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26 lug 2009

Usa,violentata a 8 anni e ripudiata

Famiglia liberiana non la vuole più

La violentano a otto anni e la famiglia non vuole più saperne di lei. E' successo a Phoenix, negli Usa, dove una bambina liberiana è stata ripudiata dalla famiglia che si ritiene disonorata dalla violenza di un gruppo di ragazzi. La giovane è ora affidata ai servizi per l'infanzia dell'Arizona e ha già ricevuto numerose offerte di aiuto e di adozione. Il capo del branco di minorenni, un 14enne, sarà processato in tribunale come un adulto.

La violenza risale allo scorso 16 luglio, quando la ragazzina è stata condotta in un capannone da quattro giovani con la promessa di un chewing-gum. I quattro l'hanno violentata a turno per diversi minuti, prima che le sue urla richiamassero le forze dell'ordine.

Il più grande dei violentatori, 14 anni, verrà processato come un adulto, e dovra' rispondere delle accuse di sequestro di persona e violenza sessuale. Gli altri tre, che hanno 9, 10 e 13 anni, saranno giudicati dal tribunale dei minori.

Ha protestato per la vicenda anche la presidente della Liberia, una donna, che ha stigmatizzato il comportamento della famiglia e di una cultura ancora diffusa nel Paese da cui provengono anche i quattro giovanissimi stupratori.

"La famiglia ha sbagliato: avrebbero dovuto aprire le braccia a una bambina traumatizzata e collaborare con le autorità americane per capire cosa fare con i quattro responsabili", ha detto Ellen Johnson Sirleaf in un'intervista alla Cnn.


(Fonte: TGcom)

24 mar 2008

Domeniche a piedi si... ma con la famiglia e in riposo


Ebbene era ora che qualcuno si occupasse anche di quei poveri disgraziati che sono costretti a lavorare tutte le "SACROSANTE" (oramai non più tanto) domeniche... Ebbene sul mio blog trovate alla Vs destra(se usate firefox, in fondo se usate internet explorer) un bel banner per la nuovissima petizione del mese che si basa sulla raccolta delle firme per far si che si possa, finalmente, tutti tornare a godere delle domeniche in completo relax e a stretto contatto con la propria famiglia e che quelle pochissime domeniche non godute durante l'anno possano essere retribuite con il loro vecchio e caro giusto compenso, dato che per l'appunto, non si spiega come e perche' un giovane, non solo è costretto a lavorare la domenica o i festivi ma deve anche pagarne le conseguenze sullo stipendo a fine mese, vedendosi calcolato il medesimo giorno festivo quasi al pari di una giornata lavorativa infrasettimanale, questo è solo un piccolo passo per i diritti di tutti noi lavoratori, tanto tutti sappiamo che magari... sì non siamo tutti commercianti ma sicuramente un parente o un amico/a commerciante ce lo abbiamo e soprattutto da qualche parte bisogna pur cominciare, iniziamo dal settore commerciale e poi vedremo quale altra petizione o semplice discussione o dibattito si potrà affrontare per far sì che anche i lavoratori di oggi possano costruire una famiglia e seguirla come hanno fatto i Ns genitori prima di noi, tanto...peggio di così non può andare non credete miei piccoli sovversivini???