimafia di Palermo.
* Egidio Sterpa - Deputato: condannato a 6 mesi definitivi nell'ambito dello scandalo dei fondi neri dell'Enimont.
* Antonio Tomassini - Senatore, ex-medico chirurgo e responsabile Sanità di Forza Italia: 3 anni definitivi per falso in certificazione per aver alterato la sua cartella clinica, riguardo un intervento di parto da lui attuato in cui la bambina partorita subì gravi lesioni cerebrali.
* Alfredo Vito - Deputato: 2 anni patteggiati e 5 miliardi di lire restituiti per 22 episodi di corruzione a Napoli.

UDC

* Vito Bonsignore - Eurodeputato: 2 anni definitivi per tentata corruzione per l'appalto dell'ospedale di Asti.
* Calogero Sodano - Senatore ed ex-Sindaco di Agrigento: 1 anno e 6 mesi definitivi per abuso d’ufficio finalizzato a favorire i costruttori abusivi in cambio di favori elettorali.

Lega Nord

* Mario Borghezio - Eurodeputato: 750 mila lire di ammenda per aver trattenuto per un braccio un ragazzino marocchino di 12 anni. 2 mesi e 20 giorni definitivi in incendio aggravato da "finalità di discriminazione" per aver dato fuoco ai pagliericci di alcuni immigrati extracomunitari che dormivano sotto un ponte del fiume Dora a Torino.
* Umberto Bossi - Eurodeputato e Segretario di Partito: 8 mesi definitivi nell'ambito dello scandalo Enimont. 1 anno definitivo dalla Cassazione per affermazioni verbali di istigazione a delinquere in occasione di due comizi della Lega Nord a Bergamo, in cui si incitavano i militanti leghisti a "cacciare i fascisti dal Nord anche con la violenza". Due condanne definitive per altrettante compiute affermazioni verbali di vilipendio alla bandiera italiana, la prima ad 1 anno e 4 mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena, la seconda a una multa di 3 mila € (essendo nel frattempo intervenuta modifica in punto pena del reato all'inizio del 2006 ad opera del III Governo Berlusconi).
* Roberto Maroni - Deputato e Ministro dell'Interno: 4 mesi e 20 giorni per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale durante la perquisizione della polizia nella sede leghista di via Bellerio a Milano, per aver morsicato la gamba dell'ufficiale di polizia, dopo la caduta in terra.[

DC per le Autonomie

* Paolo Cirino Pomicino - Eurodeputato ed ex-UDEUR: 1 anno e 8 mesi definitivi per finanziamento illecito nell'ambito dello scandalo Enimont. 2 mesi patteggiati per corruzione nell'ambito dello scandalo dei fondi neri dell'Eni.

PRI

* Giorgio La Malfa - Deputato ed ex-Ministro per le Politiche Comunitarie (a partire dal 22 aprile 2005): 6 mesi e 20 giorni nell'ambito dello scandalo dei fondi neri dell'Enimont.

Socialisti Uniti per l'Europa

* Gianni De Michelis - Eurodeputato e Segretario di Partito: 2 anni e 6 mesi patteggiati per corruzione nell'ambito delle tangenti autostradali del Veneto. 6 mesi patteggiati nell'ambito dello scandalo Enimont.

(ex) L'Ulivo

La Margherita

* Enzo Carra - Deputato: 1 anno e 4 mesi definitivi per false dichiarazioni al PM su tangente Enimont.

Altri

Union Valdôtaine

* Augusto Rollandin - Senatore: complessivi 16 mesi e interdizione dai pubblici uffici per abuso d’ufficio per favoreggiamenti in appalti.

XV Legislatura

L'iniziativa Parlamento pulito è continuata anche dopo le elezioni politiche del 2006, interessandosi così anche ai parlamentari neoeletti e rieletti di tutti gli schieramenti. Ne risultano 25 condannati definitivi (compresi quelli che hanno patteggiato la pena), di cui 21 eletti nella Casa delle Libertà e 4 eletti ne L'Unione.

Casa delle Libertà

Forza Italia

* Massimo Maria Berruti: favoreggiamento.
* Alfredo Biondi: evasione fiscale (reato poi depenalizzato).
* Gianpiero Cantoni: patteggiamento per corruzione e bancarotta fraudolenta.
* Marcello Dell'Utri: false fatture, falso in bilancio e frode fiscale.
* Lino Jannuzzi: diffamazione aggravata.
* Giorgio La Malfa: finanziamento illecito.
* Giovanni Mauro - Senatore: definitiva condanna per diffamazione aggravata.
* Cesare Previti - Deputato: 6 anni definitivi per corruzione del giudice Vittorio Metta nel processo sulla contesa della Mondadori tra Silvio Berlusconi e l'ingegnere Carlo De Benedetti, al fine di concedere la proprietà esclusiva della casa editrice alla Fininvest. Si è dimesso dalla carica di deputato il 31 luglio 2007.

N.B. Il 29 luglio 2006, con l'approvazione della legge sull'indulto, Cesare Previti è stato riabilitato.

* Egidio Sterpa: finanziamento illecito.
* Antonio Tomassini: falso in atto pubblico.
* Alfredo Vito: corruzione.

Alleanza Nazionale

* Marcello De Angelis - Senatore: 6 anni definitivi per banda armata e associazione sovversiva per aver partecipato all'organizzazione terroristica di estrema destra Terza Posizione.
* Domenico Nania - Senatore: 7 mesi definitivi per lesioni volontarie personali all'età di 18 anni nell'ambito di scontri fisici avvenuti tra studenti di destra e di sinistra.

UDC

* Vito Bonsignore: tentata corruzione.
* Aldo Patriciello - Eurodeputato: definitiva condanna per finanziamento illecito.

Lega Nord

* Mario Borghezio: violenza privata su minore e incendio aggravato.
* Umberto Bossi: finanziamento illecito, istigazione a delinquere e vilipendio alla bandiera italiana.
* Roberto Maroni: resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

DC per le Autonomie

* Paolo Cirino Pomicino: corruzione e finanziamento illecito.
* Antonio Del Pennino: finanziamento illecito.

Nuovo PSI

* Gianni De Michelis: corruzione e finanziamento illecito.

L'Unione

La Margherita (poi confluiti nel Partito Democratico)

* Enzo Carra: falsa testimonianza.

Partito della Rifondazione Comunista

* Daniele Farina - Deputato e fondatore e leader storico del centro sociale milanese di Leoncavallo: 1 anno e 6 mesi complessivi per fabbricazione, detenzione e porto abusivo di ordigni esplosivi e resistenza a pubblico ufficiale, durante la manifestazione antifascista dei collettivi universitari e durante gli scontri davanti alla centrale nucleare di Montalto di Castro (reati poi sottoposti ad amnistia). 10 mesi per lesioni personali gravi durante gli scontri tra i servizi d’ordine sindacale e i servizi d'ordine di Leoncavallo. Definitiva condanna per inosservanza degli ordini delle autorità, dovuta al mancato rispetto delle ordinanze del Sindaco di Milano Marco Formentini sui concerti a Leoncavallo.

Rosa nel Pugno

* Sergio D'Elia - Deputato: 25 anni definitivi per banda armata e concorso morale in omicidio, per aver concorso all'organizzazione terroristica di estrema sinistra Prima Linea, nella quale il gruppo armato di D'Elia uccise l'agente Fausto Dionisi. Nel 2000 D’Elia è stato però riabilitato con sentenza del Tribunale di Roma, con parere favorevole dello stesso procuratore generale.

XVI Legislatura

L'iniziativa è continuata anche dopo le elezioni politiche del 2008, interessandosi così anche ai parlamentari neoeletti e rieletti di tutti i partiti, per la prima volta presenti in Parlamento senza essere riuniti in raggruppamenti politici o parlamentari. Ne risultano 18 condannati definitivi (compresi quelli che hanno patteggiato la pena), di cui 16 di centrodestra e 2 di centrosinistra, per la prima volta in diminuzione dall'inizio di Parlamento pulito.

Partiti di Centro-destra

Il Popolo della Libertà
* Massimo Maria Berruti: 8 mesi definitivi per favoreggiamento nel processo tangenti Guardia di Finanza.
* Vito Bonsignore: 2 anni definitivi per tentata corruzione appalto ospedale Asti.
* Gianpiero Cantoni: patteggiamento per corruzione e bancarotta fraudolenta.
* Giuseppe Ciarrapico - Senatore: 623.500 lire di ammenda per ripetuto sfruttamento di lavoro minorile. 3 anni per ricettazione fallimentare nell'ambito del crack di 70 miliardi della società che controllava la «Casina Valadier». 4 anni e 6 mesi per bancarotta fraudolenta nell'ambito del crack del Banco Ambrosiano. 1 anno e 8 mesi per truffa pluriaggravata a danno di Inps, Inail e Inam per non aver registrato nei rispettivi libri paga i salari dei dipendenti delle società. 1 anno (con rito abbreviato) per falso in bilancio e truffa nell'ambito dello scandalo Safim Leasing-Italsanità, in cui la Safim Factor cedette a Ciarrapico vari miliardi di lire ricavati con falsi crediti dopo aver affittato suoi immobili in Italsanità.
* Marcello De Angelis: banda armata e associazione sovversiva.
* Marcello Dell'Utri: false fatture, falso in bilancio e frode fiscale.
* Renato Farina - Deputato: 6 mesi (patteggiati) per favoreggiamento nel rapimento dell'ex-imam di Milano Abu Omar.
* Giorgio La Malfa: condanna definitiva a 6 mesi e 20 giorni per finanziamento illecito Enimont.
* Domenico Nania: lesioni personali.
* Giulio Camber: millantato credito.
* Salvatore Sciascia - Senatore ed ex-Manager della Fininvest: 2 anni e 6 mesi per corruzione di ufficiali e sottoufficiali della Guardia di Finanza, allo scopo di alleggerire le verifiche fiscali della Fininvest.
* Antonio Tomassini: Condannato in via definitiva dalla Cassazione a 3 anni per falso.

Lega Nord
* Mario Borghezio: violenza privata su minore e incendio aggravato.
* Umberto Bossi: finanziamento illecito, istigazione a delinquere e vilipendio alla bandiera italiana.
* Roberto Maroni: resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

Partiti di centro

UDC

* Giuseppe Naro - Deputato: 6 mesi definitivi per abuso d’ufficio volto a utilizzare il denaro pubblico per pagarsi 462 ingrandimenti fotografici al prezzo complessivo di 800 milioni di lire.
* Giuseppe Drago - Deputato: 3 anni definitivi per peculato, essendosi appropriato, senza fare rendiconti, dei fondi riservati della Presidenza della Regione Siciliana, quando ricopriva tale carica. A seguito della pena accessoria dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici decade dalla carica di deputato.

Partiti di Centro-sinistra

Partito Democratico

* Enzo Carra: falsa testimonianza.
* Antonino Papania - Deputato ed ex-Assessore al Lavoro in Regione Siciliana: 2 anni, 20 mesi e 20 giorni patteggiati per abuso d'ufficio volto alla compravendita di posti di lavoro per ex-detenuti disoccupati, per conto di alcuni esponenti del sindacato Failea.

26 giu 2009

DITTATURA SI O NO? (art. riportato dal blog Uno X tutti_tutti X Uno)


Wikipedia: La dittatura è una forma autoritaria di governo in cui il potere è accentrato in un solo organo, se non addirittura nelle mani del solo dittatore, non limitato da leggi, costituzioni, o altri fattori politici e sociali interni allo stato.

Analizziamo per benino la situazione italiana:

La prima cosa che di solito mi dicono, i berlusconiani, quando parlo di dittatura è « ma che sei scemo? Qua puoi dire quello che pensi liberamente, non come in Iran che ti ammazzano o ti arrestano ».


Manifestare liberamente


Non è cosi infatti, qua tu puoi dire quello che vuoi ai tuoi amici, ai tuoi parenti e su internet, ma se t'azzardi a contestare in pubblico un politico vieni subito identificato e portato in caserma [video], se invece ti organizzi con qualcuno per una libera e pacifica manifestazione ecco che la polizia inizia ad usare il manganello [video]. Non hai nemmeno la possibilità di andare a manifestare in una piazza pubblica, perché questo diritto lo hanno solo quelli che « vogliono applaudire Berlusconi » [video], e nemmeno di fare delle domande [video].

Prego che non accada, ma temo che non siamo molto lontani dal pericolo "che ci scappi il morto". Violenza e manganello producono solo altra violenza in maniera esponenziale. La storia insegna.

Possiamo già dire che si tratta di dittatura? Non ancora, solo questo non basta. Ma sicuramente la libertà di manifestare è un elemeno fondamentale di ogni democrazia, che evidentemente in Italia non esiste.



Mantenere il potere in maniera illeggittima


Ma continuiamo l'analisi. Una dittatura inizia sempre con un voto democratico, è stato cosi' per il fascismo è stato cosi per la più recente dittatura iraniana ed è stato cosi' in Italia, nel lontano 1994, quando Berlusconi e la sua truppa sono saliti al potere. In Iran il governo ha utilizzato poi, le forze armate per mantenere il potere, qua in Italia è stato sufficente modificare la legge elettorale. In un colpo solo è scomparsa l'opposizione (la sinistra , i verdi e i radicali sono praticamente scomparsi dal panorama politico) ed è stato possibile far sedere in parlamento personaggi che nessuno di noi ha mai votato e che nessuno di noi avrebbe mai votato se non ci fosse l'attuale legge voluta...indovinate da chi?

Ma perché sono stati scelti? E da chi?. Anche questa è facile e non ve la dico.

Chi avrebbe avuto altresi' il coraggio di votare Dell'Utri (condannato a 9 anni per mafia), la Carfagna (ex subrette esperienza politica 0), la Brambilla (vedi Carfagna), Cuffaro, Ghedini(« avvocarlamentare ») ecc...? Quindi possiamo affermare che quello attuale è un governo che non rappresenta e non ha mai rappresentato il popolo italiano, ne di destra ne di sinistra.

Non solo, infatti ci sarebbe anche da dire come questo governo nel momento in cui deve varare una nuova legge vergogna - vedi lodo alfano o ddl sicurezza - (che, com'è già successo, potrebbe suscitare perplessità all'interno della maggioranza stessa), ricorra sempre al voto di fiducia. Non è normale che un governo dopo un anno di mandato abbia già utilizzato per ben 21 volte il voto di fiducia.

Se il voto sulla legge sicurezza e sul Lodo Alfano fosse stato anonimo (come accade per le votazioni ordinarie, diverse dalla "fiducia") state certi che nè l'una nè l'altro sarebbero passati. Non vi basta per sentirvi sotto un regime? Ok continuiamo.


Repressione


Un regime che si rispetti deve avere i suoi morti innocenti no? In Iran è cosi, a Cuba anche ecc...

E in Italia? In Italia non è più cosi, non ci sono più morti ammazzati, ma ne abbiamo avuti migliaia e migliaia e non è un segreto. Tutti sanno che questa attuale classe politica è nata dalle stragi degli anni 90, tutti sanno che questo governo è nato grazie a accodi occulti con la criminalità organizzata. E tutti sanno quanti morti ci sono stati negli anni 90 in Italia. Ben 656 solamente in Sicilia dal 1983 alle stragi degli anni 90, non vi bastano questi morti? Oppure non li consideriamo tali perché non esiste il video su youtube?



Controllo della magistratura


Ma perché uccidere? Che senso ha? Si rischia una rivolta dell'opinione pubblica se vengono uccisi degli eroi come Falcone e Borsellino. Ecco allora le uccisioni « senza tritolo » (come le chiama Salvatore Borsellino), le uccisioni senza uccidere, gli omicidi come quelli di De Magistris, di Clementina Forleo, di Gioacchino Genchi, di Apicella, di tutta la procura di Salerno, di Luttazzi, di Biagi, di Montanelli e chi più ne ha più ne metta... Quando qualcuno indaga sui poteri forti il procedimento che adottano è sempre lo stesso, dannegiano la sua immagine e trovano una scusa per toglierli l'indagine se si tratta di un magistrato, o per licenziarlo, se si tratta di un giornalista, più veloce, più indolore e soprattutto tutto più discreto.

Se proprio la situazione è critica ecco l'avvocato di Berlusconi (nonchè parlamentare) Ghedini sempre pronto a sfornare una nuova legge ad personam che depenalizza il reato o rende immune il padrone, magari come detto prima, ricorrendo al voto di fiducia.



Controllo dell'informazione


Tutto quello che abbiamo detto chiaramente non potrebbe avvenire mai in nessun paese al mondo e tantomeno in Italia se non si controllasse la quasi totalità dell'informazione.

In effetti il controllo dell'informazione è un punto cardine di ogni dittatura, cosi come d'altronde è scritto nel « Piano di rinascita democratica » di Licio Gelli (padre fondatore della P2, di cui Berlusconi faceva parte).

Vediamo i dati, in Italia siamo 60.000.000 di abitanti, il 100% ha la possibilità di guardare la televisione in cui ci sono 7 canali su 7 di proprietà del governo, questo mi sembra innegabile. Mediaset è del premier, la Rai governativa ( le nomine le hanno addirittura fatta a casa di Berlu) e La7 è palesemente di parte, non potrebbe essere altrimenti visto che è controllata da Telecom Italia.

Da cio' deriva quindi che il 100% degli italiani possono vedere l'informazione del governo e tutto quello che ci propinano. Non voglio entrare nel dettaglio perché è chiaro a tutti che le informazioni sono spesso distorte o addirittura potremmo definirla disinformazione bella e buona.

Le uniche voci fuori dal coro sono, o meglio erano, "Annozero" (ripreso a seguito di una senteza della magistratura) e "Report" (cancellato in questi giorni).

Qualcuno dirà che l'informazione la puoi trovare anche su internet ed è vero. Ma se consideriamo che un accesso a internet lo ha solo il 45,7% degli italiani ci rendiamo conto di come oggi questa informazione sia accessibile solo a meno della metà della popolazione. Ma Internet fa paura ed è per questo che nel nuovo disegno di legge si cerca di imbavagliarla. Questa nota per esempio non la leggerete mai in un giornale e non la potreste mai e poi mai sentire al telegiornale o in televisione.



Lotta all'opposizione


Nelle dittature che si rispettano le opposizioni sono sterminate a fucilate o messe in galera. Per qualche misterioso motivo in Italia, sfiorando il grottesco, l'opposizione si è autoeliminata. Non parla, non protesta, non si sente volare una mosca dal lato PD . Il buon Antonio fa quello che puo ma sicuramente non è abbastanza visto che è lasciato completamente solo.

Complicità? Stupidità? Non so ma è un altro dato di fatto che in Italia non esista una vera solida opposizione.


Ricapitoliamo, in Italia non è possibile manifestare liberamente se lo fai ti picchiano, ti arrestano o ti censurano, in Italia non è possibile e non è stato possibile eleggere democraticamente i parlamentari, in Italia l'informazione è sotto controllo di una ed una sola persona, in Italia non esiste opposizione, in Italia la magistratura è imbavagliata dall'avvocato Ghedini e dalle leggi ad personam. E' lecito domandarsi seriamente se in Italia siamo o no sotto dittatura? A voi l'ardua sentenza.

di Stefano Alletti

5 mag 2009

Alla faccia della Repubblica Italiana (articolo pubblicato sul "La Repubblica" del 04/05/2009 Firma n.p.

Superati i convenevoli delle festività dopo le"tirate" di orecchi da parte del Ns Presidente della Repubblica, ecco cosa dichiara in un intervista uno dei Ns più illustrissimi accusati di collusione mafiosa, mai giudicato, della Ns splendida Repubblica italiana; ovviamente leggeremo anche gli strascichi che ne conseguono ma vi chiedo di porre parecchia attenzione anche alla parte inerente alle parole di Roberto Rao, capogruppo Udc in commissione di Vigilanza Rai.

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Nell'intervista a Klaus Davi su YouTube il senatore del Pdl
assolve il Duce, "blando" sulle leggi razziali, e i repubblichini



Dell'Utri: "Mussolini troppo buono
Le veline meglio delle telegiornaliste"

Molti i commenti indignati, a cominciare da Vita: "Pura provocazione"
a Ferrero, che parla di "continuità fascistoide della Destra nostra con il Ventennio"


Dell'Utri: "Mussolini troppo buono Le veline meglio delle telegiornaliste"

Il senatore del Pdl Marcello Dell'Utri

ROMA - "Le veline laureate e preparate politicamente sono di gran lunga più apprezzabili di alcune telegiornaliste che non conoscono l'italiano". Ma soprattutto Benito Mussolini non fu "un dittatore spietato e sanguinario", perse la guerra perchè fu "troppo buono", fu "blando" sulle leggi razziali e, infine, i repubblichini furono "i partigiani di destra", perché lottarono per un ideale. Sono alcune delle dichiarazioni del senatore del Pdl Marcello dell'Utri, intervistato da Klaus Davi per il programma Klauscondicio.

Dichiarazioni che hanno suscitato reazioni sdegnate da parte di diversi esponenti politici: "Marcello Dell'Utri getta la maschera, dicendo che Mussolini non era poi tanto male e che le veline sono meglio delle giornaliste Rai", dichiara Roberto Cuillo, della Direzione del Partito Democratico. "E' la conferma della giustezza delle parole del segretario del PD, Dario Franceschini: con Berlusconi il nostro Paese è a rischio. Ed è ora, per tutti, di rompere il silenzio e gridarlo con forza".

"Passate le convenienze del 25 aprile, la continuità fascistoide della destra nostra con il Ventennio fascista torna fuori chiaramente nelle parole di Marcello Dell'Utri, ideologo della Pdl e intimo del premier", dice Paolo Ferrero, segretario del Prc.

"Questa storia della buona fede di quelli di Salò la trovo una furbizia ed anche di cattivo gusto, nella migliore delle ipotesi una banalità. Chi faceva quelle cose non era obbligato da nessuno", ha replicato il presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti.

Mentre il senatore dell'Italia dei Valori Pancho Pardi accusa Dell'Utri di aver "recuperato le più bieche banalità del revisionismo storico filofascista". Per Vincenzo Vita, senatore del Pd e membro
della commissione di Vigilanza Rai, quella di Dell'Utri "è una pura provocazione che non merita neppure commenti. Ciò che dice è augurabile possa e debba essere smentito da chi ha responsabilità politiche nel suo partito".

E Roberto Rao, capogruppo Udc in commissione di Vigilanza Rai, sostiene che "L'onorevole Dell'Utri va apprezzato, ma solo per la sua sincerità: è la seconda volta che si fa intervistare da Klaus Davi e persevera nel rilasciare dichiarazioni sconcertanti".

Dell'Utri nell'intervista a Klaus Davi ha anche ipotizzato l'"occupazione" della Rai: "Occupare la Rai? Perché no, - ha detto, rispondendo a una domanda - ma naturalmente speriamo di non doverla occupare. La tv di Stato ha grandi professionalità, ma un po' ha ragione Gasparri: è ancora in mano alla sinistra".

"Che l'idea vi fosse venuta, francamente, un po' ce n'eravamo accorti. - ha replicato ironicamente il vicesegretario dell'Usigrai Daniele Cerrato -. Occupare la Rai è sicuramente in cima ai pensieri di tutti quelli che hanno un malinteso senso dello Stato, del Servizio Pubblico radiotelevisivo e hanno solo presente la propria appartenenza a questo o quello schieramento".

(4 maggio 2009)