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30 giu 2010

VIVA L'ITALIA E VIVA GLI ITALIANI






VIVA L'ITALIA E VIVA GLI ITALIANI onesti, senza lavoro con le pezze al culo, con il bavaglio o senza, che lavorano per fare cmq debiti, senza casa, con un mutuo che non finiranno mai di pagare, con due tre figli a carico e con la cassa integrazione, con i CCNL scaduti e con le lotte sindacali, con la stanchezza e al tempo stesso con la voglia di lottare, con i debiti ma cmq col sorriso, con la mafia alla porta accanto ma con il coraggio di accusarla, con i morti di mafia in famiglia, con la voglia di giustizia, con la memoria viva, con capaci, piazza fontana, ustica, stazione di bologna e tutto il resto sempre a mente e davanti gli occhi, con via d'amelio nel cuore, con andreotti assolto ma sempre chiaro in mente che è stato giudicato colpevole ma che per sopraggiunti nuovi ordini di legge non è stato possibile giudicare come tale, con totò cuffaro giudicato colpevole in tutti i gradi di giudizio ancora politico .. non si spiega come, con tutto questo.. ma sempre e comunque ITALIANI VERI .

VIVA TUTTI QUESTI ITALIANI CHE LOTTANO E QUELLI CHE HO DIMENTICATO DI SCRIVERE MA CHE OGNI GIORNO FANNO IL POSSIBILE PER FARE CIO' CHE TOCCHEREBBE AD ALTRI GARANTIRE LORO.

26 set 2009

Fuori Totò Cuffaro dalla Commissione di Vigilanza Rai


Come si dice in Sicilia: "a posto siamo". Nel più totale oblio di tutti gli organi di stampa Totò Cuffaro, condannato per favoreggiamento semplice alla mafia, deputato dell'Udc, è entrato a far parte del consiglio di vigilanza rai.
Non riusciamo ad immaginare che tipo di vigilanza ci possa essere d'ora in poi alla Rai, se mai ce n'è stata.
Non capiamo il silenzio di tutti i media, anche quelli più progressisti, dei partiti del centro Sinistra dal Partito democratico all'Italia dei Valori.
Dobbiamo dedurre che per lor signori è normale che un condannato per motivi di mafia sieda in parlamento e che vigili sulla Tv di Stato?.
Per noi no!!!
Chiediamo a tutti di aderire a questo gruppo;
Di rendere la notizia quando più pubblica possibile;
Di scrivere a Repubblica (rubrica.lettere@repubblica.it) e Corriere della Sera (lettere@corriere.it) manifestando la propria contrariertà.
Un atto per dimostrare come in Italia vi siano cittadini con la testa sveglia e sempre più incazzati.

Gaetano Alessi per Ad Est on line