29 set 2009

PREGIUDICATI IN PARLAMENTO : ECCO LA LISTA COMPLETA (partito per partito)

La lista della XIV Legislatura (non completamente aggiornata sul cambio dei nomi dei partiti , ma i nomi noti sono gli stessi. Nell'elenco appaiono anche partiti non più in parlamento ma credo sia giusto mensionarli , visto lo sono stati per anni fino alle ultime elezioni):

La lista comprende 25 tra ex-deputati ed ex-senatori. Di essi, c'erano facenti parte di Forza Italia (14), Lega Nord (3), UDC (2), DS (1), La Margherita (1), PRI (1), Socialisti Uniti per l'Europa (1), Union Valdôtaine (1), DC per le Autonomie (1). A questi, è stato aggiunto in un secondo momento un ex-deputato di Forza Italia (Rocco Salini), poi confluito nel gruppo misto. Complessivamente, per la Casa delle Libertà, i condannati ammontavano a 22, per l'Ulivo a 2, e per i restanti gruppi, se ne rilevò uno solo.


Casa delle Libertà

(ex) Forza Italia

* Massimo Maria Berruti - Deputato: 8 mesi definitivi per favoreggiamento nel processo sulle tangenti della Fininvest alla Guardia di Finanza (rilasciate dal Manager della Fininvest, Salvatore Sciascia), per aver tentato di depistare le indagini cercando di impedire ai finanzieri arrestati di rilasciare al giudice la propria testimonianza sul caso.
* Alfredo Biondi - Deputato ed ex Vicepresidente della Camera dei Deputati (nelle Legislature X, XI, XIII, XIV): 2 mesi patteggiati per evasione fiscale a Genova.

N.B. La sentenza di condanna è stata revocata in data 28 settembre 2001 per intervenuta abrogazione del reato.

* Gianpiero Cantoni - Senatore, ex presidente della BNL: 2 anni e 800 milioni di lire patteggiati per corruzione e bancarotta fraudolenta.
* Marcello dell'Utri - Senatore: 6 mesi patteggiati per false fatture e falso in bilancio. 2 anni definitivi per false fatture e frode fiscale commessi a Torino nell'ambito della gestione di Publitalia.
* Antonio Del Pennino - Senatore: 2 mesi e 20 giorni patteggiati per finanziamento illecito nell'ambito dello scandalo Enimont. 1 anno, 8 mesi e 20 giorni patteggiati per finanziamento illecito della metropolitana milanese.
* Walter De Rigo - Senatore: 1 anno e 4 mesi patteggiati per truffa ai danni del Ministero del Lavoro e della CEE per falsi corsi di qualificazione professionale per la sua azienda.
* Gianstefano Frigerio - Deputato: 3 anni e 9 mesi per corruzione per le tangenti delle discariche milanesi. 2 anni e 11 mesi per concussione, corruzione, ricettazione e finanziamento illecito in Tangentopoli.
* Giorgio Galvagno - Deputato ed ex-Sindaco di Asti: 6 mesi e 26 giorni patteggiati per inquinamento delle falde acquifere, abuso e omissione di atti ufficio, falso ideologico, delitti colposi contro la salute pubblica e omessa denuncia dei responsabili della Tangentopoli astigiana nello scandalo della discarica di Vallemanina e Valleandona.
* Lino Jannuzzi - Senatore: 2 anni e 4 mesi per vari casi di diffamazione.

N.B. Il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha successivamente graziato Jannuzzi in data 16 febbraio 2005.

* Rocco Salini - Senatore ed ex-presidente della commissione del Senato sull'uranio impoverito: 1 anno e 4 mesi di reclusione per falso ideologico e abuso d'ufficio, in seno alla giunta di Teramo (inquisita per uso scorretto di 450 miliardi di € di fondi europei), della quale Salini fu l'unico condannato definitivo.
* Vittorio Sgarbi - Deputato: 6 mesi e 10 giorni definitivi per falso e truffa aggravata e continuata ai danni del Ministero dei Beni culturali per produzione di documenti falsi e assenteismo mentre era dipendente del Ministero dei Beni culturali del Veneto. Oltre 1000 € di multa per diffamazione aggravata sulle indagini del pool antimafia di Palermo.
* Egidio Sterpa - Deputato: condannato a 6 mesi definitivi nell'ambito dello scandalo dei fondi neri dell'Enimont.
* Antonio Tomassini - Senatore, ex-medico chirurgo e responsabile Sanità di Forza Italia: 3 anni definitivi per falso in certificazione per aver alterato la sua cartella clinica, riguardo un intervento di parto da lui attuato in cui la bambina partorita subì gravi lesioni cerebrali.
* Alfredo Vito - Deputato: 2 anni patteggiati e 5 miliardi di lire restituiti per 22 episodi di corruzione a Napoli.

UDC

* Vito Bonsignore - Eurodeputato: 2 anni definitivi per tentata corruzione per l'appalto dell'ospedale di Asti.
* Calogero Sodano - Senatore ed ex-Sindaco di Agrigento: 1 anno e 6 mesi definitivi per abuso d’ufficio finalizzato a favorire i costruttori abusivi in cambio di favori elettorali.

Lega Nord

* Mario Borghezio - Eurodeputato: 750 mila lire di ammenda per aver trattenuto per un braccio un ragazzino marocchino di 12 anni. 2 mesi e 20 giorni definitivi in incendio aggravato da "finalità di discriminazione" per aver dato fuoco ai pagliericci di alcuni immigrati extracomunitari che dormivano sotto un ponte del fiume Dora a Torino.
* Umberto Bossi - Eurodeputato e Segretario di Partito: 8 mesi definitivi nell'ambito dello scandalo Enimont. 1 anno definitivo dalla Cassazione per affermazioni verbali di istigazione a delinquere in occasione di due comizi della Lega Nord a Bergamo, in cui si incitavano i militanti leghisti a "cacciare i fascisti dal Nord anche con la violenza". Due condanne definitive per altrettante compiute affermazioni verbali di vilipendio alla bandiera italiana, la prima ad 1 anno e 4 mesi di reclusione con sospensione condizionale della pena, la seconda a una multa di 3 mila € (essendo nel frattempo intervenuta modifica in punto pena del reato all'inizio del 2006 ad opera del III Governo Berlusconi).
* Roberto Maroni - Deputato e Ministro dell'Interno: 4 mesi e 20 giorni per resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale durante la perquisizione della polizia nella sede leghista di via Bellerio a Milano, per aver morsicato la gamba dell'ufficiale di polizia, dopo la caduta in terra.[

DC per le Autonomie

* Paolo Cirino Pomicino - Eurodeputato ed ex-UDEUR: 1 anno e 8 mesi definitivi per finanziamento illecito nell'ambito dello scandalo Enimont. 2 mesi patteggiati per corruzione nell'ambito dello scandalo dei fondi neri dell'Eni.

PRI

* Giorgio La Malfa - Deputato ed ex-Ministro per le Politiche Comunitarie (a partire dal 22 aprile 2005): 6 mesi e 20 giorni nell'ambito dello scandalo dei fondi neri dell'Enimont.

Socialisti Uniti per l'Europa

* Gianni De Michelis - Eurodeputato e Segretario di Partito: 2 anni e 6 mesi patteggiati per corruzione nell'ambito delle tangenti autostradali del Veneto. 6 mesi patteggiati nell'ambito dello scandalo Enimont.

(ex) L'Ulivo

La Margherita

* Enzo Carra - Deputato: 1 anno e 4 mesi definitivi per false dichiarazioni al PM su tangente Enimont.

Altri

Union Valdôtaine

* Augusto Rollandin - Senatore: complessivi 16 mesi e interdizione dai pubblici uffici per abuso d’ufficio per favoreggiamenti in appalti.

XV Legislatura

L'iniziativa Parlamento pulito è continuata anche dopo le elezioni politiche del 2006, interessandosi così anche ai parlamentari neoeletti e rieletti di tutti gli schieramenti. Ne risultano 25 condannati definitivi (compresi quelli che hanno patteggiato la pena), di cui 21 eletti nella Casa delle Libertà e 4 eletti ne L'Unione.

Casa delle Libertà

Forza Italia

* Massimo Maria Berruti: favoreggiamento.
* Alfredo Biondi: evasione fiscale (reato poi depenalizzato).
* Gianpiero Cantoni: patteggiamento per corruzione e bancarotta fraudolenta.
* Marcello Dell'Utri: false fatture, falso in bilancio e frode fiscale.
* Lino Jannuzzi: diffamazione aggravata.
* Giorgio La Malfa: finanziamento illecito.
* Giovanni Mauro - Senatore: definitiva condanna per diffamazione aggravata.
* Cesare Previti - Deputato: 6 anni definitivi per corruzione del giudice Vittorio Metta nel processo sulla contesa della Mondadori tra Silvio Berlusconi e l'ingegnere Carlo De Benedetti, al fine di concedere la proprietà esclusiva della casa editrice alla Fininvest. Si è dimesso dalla carica di deputato il 31 luglio 2007.

N.B. Il 29 luglio 2006, con l'approvazione della legge sull'indulto, Cesare Previti è stato riabilitato.

* Egidio Sterpa: finanziamento illecito.
* Antonio Tomassini: falso in atto pubblico.
* Alfredo Vito: corruzione.

Alleanza Nazionale

* Marcello De Angelis - Senatore: 6 anni definitivi per banda armata e associazione sovversiva per aver partecipato all'organizzazione terroristica di estrema destra Terza Posizione.
* Domenico Nania - Senatore: 7 mesi definitivi per lesioni volontarie personali all'età di 18 anni nell'ambito di scontri fisici avvenuti tra studenti di destra e di sinistra.

UDC

* Vito Bonsignore: tentata corruzione.
* Aldo Patriciello - Eurodeputato: definitiva condanna per finanziamento illecito.

Lega Nord

* Mario Borghezio: violenza privata su minore e incendio aggravato.
* Umberto Bossi: finanziamento illecito, istigazione a delinquere e vilipendio alla bandiera italiana.
* Roberto Maroni: resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

DC per le Autonomie

* Paolo Cirino Pomicino: corruzione e finanziamento illecito.
* Antonio Del Pennino: finanziamento illecito.

Nuovo PSI

* Gianni De Michelis: corruzione e finanziamento illecito.

L'Unione

La Margherita (poi confluiti nel Partito Democratico)

* Enzo Carra: falsa testimonianza.

Partito della Rifondazione Comunista

* Daniele Farina - Deputato e fondatore e leader storico del centro sociale milanese di Leoncavallo: 1 anno e 6 mesi complessivi per fabbricazione, detenzione e porto abusivo di ordigni esplosivi e resistenza a pubblico ufficiale, durante la manifestazione antifascista dei collettivi universitari e durante gli scontri davanti alla centrale nucleare di Montalto di Castro (reati poi sottoposti ad amnistia). 10 mesi per lesioni personali gravi durante gli scontri tra i servizi d’ordine sindacale e i servizi d'ordine di Leoncavallo. Definitiva condanna per inosservanza degli ordini delle autorità, dovuta al mancato rispetto delle ordinanze del Sindaco di Milano Marco Formentini sui concerti a Leoncavallo.

Rosa nel Pugno

* Sergio D'Elia - Deputato: 25 anni definitivi per banda armata e concorso morale in omicidio, per aver concorso all'organizzazione terroristica di estrema sinistra Prima Linea, nella quale il gruppo armato di D'Elia uccise l'agente Fausto Dionisi. Nel 2000 D’Elia è stato però riabilitato con sentenza del Tribunale di Roma, con parere favorevole dello stesso procuratore generale.

XVI Legislatura

L'iniziativa è continuata anche dopo le elezioni politiche del 2008, interessandosi così anche ai parlamentari neoeletti e rieletti di tutti i partiti, per la prima volta presenti in Parlamento senza essere riuniti in raggruppamenti politici o parlamentari. Ne risultano 18 condannati definitivi (compresi quelli che hanno patteggiato la pena), di cui 16 di centrodestra e 2 di centrosinistra, per la prima volta in diminuzione dall'inizio di Parlamento pulito.

Partiti di Centro-destra

Il Popolo della Libertà
* Massimo Maria Berruti: 8 mesi definitivi per favoreggiamento nel processo tangenti Guardia di Finanza.
* Vito Bonsignore: 2 anni definitivi per tentata corruzione appalto ospedale Asti.
* Gianpiero Cantoni: patteggiamento per corruzione e bancarotta fraudolenta.
* Giuseppe Ciarrapico - Senatore: 623.500 lire di ammenda per ripetuto sfruttamento di lavoro minorile. 3 anni per ricettazione fallimentare nell'ambito del crack di 70 miliardi della società che controllava la «Casina Valadier». 4 anni e 6 mesi per bancarotta fraudolenta nell'ambito del crack del Banco Ambrosiano. 1 anno e 8 mesi per truffa pluriaggravata a danno di Inps, Inail e Inam per non aver registrato nei rispettivi libri paga i salari dei dipendenti delle società. 1 anno (con rito abbreviato) per falso in bilancio e truffa nell'ambito dello scandalo Safim Leasing-Italsanità, in cui la Safim Factor cedette a Ciarrapico vari miliardi di lire ricavati con falsi crediti dopo aver affittato suoi immobili in Italsanità.
* Marcello De Angelis: banda armata e associazione sovversiva.
* Marcello Dell'Utri: false fatture, falso in bilancio e frode fiscale.
* Renato Farina - Deputato: 6 mesi (patteggiati) per favoreggiamento nel rapimento dell'ex-imam di Milano Abu Omar.
* Giorgio La Malfa: condanna definitiva a 6 mesi e 20 giorni per finanziamento illecito Enimont.
* Domenico Nania: lesioni personali.
* Giulio Camber: millantato credito.
* Salvatore Sciascia - Senatore ed ex-Manager della Fininvest: 2 anni e 6 mesi per corruzione di ufficiali e sottoufficiali della Guardia di Finanza, allo scopo di alleggerire le verifiche fiscali della Fininvest.
* Antonio Tomassini: Condannato in via definitiva dalla Cassazione a 3 anni per falso.

Lega Nord
* Mario Borghezio: violenza privata su minore e incendio aggravato.
* Umberto Bossi: finanziamento illecito, istigazione a delinquere e vilipendio alla bandiera italiana.
* Roberto Maroni: resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale.

Partiti di centro

UDC

* Giuseppe Naro - Deputato: 6 mesi definitivi per abuso d’ufficio volto a utilizzare il denaro pubblico per pagarsi 462 ingrandimenti fotografici al prezzo complessivo di 800 milioni di lire.
* Giuseppe Drago - Deputato: 3 anni definitivi per peculato, essendosi appropriato, senza fare rendiconti, dei fondi riservati della Presidenza della Regione Siciliana, quando ricopriva tale carica. A seguito della pena accessoria dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici decade dalla carica di deputato.

Partiti di Centro-sinistra

Partito Democratico

* Enzo Carra: falsa testimonianza.
* Antonino Papania - Deputato ed ex-Assessore al Lavoro in Regione Siciliana: 2 anni, 20 mesi e 20 giorni patteggiati per abuso d'ufficio volto alla compravendita di posti di lavoro per ex-detenuti disoccupati, per conto di alcuni esponenti del sindacato Failea.

26 set 2009

Fuori Totò Cuffaro dalla Commissione di Vigilanza Rai


Come si dice in Sicilia: "a posto siamo". Nel più totale oblio di tutti gli organi di stampa Totò Cuffaro, condannato per favoreggiamento semplice alla mafia, deputato dell'Udc, è entrato a far parte del consiglio di vigilanza rai.
Non riusciamo ad immaginare che tipo di vigilanza ci possa essere d'ora in poi alla Rai, se mai ce n'è stata.
Non capiamo il silenzio di tutti i media, anche quelli più progressisti, dei partiti del centro Sinistra dal Partito democratico all'Italia dei Valori.
Dobbiamo dedurre che per lor signori è normale che un condannato per motivi di mafia sieda in parlamento e che vigili sulla Tv di Stato?.
Per noi no!!!
Chiediamo a tutti di aderire a questo gruppo;
Di rendere la notizia quando più pubblica possibile;
Di scrivere a Repubblica (rubrica.lettere@repubblica.it) e Corriere della Sera (lettere@corriere.it) manifestando la propria contrariertà.
Un atto per dimostrare come in Italia vi siano cittadini con la testa sveglia e sempre più incazzati.

Gaetano Alessi per Ad Est on line

23 set 2009

FUS - 24 milioni al cinema: 18 alla produzione e 6 alle sale


ROMA - 17 SETTEMBRE - L.F. - Andranno al cinema 24 dei 60 milioni stanziati questa estate per il reintegro del Fondo Unico dello Spettacolo: 18 milioni alla produzione cinematografica e 6 milioni all'esercizio. Lo stabilisce il DM 4 settembre 2009. E' la prima notizia certa sulla ripartizione dello stanziamento aggiuntivo, contenuta in una comunicazione del direttore generale Cinema, Gaetano Blandini. La comunicazione precisa anche che per i contributi a film di interesse culturale, sono ora disponibili complessivamente (compresa cioè la quota cinema del Fus), 35.260.000 euro: 24 milioni per i film; 9,6 milioni per le opere prime; 960 mila euro per i corti e 700 mila per le sceneggiature.

Il presidente dell'Anec, Paolo Protti, esprime "soddisfazione" perché nella ripartizione dei 60 milioni "non sono stati seguiti i soliti parametri del Fus, e si è preso atto delle difficoltà del cinema e in particolare dell'esercizio". Ma definisce i fondi ancora "largamente insufficienti".

"Bisogna trovare - dice Protti - nuove risorse e nuovi strumenti legislativi per dare certezza al futuro del cinema in sala e agli imprenditori dell'esercizio, che restano la categoria più a rischio e meno sostenuta".

Più in generale, Protti osserva che questa ripartizione "di cui non conosco le quote riservate alle altre attività di spettacolo, dimostra in modo drammatico l'urgenza che oltre a parlare di reintegri, si parli, ma con i fatti, di leggi strutturali di riforma".

Fonte: Giornale dello Spettacolo

Presentazione stagione teatrale 2009-2010 - Dopo la pausa estiva, RB Casting torna ad occuparsi di teatro


Dal 22 settembre ha inizio la 24esima edizione del Romaeuropa Festival che vedrà impegnate prestigiose compagnie teatrali quali la Mansaku-no-Kai Company, la William Kentridge Handspring Puppet Company (all'interno del programma dell'Eliseo), i Muta Imago, Peter Brook con Natasha Parry e Bruce Myers in "Love is my sin" (dal 5 all'8 novembre, imperdibile!).

Nutrito e interessante il cartellone del Teatro Argentina. Si comincia il 7 ottobre con "Cyrano di Bergerac" di Rostand interpretato da Massimo Popolizio e si prosegue con "L'impresario delle Smirne" di Goldoni; "To be or not To be" per la regia di Antonio Calenda tratto dal film "Vogliamo vivere" di Ernest Lubitsch, e "Bartleby lo scrivano", una lettura spettacolo che vedrà Daniel Pennac in veste di attore.

Al Teatro India saranno in scena "Il Vantone" di Pier Paolo Pasolini e "Festa di Famiglia", testi di Luigi Pirandello rielaborati da Andrea Camilleri.

Il Teatro Quirino ospiterà "Il giuoco delle parti" di Luigi Pirandello con Geppy Gleijeses, "Macbeth" di Shakespeare con Gabriele Lavia, solo per citarne alcuni; al Teatro Valle potremo vedere Glauco Mauri con "Il vangelo secondo Pilato" di Emmanuel Schmitt, "La pelle" di Curzio Malaparte per la regia di Marco Baliani, il ritorno di "Midsummer night's dream" e "The Merchant of Venice" per la regia di Edward Hall.

Al Teatro Ghione, invece, due grandi interpreti femminili, Valeria Valeri e Milena Vukotic, saranno in scena con "Le fuggitive" di Pierre Palmade e Christophe Duthuron.

Abbiamo voluto citare solo una parte di quello che i teatri romani offrono, ma sarà come sempre un piacere e una scoperta, nel corso dei mesi, essere presenti e condividere con voi quell'emozione irripetibile che è il teatro. Buona stagione a tutti!!

Letizia Ruggiero

Fonte: RB Casting

18 set 2009

Apre il D.A.F. Dance Arts Faculty – Progetto Internazionale di Danza e Arti Performative a Roma

19 settembre, 2009 | Di artapartofculture redazione
Inserito in: segnalati, teatro danza
68 lettori | 1 commento

In occasione dell’apertura del D.A.F. – , presso il LANIFICIO a Roma, allievi e professionisti avranno l’opportunità unica di conoscere parte della proposta didattica del centro attraverso Opening Classes distribuite nell’arco delle giornate del 19 e 20 Settembre.

Docenti e coreografi attivi in campo nazionale ed internazionale e realtà affermate nel panorama della danza italiana come la Spellbound Dance Company, si alterneranno in miniclassi di 45 minuti in cui sarà possibile sperimentare la varietà e l’eterogeneità della danza, intesa come forma espressiva trasversale, anche in termini di sbocchi professionali futuri.

Con una quota di iscrizione di soli 30,00 €, sarà possibile accedere alle 12 lezioni “DAF Opening Classes” del 19 e 20 Settembre.

Le classi sono a numero chiuso.

Obbligatoria la prenotazione tramite mail all’indirizzo danceartsfaculty@libero.it

In un’ottica di complementarietà, in cui ogni settore sostiene l’altro, si è scelto di non focalizzare la propria attenzione su questo o quello stile di danza, al contrario di approcciare l’arte coreutica a 360°, stimolando l’attenzione degli allievi su più fronti.

Tutto questo garantendo un livello qualitativo ineccepibile, con il coinvolgimento di alcuni tra gli esponenti migliori di ogni disciplina, i quali vantano tutti una forte esperienza, oltre ad essere artisti attualmente in attività nelle più importanti realtà professionali del mondo. Tra i docenti, due ospiti internazionali, a testimoniare i continui rapporti di collaborazione consolidati nel corso degli anni dal direttivo DAF.

DOCENTI E COREOGRAFI

Claudia Zaccari, Maria Gippius, Dominique Portier, Alexandre Stepkine, Cristina Amodio, Mauro Astolfi, Antoine Veereken/Random Dance, Yoko Taira/Compañia Nacional de Danza, Spellbound Dance Company, Michele Oliva, Caterina Felicioni, Adriana De Santis e altri in via di definizione..

Partendo dalla danza classica, base fondamentale per qualsivoglia stile di danza, fino alla ricerca e sperimentazione del contemporaneo, passando per modern e modern-jazz. Tre macrocategorie per garantire una corretta formazione ed un consolidato know-how ai professionisti di domani.

Dalle ore 14,45 alle 20,30 del 19 Settembre, e dalle 10,00 alle 18,00 del 20, si articoleranno sei “opening classes” al giorno di classico, contemporaneo e modern.

Le lezioni avranno luogo in parallelo ad altre attività d’Arte integrate alla Danza come Mostre fotografiche, Installazioni video, Opere in digitale, Attività creative per Bambini, Attività del “Lanificio 159” e lezioni organizzate da “Urbans Arts Project” quale dipartimento Hip Hop.

Durante la giornata verranno presentati i corsi dei vari Dipartimenti e i relativi docenti:

Dipartimento Classico
CLAUDIA ZACCARI

Dipartimento Contemporaneo – Modern
MAURO ASTOLFI

Dipartimento Musical
FLAVIA ASTOLFI

Dipartimento Canto
FABRIZIO PALMA

Dipartimento Hatha Yoga
ADRIANA DE SANTIS

Dipartimento Arti Sceniche,Cinema e Nuovi Media
ENZO ARONICA

Responsabile Settore Medico
ROBERTO CECCARELLI

Settore Recupero Fisico e Prevenzione
LOREDANA ROMANO

Tutti coloro che parteciperanno alle “Opening Classes” che si terranno al primo piano, saranno invitati a:

-AUDIZIONE D.A.F. Dance Arts Faculty

PROGETTO INTERNAZIONALE DANZA E ARTI PERFORMATIVE 20 settembre SALA 1 ore 12,00 - Audizione per l’assegnazione di borse di studio per i corsi di formazione e perfezionamento presso la sede del Lanificio 159 a Roma, per l’anno accademico 2009/2010, con decorrenza dal prossimo Ottobre 09.

- AUDIZIONI PER ACT-IN-MUSICAL scuola professionale di musical 20 settembre SALA 4 10,00-16,00 con insegnanti qualificati ed esperti nel settore Musical, inizieranno ad ottobre i corsi biennali di musical. un approccio olistico permetterà di uscire dalla scuola con competenza nella recitazione, dizione, canto, lettura musicale, coro, dance theatre, tip tap e tutto quello che serve per diventare un performer d’eccezione nel musical, nel teatro di prosa e nel cinema.

- video installazioni e opere in digitale a cura di Enzo Aronica

- mostra fotografica di Cristiano Castaldi

- “Opening Gala” spettacolo di chiusura della giornata inaugurale presentato da Dance Arts Faculty e Urbans Arts Project al primo piano

Il 19 Settembre a partire dalle 21,45.

-Seguirà dalle 23,30 la serata organizzata dal “Lanificio 159” Dj Set al piano inferiore

Per informazioni:

D.A.F. Dance & Arts Faculty PROGETTO INTERNAZIONALE DI DANZA E DI ARTI PERFORMATIVE
Mobile +39 393 9162871 danceartsfaculty@libero.it
www.danceartsfaculty.it

17 set 2009

Biennale 53. Palazzo delle Esposizioni&Giardini della Biennale


L’arte incarna una visione del mondo, da qui il tema di questa 53. Esposizione Internazionale d’Arte: “Fare Mondi” a cura di Daniel Birnbaum
La Biennale ’09 è un’esperienza, la tematica ha reso più semplice l’immersione all’interno delle opere, molto spesso percorribili senza disdegnare inoltre l’aspetto ludico, a volte provocatorio, che ha donato sprazzi di leggerezza all’esposizione, delineando così che cosa sia fare arte oggi. Non ho visto disfattismo, pessimismo cosmico o masochismo, ciò che porto con me di questa “esperienza” è la voglia di costruire, di fare “il nuovo”. Nonostante abbiano preso parte molte vecchie guardie dell’arte contemporanea, non sono mancati nomi sconosciuti, novità frizzanti.
Non è mia intenzione fare una lista di nomi insapore e inodore, anche per non togliere il piacere a chi andrà di conoscere, non solo di riconoscere artisti e opere.
Sinceramente mi hanno affascinato moltissimo i “Giardini della Biennale”, senza nulla togliere alle “Corderie dell’Arsenale”, ma a mio avviso è una location all’interno della quale si “naviga” molto bene tra i vari Padiglioni, con i propri tempi e il proprio passo.
Anche all’interno del Palazzo delle Esposizioni ho gradito molto la percorribilità, un percorso non scontato ma fluido, pieno di input, ma senza togliere al visitatore il tempo di metabolizzazione.

Il Palazzo delle Esposizioni si apre con una delle opere più significative di questa Biennale 53, “Galaxy Forming along Filaments, like Droplets along the Strands of a Spider’s Web” di Tomas Saraceno: una stanza invasa da un gigantesco aracnide che si dirama grazie a corde elastiche molto resistenti e che muta al variare della tensione esercitata sulle corde. È un’installazione affascinante non solo per l’apparente richiamo ad una progettualità architettonica molto complessa, ma anche per il rimando che lo stesso artista fa alla preistoria dell’universo, “quando le galassie erano disposte in formazioni spugnose lungo filamenti”. L’opera diventa un bellissimo parco giochi per bambini e un percorso ad ostacoli per gli adulti più avventurosi.
Un altro mondo percorribile è “Esperimentet” un’installazione di Nathalie Djurberg, in cui il pubblico si trova all’interno di un fantomatico giardino dell’Eden formato da gigantesche e grottesche sculture floreali il tutto condito da tre video ambientati nello stesso giardino in cui dei fantocci di plastilina animati in “passo uno” danno vita a sequenze di sesso e violenza che divertono e allo stesso tempo disgustano lo spettatore.
Da collegamento tra tutte le sale le aste di Andrè Cadere: “Six barres de bois rond”. L’artista amava girovagare per la città di Parigi e installarle in luoghi pubblici o esposizioni di amici, la cosa interessante è che la sequenza con la quale vengono posizionati i colori lungo l’asta non è mai rigida, compare sempre un’incongruenza, un’anomalia che attira solo l’osservatore più acuto.

Tra le partecipazioni nazionali davvero meritevole il Padiglione della Danimarca e Paesi Nordici (Finlandia, Norvegia e Svezia), non voglio dilungarmi sulla splendida architettura di Alvar Aalto che viene allestita, insieme all’altro padiglione come fossero degli appartamenti. Il progetto è stato curato dai due artisti Elmgreen & Dragset creando all’interno di questo spazio pubblico un ambiente privato. “The Collectors” indaga la sfera intima di una famiglia disastrata e di uno scrittore di racconti erotici, per loro sfortuna vicini di casa. Non solo, ma da come suggerisce il nome è anche un’analisi sul collezionismo, per cui l’arredamento, le opere d’arte presenti riflettono la psicologia del possesso, della proprietà, del desiderio dei rispettivi proprietari. Tra gli artisti presenti Massimo Bartolini, Maurizio Cattelan, Martin Jacobson, Wolfang Tillmans.

Una sorpresa il Paglione della Polonia con la video proiezione “Guests” di Krzysztof Wodiezko. Entriamo ed è come se fossimo fuori vediamo le ombre di persone attraverso dei vetri, così vicine ma intoccabili e allo stesso tempo lontanissime. Sono gli immigrati, l’altro, l’estraneo, molto spesso ridotto all’impossibilità di comunicare, di esprimersi. L’opera è sicuramente d’impatto, grazie anche ad un allestimento che rende perfettamente l’idea di stare “dall’altra parte”. Anche noi, i visitatori siamo ospiti e ce ne rendiamo conto grazie ai lavavetri, noi siamo il fuori e il dentro, vediamo e viviamo allo stesso tempo l’invisibilità sociale dell’immigrato.
La Romania si presenta con “The Seductivenes of the Interval”: un esempio di stanze comunicanti che creano un percorso labirintico tra spazio reale e immaginario in cui i tre artisti Stefan Costantinescu, Andrea Faciu e Ciprian Muresan proiettano video o creano delle installazioni sonore, il tutto arricchito dalla presenza di elementi scenici: l’intero padiglione è ricoperto di foglie di zucca. Ci raccontano delle esperienze, dei linguaggi e dei comportamenti odierni, dando così uno spaccato dell’uomo di oggi, immerso nella sua fragilità e temporalità.


Biennale Arte 53. Esposizione Internazionale d'Arte Fare Mondi

Daniel Birnbaum

dal 7 giugno al 22 novembre 2009

Palazzo delle Esposizioni – Giardini della Biennale

Di Chiara Ciucci Giuliani

16 set 2009

Io invece, l’ho visto tutto

PIOVONO RANE di Alessandro Gilioli


E credo che tutti avrebbero dovuto vederlo tutto, anche se - certo - il boicottaggio televisivo in teoria era una buona intenzione.

Avrebbero dovuto vederlo tutti per capire in profondità quello che ha detto la moglie, quando parlava di un uomo malato. Rinchiuso in profondità nelle proprie menzogne, avvoltolato nella litania degli insulti a mezzo mondo, arrogante perfino con il suo consueto maggiordomo, quello che gli aveva fatto firmare il Contratto con gli italiani.

Tirato, teso, gonfio, un occhio mezzo chiuso, pieno di cortisone: più suonato di Mussolini al Lirico in quel dicembre del ‘44.

E l’opposizione “è comunista” - non provi Vespa a smussarlo in merito - e “D’Alema è uno stalinista”, e “le nuove case di Onna sono così belle che vorrebbe viverci lui”, e lui da Vespa in realtà non ci voleva andare perché “preferiva guardarsi il Milan”, e chi parla di conflitto d’interesi è “un delinquente”, e i giornalisti che lo criticano “sono farabutti”, e lui ha introdotto in politica “una nuova moralità”, e “abbiamo dato una casa a tutti gli sfollati”, e noi “agli immigrati in mare serviamo le bibite e poi gli diamo asilo nido” (sic), e stiamo dando soldi alla Libia perché costruiscano “dei campi confortevoli”, naturalmente chi lo contesta “è antiitaliano” - un po’ come i dissidenti russi che venivano sbattuti in galera perché antisovietici.

Un giorno la rivedremo, questa puntata di Porta a Porta, e magari saremo capaci di riderci su: con l’inno d’Italia sull’ultimo video, e i mazzi di girasoli in chiusura.

Per adesso, fa solo un sacco di paura: perché qui destra e sinistra non c’entrano più niente, c’è solo un uomo anziano sulla china della follia, in piena sindrome da bunker ma ancora pieno di servi e di potere, e capace di tutto per non mollarlo mai.


fonte: http://gilioli.blogautore.espresso.repubblica.it/2009/09/15/io-invece-lho-visto-tutto/

15 set 2009

WDA ricerca nuovi coreografi


WDA EUROPE

PRESENTA IN COOPERAZIONE CON IDC-ITI/UNESCO
IL PROGETTO INTERNAZIONALE
NON E' UNA VETRINA...E' MOLTO DI PIU'!

A.A.A. CERCASI 7 COREOGRAFI STAGIONE 2010
VEDERE IL BANDO SU www.wda-europe.net

SELEZIONI NEL: LAZIO, TOSCANA, CALABRIA, LOMBARDIA......

Il Premio per 7 Coreografi worldwide consiste in una somma
in denaro di $ 1,200.00, e l’albergo a Taiwan. Il
coreografo resterà in “residence” per tre settimane
con l’impegno di creare un nuovo lavoro coreografico da
debuttare al Tsyoing Theatre (Sud Taiwan)-per un valore
complessivo di oltre Euro 15.000,00.


infoline: 0039 3477779785

WDA Europe
Coordinatore
Luca Di Paolo

www.wda-europe.net
info@wda-europe.net

13 set 2009

Commemorare, un nuovo modo di chiedersi perché.

Uno spazio performativo, quattro attori drammaturgi, un video proiettore e uno splendido calore profuso dall’allestimento organizzativo e ben impastato con l’atmosfera e le energie del pubblico.


Questi gli ingredienti mischiati e messi a disposizione per una, tanto nuova quanto interessantissima e apprezzabile, commemorazione ai caduti dell’ 11 settembre 2001;

la regista Mariella Pizziconi, grazie ad una eccezionale location come quella del Duncan 3.0 di Roma ci regala, in tutti i sensi data la gratuità del biglietto, una nuova forma di riflessione sui fatti accaduti otto anni fa.


In “Tutto il male del Mondo” , così intitolata l’opera drammaturgica, vanno in scena infatti in un alternarsi di immagini e letture interpretative, le vicende e i dialoghi di una famiglia italiana, ove comuni e ben note a tutti possono essere le incomprensioni e le antitetiche posizioni politiche e culturali; ebbene è proprio su questo che la regista vuole far riflettere, mettere in luce con un percorso altalenante di sentimenti e di riflessioni che, la maggior parte delle volte è proprio la mancanza di comunicazione, la mancanza di conoscenza comune dei fatti politici e sociali del mondo che crea tutte le diversità della società; tende così a far riflettere su quanto possa essere fragile l’animo umano nel cadere facilmente

nelle visioni pilotate da fattori esterni agli eventi.


Un avvenimento come quello delle torri gemelle, che costò all’umanità più di tremila anime, non viene quindi messo in discussione realmente per chi o per come esso possa essere accaduto, ed è proprio qui che spunta la novità, ma viene solo analizzato dal punto di vista emozionale, si sfrutta la contrapposizione di ideali di due sorelle che, una manager di una grandissima banca statunitense presente coi suoi uffici dentro il World Trade Center e l’atra No Global, riescono a incontrarsi nei pensieri comuni solo ed esclusivamente grazie all’u

tilizzo di un libro che spiega la storia delle stesse torri, la No global comincia ad affascinarsi al grande lavoro e concetto di libertà e interculturalità degli USA mentre la manager invece pian piano comincia a sensibilizzarsi a tutte le problematiche di corruzioni politico-sociali-amministrative che hanno guidato il pianeta negli ultimi 20 anni.


Così la regista, giocando con le emozioni e i dialoghi, ci incanala verso ciò che si auspicherebbe per il pianeta, cerca quindi di infondere nel pubblico il concetto di quanto sia importante informarsi e non farlo sterilmente solo per se stessi né tanto meno per protestare in piazza senza alcun risultato ma appunto per far conoscere i fatti e far sì che i medesimi possano toccare le parti dell’animo che comuni sono e restano a tutto il genere umano.



Un recitato davvero toccante che tocca il suo massimo apice nel momento in cui le due sorelle si uniscono del tutto vivendo l’una a fianco l’altra e portandoci, purtroppo, a vivere intensamente i momenti tragici che furono vissuti quel giorno all’interno delle Twin Towers.


Davvero toccante, perfettamente commemorativo e veramente sensibile il lavoro di Mariella Pizziconi, nome che ci ricorderemo per lungo tempo grazie a questo sua intenso e sentitamente vissuto lavoro.


Titolo: Tutto il male del mondo

Regia: Mariella Pizziconi

Attori: Lavinia Origoni, Paola Borgia, Massimiliano Grazioso, Monica Cecchini, Federico Emiliani.

Altri collaboratori: David Ravignani, Andrea Santoro, Gaetano Buompane.


Carlo Lo Monaco

12 set 2009

CORSO RESIDENZIALE DI CLOWN CON EMMANUEL LAVALE'E

Programma:
La parte essenziale del nostro lavoro consisterà quindi a
" liberare la gabbia", a toglierci di dosso i vecchi costumi. Fase delicata come una nascita.
Segue una parte propedeutica:
- Lo studio del clown dalle sua origine ad oggi.
- Il clown da circo con i suoi due protagonisti principali: Augusto e Mr Loyal.
Certi numeri sono scritti come veri spartiti.
Lo studio si fa matematico, puntiglioso. Come abbandonare il proprio corpo per seguire l’inflessione del Mr Loyal, o gli scherzi assurdi del clown.
- Analizzeremo le entrate clownesche
- Annuncio del numero - la sua realizzazione - il suo fallimento e l’uscita del clown

Monsieur Loyal e l'Augusto (esercitazioni a gruppi)
- scherzo del clown bianco – riuscita - scherzo dell'Augusto –
fallimento - punizione dell'Augusto

I clown teatrali:
Potremo poi allontanarci dagli sketches stereotipati della tradizione
circense per avviarci verso una ricerca più profonda: la conoscenza
della fragilità umana e la sua progressiva messa in scena alla
scoperta dell’antiero e moderno che si nasconde dietro ogni "bide", vale a dire ogni fallimento del numero presentato.
Attraverso le improvvisazioni si metteranno in evidenza le ingenuità,
le debolezze, le fissazioni, i deliri delle diverse personalità che
andranno successivamente definite e messe in risonanza con il
pubblico:
- la ricerca del proprio clown, il costume
- rapporto tra clown e pubblico
- le entrate solitarie, il parlato
- il rapporto con gli oggetti
- costruzione di frasi umoristiche
- il rapporto di potere "capo-sottocapo"

Location, date info e contatti:

Inizio:
venerdì 2 ottobre 2009 alle ore 9.30
Fine:
domenica 4 ottobre 2009 alle ore 18.30
Luogo:Montopoli di Sabina

Telefono:
3333711382
E-mail:

Appello del MovEm09 - Movimento Emergenza Cultura Spettacolo Lavoro.



MovEm09: Movimento Emergenza Cultura Spettacolo Lavoro

I tagli, l'appiattimento culturale, l'emarginazione, la repressione limitano le nostre libertà e sono spesso non documentate dai giornali asserviti al Governo; con questa impresa "geniale" di cancellazione delle nostre capacità creative e dei nostri mestieri, il Governo riesce ad ipnotizzare l'opinione pubblica.

Ascoltateci
Le politiche del governo italiano nel campo della conoscenza sono sempre più orientate verso la privatizzazione dei saperi e la mercificazione della cultura. Il mondo della creatività e della produzione culturale e artistica: Cinema, Teatro, Musica, Danza, Arti Visive, Letteratura e Televisione è direttamente colpito non solo dai tagli economici ma anche dalla mancanza di leggi di sistema. Noi esigiamo leggi che siano garanzia di autonomia, libertà artistica e di espressione, di pluralismo produttivo e culturale che garantiscano reali tutele e diritti per i lavoratori del settore; leggi che riconoscano senza se e senza ma la funzione della trasmissione culturale e il valore della creatività in una società come quella italiana.

Noi chiediamo alla stampa di tutto il mondo presente a Venezia di farsi portavoce della nostra battaglia di libertà e di civiltà, contro tutti i processi di dispersione di professioni difficilmente riproducibili, contro la banalizzazione e l'involgarimento dei valori che sono in corso nel nostro Paese.

L'investimento pubblico in cultura è essenziale: è arcinoto che l'Italia è agli ultimi posti tra i Paesi Europei con meno dello 0,3 del PIL. È importante sapere che se la Gran Bretagna investe per il cinema 277 milioni di sterline e la Francia ha elevato il proprio sostegno all'industria audiovisiva a 513 milioni e 620 mila euro, l'Italia ha destinato quest'anno all'attività cinematografica soltanto 69 milioni di euro.

Non è retorica ricordare che gran parte dei 250.000 lavoratori dello spettacolo sono già occasionali, privi di tutele e diritti, e quindi invisibili.

Non è retorica asserire che un Paese privato di cultura, ricerca, conoscenza e arte è un Paese senza futuro.

Gli autori di cinema, di teatro e di televisione,
gli attori, i musicisti, i danzatori, gli scrittori, gli agenti,
i critici e giornalisti cinematografici, tutti i lavoratori dello spettacolo,
dell'arte visiva, della cultura, della ricerca e dell'informazione


Aderiscono
AFIC - Ass. Festival Italiani Cinematografici / AIAM - Ass. Italiana Attività Musicali / AIARSE - Ass. Aiuto Registi e Segretarai d'Edizione / AIC - Ass. Italiana Direttori della fotografia / AITS - Ass. Italiana Tecnici del Suono / AMC - Ass. Montatori Cinematografici / ANAC - Ass. Nazionale Autori Cinematografici / ANART - Ass. Nazionale Autori Radiotelevisivi e Teatrali / ApTI - Ass. per il Teatro Italiano / ART - Ass. Registi della fiction televisiva / ARTICOLO 21- Associazione giornalisti / ARTISTI RIUNITI / ASC - Ass. Scenografi Costumisti / ASS. DOC/IT - Documentaristi italiani / ASS. TRUCCATORI E PARRUCCHIERI / ASST - Ass. Sindacale Scrittori di Teatro / CENTOAUTORI - Associazione cinematografica / CIRCOLO GIANNI BOSIO / CLB FUORI ONDA - Ass. Tecnici televisivi / CORE - Associazione danza-tori / CSC - studenti Centro Sperimentale di Cinematografia / Federazione CEMAT - Ente di promozione musicale / FIDAC - Federazione Italiana Associazioni Cineaudiovisivo / LABORATORI PERMANENTI / LARA - Associazione di agenti / METATEATRO / MUSICARTICOLO 9 / Nuova Consonanza - Orchestra Regionale di Roma e del Lazio / OSSERVATORIO DELLA RICERCA / REV - Rete veneta arti performative / RITMO - Rete Italiana Musicisti Organizzati / SACT - Scrittori Associati Cinema Televisione / SAI - Sindacato Attori Italiani / SIAD - Soc. Italiana Autori Drammatici / SIAM - Sindacato Italiana Artisti Musica / SNCCI - Sindacato Nazionale Critici Cinematografici / SNGCI - Sindacato Nazionale Giornalisti Cinematografici / SNS - Sindacato Nazionale Scrittori / TAVOLO NAZIONALE DELLA DANZA / UFFICIO SINDACALE TROUPE SLC-CGIL / ZEROPUNTOTRE - Associazione teatrale


Si ringrazia, MovEm09 - Movimento Emergenza Cultura Spettacolo Lavoro.

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Diffondete.

Fonte: RB Casting

7 set 2009

Iniziativa per la libertà d’informazione


Promossa dalla Federazione Nazionale della Stampa, si svolgerà sabato 19 settembre a Roma in Piazza del Popolo a partire dalle ore 16



Federazione Nazionale della Stampa Italiana
Roma, 7 settembre 2009

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana comunica:

“L’iniziativa per la libertà d’informazione, promossa dalla Federazione Nazionale
della Stampa, si svolgerà sabato 19 settembre a Roma in Piazza del Popolo a
partire dalle ore 16
.
La Fnsi rivolge un appello a tutte le forze sociali, sindacali, associative e a tutte le
cittadine e i cittadini, affinché senza distinzione di parte o di schieramento, vogliano
raccogliere questo invito e partecipare a questa grande iniziativa.

La manifestazione
si propone, in primo luogo, di rafforzare e di tutelare i valori racchiusi nell’articolo
21 della Costituzione
e il diritto inalienabile di ogni cittadino alla conoscenza, alla
informazione completa e plurale e alla comunicazione, che per essere tale non può
subire forma alcuna di bavaglio.”


Le adesioni dovranno essere comunicate ai seguenti indirizzi di posta elettronica:
segreteria.fnsi@fnsi.it infofnsi@tin.it

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Ricordiamoci tutti che questa è un azione che puo' e deve assolutamente fare la storia del nostro paese, non esiste possibilità di liberazione di una nazione senza la partecipazione dei cittadini fuori categoria che credano e combattano per delle cause principalmente a loro rivolte.

Vale troppo, finisce in museo il libro donato da Berlusconi

Il volume ha una copertina in marmo e vale 460 mila dollari
Ad Harper la copia numero uno: sarà esposta in una struttura pubblica


Vale troppo, finisce in museo il libro donato da Berlusconi

WASHINGTON - Ha un valore di 460 mila dollari il volume dalla copertina in marmo donato dal premier Silvio Berlusconi al collega canadese Stephen Harper e a tutti i leader del G8 all'Aquila, secondo gli esperti citati dal quotidiano Toronto Star. Il libro su Antonio Canova, con copertina in marmo di Carrara e dal peso di 25 chili, era stato regalato ai leader dei paesi partecipanti al vertice. Il volume è stato prodotto in un numero limitatissimo di esemplari e al Canada è toccata la copia numero uno.

Tuttavia il premier canadese non potrà tenere per sé il prezioso presente: la legge federale proibisce ai politici di accettare doni del valore superiore ai mille dollari. Il libro, di proprietà del governo, finirà quindi in un museo.

Il 10 luglio scorso, durante la consegna dei doni avvenuta all'Aquila, il primo ministro canadese aveva dichiarato: "Berlusconi è in gran forma, ma fa regali esagerati". Harper aveva aggiunto: "L'unico problema che ho avuto con Berlusconi sono i regali che mi ha fatto, abbastanza per mettermi in seria difficoltà con la Commissione etica, per questo sto assicurandomi di averli registrati tutti''.

Proprio la commissione etica canadese stabilisce, nel Conflict of Interests Act, norme molto severe per i regali alle autorità pubbliche. I regali con valore superiore ai mille dollari diventano proprietà del governo.

L'opinione pubblica canadese si era mostrata stupita dai costosi doni di Berlusconi. Non solo perché il tema del G8 era la recessione economica, ma anche perché la riunione dei grandi del mondo si svolgeva all'Aquila, devastata pochi mesi prima dal terremoto.

(7 settembre 2009)

Fonte: La Repubblica.it

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perchè da noi non esistono nè leggi di questo tipo nè tanto meno una commissione etica??? provo a supporre... fa comodo, sicuramente, a tanti non porre limiti alla divina provvidenza corruttiva????

Carlo Lo Monaco

Scontri fra precari e polizia - Mostra del cinema -



Fonte: Informare per Resistere - (facebook)

Tratto da Blob del 3/9/2009
4/9/2009
Momenti di tensione e scontri ieri pomeriggio davanti all'Hotel Des Bains, al Lido, tra la polizia e i partecipanti a Global Beach. Quattro dimostranti sono rimasti contusi: uno di loro, disabile, è stato medicato al Pronto soccorso a causa di un colpo di manganello ricevuto alla testa.
Era stata annunciata una protesta pacifica, una «street parade» contro i tagli al Fondo unico per lo spettacolo e contro il precariato culturale. Il corteo è partito dalla sede di Global Beach, a San Nicolò, poco dopo le 16 e doveva raggiungere la sede della Mostra, fermandosi poco prima dell'inizio dei cantieri. I manifestanti hanno effettuato poi un lungo sit-in davanti alla rotonda del Blue Moon. Tutto sembrava tranquillo e il corteo aveva ripreso a muoversi verso Lungomare Marconi. Poi l'imprevisto: i dimostranti hanno deciso di entrare all'Hotel Des Bains e occupare una stanza, simbolicamente, per illustrare le motivazioni della protesta. Ma la polizia, appena ha visto i giovani avvicinarsi all'ingresso e alla recinzione dell'albergo, ha effettuato una carica. Le biciclette parcheggiate davanti all'albergo sono finite a terra nel parapiglia generale, mentre gli agenti colpivano con il manganello. Il bilancio finale vede un ragazzo finito all'ospedale - subito dimesso, dopo una medicazione - e altri tre feriti. Una ragazza è rimasta contusa alla spalla.
La situazione, dopo alcuni minuti di forte tensione, si è stabilizzata e i manifestanti hanno iniziato a indietreggiare, mentre davanti a Lungomare Marconi la polizia bloccava la strada. Tra i passanti che uscivano dagli stabilimenti balneari c'è stato un fuggi-fuggi generale: la gente era preoccupata di quanto stava accadendo.
Da fonti di polizia si è saputo che è stata sequestrata una catena, mentre un agente risulta contuso. La polizia ha inoltre dichiarato che alcune biciclette sono state lanciate contro gli agenti. La Questura sta inoltre vagliando le posizioni di alcuni dei manifestanti per una eventuale denuncia. Ambienti della Questura fanno sapere che da parte dei manifestanti ci sarebbe stata una «sistematica ricerca dello scontro».
I ragazzi di Global Beach si sono poi diretti con un furgone lungo il Gran Viale, fino ad arrivare al piazzale per poi tornare indietro. «Quest'azione è il simbolo di come in questo Paese esista la repressione culturale: hanno voluto colpirci deliberatamente per bloccare una protesta giusta, che vuole dare dignità a tutti coloro che lavorano all'interno del precariato culturale», hanno dichiarato i manifestanti, attraverso il sound sistem posto sul camion. Oggi si svolgerà a mezzogiorno una conferenza stampa a Global Beach. Le dichiarazioni su quanto è accaduto non si sono fatte attendere. L'assessore comunale alla Cultura Luana Zanella si è detta preoccupata di quanto è accaduto: «Mi sembra che da parte delle forze dell'ordine ci sia stata una gestione dell'ordine pubblico assolutamente inadeguato, sproporzionato. Sono preoccupata per quanto è accaduto. Ci sono due mondi a confronto - ha detto - quello dei privilegiati dei protagonisti che sono in questi giorni alla Mostra e quello dei ragazzi che con difficoltà cercano lavoro nel mondo culturale, una differenza che deve far riflettere». Il consigliere comunale Beppe Caccia ha dichiarato: «E' gravissimo quanto successo al Lido: per la prima volta dal 1968 l'inaugurazione della Mostra del Cinema è stata sporcata dalle violenze ingiustificate delle forze dell'ordine contro una pacifica manifestazione. Ignobile è l'episodio del ferimento alla testa di uno studente universitario disabile»

3 set 2009

Robert Longo - Come i media e la televisione dominano la nostra vita


di Alice Ungaro

In questa calda estate in cui le attività di 4FOUR non si sono fermate, ma solo rallentate, abbiamo assistito soprattutto in Italia ad una presa di consapevolezza auspicabile: la televisione e i media dominano la nostra vita. O meglio, vorrebbero farlo.
Molti artisti, da sempre più sensibili a certe tematiche, di questa asserzione, ne hanno fatto un caposaldo del loro lavoro, uno fra tutti, Robert Longo, nostro personaggio extra del mese.

Longo nasce a Brooklyn nel 1953 dove tuttora vive e lavora. Le sue installazioni, foto, sculture e disegni, così come la sua musica e i suoi film hanno da sempre un fortissimo impatto sull’opinione pubblica statunitense, tanto che già nel 1989 fu etichettato come uno degli artisti più provocatori negli USA.

Affascinato dalla storia europea e dai film di Rainer Werner Fassbinder, è un artista prettamente figurativo che tuttavia non intende narrare nulla. “Il bianco e nero è una forma di astrazione. Ho sempre pensato di essere un'artista astratto che lavora sulla rappresentazione".

Quando tutti seguivano il glamour della New Wave, lui esponeva enormi armi da fuoco prese in prestito dalla cronaca. Decompone il corpo umano in una danza macabra, l’equilibrio perduto a causa di un improvviso colpo di revolver. Evocativo, essenziale ma sofisticato. Poliedrico.

Prende le distanze dalla massa che ricercava nelle immagini sublimate dai media, la materia grezza per le loro opere, sorprendendo il pubblico con teste di squali con la bocca spalancata, bombe che esplodono e onde impetuose e minacciose.

L’uomo è pericoloso. Ma lo è anche la natura nella sua imprevedibilità, così la Terra ha un’aria minacciosa anche da lontano quando il Nulla, che ha spaventato generazioni di bambini preoccupati per la sorte di Atreyu de “La Storia Infinita”, sembra appropriarsi di essa.

Non è un caso che Longo presenti le sue opere dietro una lastra di vetro. E’ un modo, il suo modo di fare “riflettere”. Il vetro significa incubazione, cura, distanza. La stessa lastra di vetro che ci divide dallo schermo televisivo. Perché a ben guardare, i soggetti scelti da Longo sono già visti, fanno parte della nostra cultura, della nostra storia collettiva. Sono nostri. Eppure abbiamo bisogno che qualcuno ce lo dica, che ci faccia riflettere. Negli anni ’50 lo faceva la TV. Adesso siamo davvero sicuri di volerli confermare questo ruolo all’interno della nostra vita?

La risposta a voi.

Il “saper fare” del Rialto, modello di cultura senza sprechi



di Giorgio Cattaneo



Mentre le grandi coalizioni nazionali si scambiano accuse sulla gestione finanziaria del controverso settore delle politiche culturali, con il centro-destra che si dichiara costretto a imporre tagli e il centro-sinistra deciso a difendere i contributi pubblici per il cinema, il teatro e la cultura territoriale diffusa, da mesi nel cuore di Roma si sta combattendo – nel silenzio generale – una strenua e anomala battaglia, assolutamente atipica per il panorama culturale italiano: l’ostinata resistenza dell’ex centro sociale Rialto Occupato, ora “centro di cultura contemporanea” Rialto Sant’Ambrogio, riconosciuto e autorizzato dal Comune di Roma.

Nato da un’iniziativa di protesta, l’occupazione simbolica di un cinema abbandonato per contestare la mancanza di spazi liberi e non-profit, destinati alla creatività giovanile, nell’arco di dieci anni il Rialto si è sviluppato, trasferendosi nell’ex Ghetto ebraico, in un vetusto edificio al Portico d’Ottavia, dando vita ad una fioritura culturale assolutamente sorprendente. Teatro di ricerca, visual art, musica elettronica, concerti, presentazioni di libri: un cocktail di attrazioni che ha miscelato oltre 600 artisti, italiani e internazionali, attirando nei weekend anche migliaia di spettatori, distribuiti nelle diverse sale artistiche, nel grande salone bar e nell’ampio cortile interno.

Frequentato da un pubblico variegato, spesso colto, fatto di romani e non (moltissimi gli stranieri) il Rialto ha proposto un’elevata offerta culturale, giungendo ad ospitare “prime” mondiali come quelle del regista argentino Rafael Spregelburd; a co-produrre installazioni, spettacoli, mostre e lavori musicali sperimentali (anche in collaborazione con Rai Trade); ad aggregare e coinvolgere il proprio pubblico attraverso una vitalità culturale non comune, di recente estesa ai temi della Decrescita, come dimostra anche il successo dello spettacolo toscano “Orti Insorti”, con ingresso a baratto, messo in scena nel Casale, fuori Roma, ristrutturato sempre dai ragazzi del Rialto e trasformato in azienda agricola biologica a vocazione didattico-culturale.

Dal mese di marzo, malgrado i continui successi (sul piano della qualità culturale e anche dei numeri, cioè del vastissimo riscontro di pubblico) il Rialto è finito in un mare di guai. Una prima ispezione delle autorità di polizia ha condotto al sequestro dei bar interni, contestando l’inadeguatezza delle autorizzazioni alla somministrazione di bevande: la materia è controversa, dopo il riconoscimento del ruolo sociale del Rialto da parte del Comune di Roma, e sarà necessariamente chiarita in sede legale. Di recente, le autorità hanno provveduto al sequestro di altri spazi, decisamente strategici per l’attività culturale: la sala teatrale e il cortile interno. A questo punto, protesta il Rialto, è in gioco la sopravvivenza stessa del centro.

In attesa che la questione venga risolta (per una felice soluzione, il Comune di Roma aveva recentemente ribadito il proprio impegno, prospettando al Rialto una ricollocazione del centro culturale in uno spazio non lontano ma meno affollato, quindi con minori problemi di vicinato) resta grande l’incertezza sulla sorte di questo anomalo presidio culturale, unico in Italia, contro la cui chiusura sono scesi in campo – attraverso un appello, pubblicato sul sito www.rialto.roma.it - alcuni dei migliori nomi della cultura italiana, da Mario Martone a Citto Maselli, da Franco Quadri a Goffredo Fofi, dalla presidente del Premio Solinas a uomini di spettacolo come Claudio Santamaria, Daniele Vicari e Ascanio Celestini, nonché giornalisti, critici, politici della sinistra militante e i direttori artistici di alcune delle più illustri realtà teatrali italiane, da Torino a Genova, da Bologna a Milano, da Venezia a Perugia.

Il rischio è che, ancora una volta, l’Italia disperda una parte del suo patrimonio culturale, faticosamente costituito. Attraverso la sua giovane impronta decisamente europea, aperta alla filosofia dell’open source in una logica di network leggero, dinamico e informale, il Rialto rappresenta un caso unico in Italia: non solo per la qualità dell’offerta, riconosciuta a livello internazionale, ma anche per la qualità della gestione. La completa autonomia finanziaria del centro è infatti quasi uno scandalo, nell’attuale panorama dell’amministrazione pubblica della cultura nazionale, spesso sorretta da cospicui contributi, in molti casi elargiti – come da più parti rilevato – senza un adeguato riscontro di pubblico e critica.

Lo “scandalo” del Rialto è la sua indipendenza vincente, che ha assicurato numeri da azienda culturale importante, conseguiti grazie ad un’enorme mole di lavoro volontario. Le sole entrate del Rialto, infatti, sono venute dallo sbigliettamento degli spettacoli e dai proventi dei piccoli bar interni. In tal modo, il Rialto ha mantenuto la propria totale autonomia, finanziaria e quindi anche politica, rifiutando ostinatamente finanziamenti pubblici. Un esempio di auto-produzione che, in Europa e in tutto l’Occidente, sarebbe preso a modello. Da noi invece, a quanto pare, si cerca di contrastarlo in ogni modo.

Se infatti i problemi burocratici sollevati recentemente andranno certo risolti nel modo più opportuno, nel pieno rispetto della legge, non stupirebbe se il silenzio assordante che circonda la vicenda si spiegasse anche con l’oscuro imbarazzo che il Rialto può effettivamente suscitare, presso fornitori culturali di minor prestigio ma molto più costosi, e che – a differenza del Rialto – gravano considerevolmente sulla spesa pubblica e quindi sui contribuenti, ai quali non riescono però a garantire un’offerta di qualità paragonabile a quella del laboratorio creativo romano.

Di recente, ha scosso l’intero ambiente culturale italiano l’inchiesta piemontese del Premio Grinzane Cavour. A prescindere dai risvolti giudiziari, sui quali la magistratura si deve ancora pronunciare, è emerso in quel caso l’evidente sproporzione tra l’investimento pubblico e il risultato atteso. Se il caso tutto piemontese del Grinzane rappresenta forse l’esempio più allarmante di cattiva gestione pubblica della cultura, il “saper fare” del Rialto di Roma, al contrario, dovrebbe costituire un modello positivo, da incoraggiare e riprodurre: a maggior ragione in una fase come l’attuale, segnata da crescenti difficoltà economiche.

LA CULTURA INDIPENDENTE NON SI ARRESTA l'appello e le firme pervenute











LA CULTURA INDIPENDENTE NON SI ARRESTA

A tre mesi dal sequestro preventivo del 20 marzo 2009 di quasi tutti gli spazi legittimamente assegnati dal Comune di Roma all'Associazione Rialtoccupato, arriva l'ampliamento del sequestro anche alla sala teatro e al cortile interno. Con questa ennesima azione di Polizia si tenta di chiudere definitivamente il progetto culturale del Rialto.

Nel corso di 10 anni di attività tutti gli spazi del Rialto hanno accolto una quantità enorme di artisti, che hanno messo in scena spettacoli, video proiezioni, arte contemporanea, concerti. Soltanto considerando l'attività teatrale, il Rialto ha ospitato un numero di compagnie tre volte superiore a quelle presentate mediamente dai teatri istituzionali.

In questo vasto panorama di artisti romani, italiani e stranieri, sono passate molte realtà che oggi ricoprono un ruolo di primo piano nella scena nazionale, come Ascanio Celestini, Massimiliano Civica, Davide Enia, Roberto Latini, l'Accademia degli Artefatti. Altri, già forti di un lungo percorso internazionale, come Giorgio Barberio Corsetti o Fanny & Alexander, hanno scelto di portare il loro lavoro in una ex palestra di sei metri per sei perché riconoscevano in quel luogo uno spazio vivo della cultura contemporanea a Roma. I nomi di punta della scena emergente, dai Santasangre ai Pathosformel, da Daniele Timpano a Babilonia Teatri, da Lucia Calamaro ai Muta Imago, sono passati tutti dal teatro del Rialto, e in qualche caso è proprio nel complesso del Santambrogio che hanno creato i loro spettacoli.

Questo immenso patrimonio di esperienze artistiche e umane ha trovato nel Rialto un luogo dove crescere, entrare in contatto con esperienze simili o con la critica, o ancora esprimere un'idea di cultura indipendente, non subalterna, in grado di parlare al presente. Questo è stato possibile perché il Rialto è un luogo realmente aperto, dove è possibile sperimentare nel tempo e persino sbagliare.

Accanto a questa idea di cultura come incontro umano e artistico, il Rialto ha portato avanti un sostegno concreto alla produzione, supportando decine di produzioni e mettendo a disposizione gratuitamente due sale prove per undici mesi l'anno.

In una città come Roma, dove l'assenza di centri di produzione spicca come un primato negativo a livello europeo, significa dare un contributo sostanziale alla nascita di decine di spettacoli ogni anno. Spettacoli che poi girano nei principali festival italiani, da Santarcangelo a Castiglioncello fino al Festival Teatro Italia di Napoli, o nelle piazze principali del teatro contemporaneo, come il Teatro India di Roma.

Tutto questo è stato possibile grazie a un modello che non è mai dipeso dai finanziamenti pubblici o privati, un sistema di auto-finanziamento che ha consentito di dare continuità ai progetti artistici, laddove la continuità in campo culturale è diventata un miraggio; e tutto questo nella più totale indipendenza artistica e di pensiero.

Un modello di economia alternativa da anni sperimentato in tutte le realtà indipendenti, che oggi si vuole additare a mera attività di commercio abusivo.

Il ruolo svolto in questi anni di monitoraggio, supporto e dialogo costante con le realtà emergenti del territorio e nazionali hanno fatto del Rialto uno dei luoghi simbolo della scena indipendente. La trasversalità della programmazione ha portato al dialogo con diverse istituzioni culturali, dai centri di cultura internazionali alla Festa del Cinema, fino alla Fondazione Romaeuropa, che ha supportato il progetto di produzione ZTL-pro insieme alla Provincia di Roma, ideato dalla rete di operatori indipendenti romani ZTL (composta da Rialto, Angelo Mai, Santasangre/Kollatino Underground, Teatro Furio Camillo, Triangolo Scaleno Teatro / Teatri di Vetro). L'attività di ZTL dimostra come la cultura indipendente, al contrario delle logiche competitive che ispirano anche le strutture pubbliche, cresce e si sviluppa in una dimensione di cooperazione e condivisione. L'attività costante del Rialto, che è un punto importante nella geografia culturale della capitale, ha sempre pensato se stessa come un tassello di un movimento più vasto, che ha cercato di far emergere i linguaggi del contemporaneo in un panorama culturale, come quello romano, tendenzialmente refrattario all'innovazione. Allo stesso tempo, il Rialto come luogo è stato quotidianamente punto di incontro per discussioni, riunioni, dibattiti, assemblee, dando un sostegno concreto e "fisico" all'incontro tra soggetti diversi.

A tutti coloro che hanno attraversato il Rialto perché ci sono andati in scena, hanno provato e fatto debuttare qui i propri spettacoli, sono stati semplici spettatori, hanno recensito scritto studiato, a chi si è solo incuriosito, a tutti coloro che sentono risuonare tra le mura del Rialto qualcosa di familiare e prezioso, che a Roma non può venire meno, chiediamo di esprimere con una firma il proprio sostegno attento e appassionato.

Grazie a tutti coloro che saranno con noi a cui speriamo di dare presto notizie positive.

Per leggere le firme già pervenute e il comunicato ufficiale clicca qui

Firma sulla mail: info@rialto.roma.it

2 set 2009

Grillo168 - Terra Reloaded

di Beppe Grillo


Buongiorno!
Sentite, oggi vorrei farmi un complimento. Vorrei presentarvi questo filmato, questo DVD. E vorrei farmi un complimento. Io sono incazzato perché tutte le volte che uno si riferisce alla mia persona, si riferisce al comico, al comico genovese, al comico di Genova. Al comico. Benissimo, allora io vi spiego che cosa ha fatto un comico assieme ad altri collaboratori e amici. Io sono andato in giro per il mondo, dalla California a New York, da Brussel a Berlino, ad intervistare i più grandi pensatori di questo secolo – secondo me e secondo il mondo ambientalista. Che sono Stiglitz, Rifkin, Wackernagel, Brown, Sachs, Pollan. Tutte persone che sono i numeri uno nel loro settore e scrivono nel nostro blog.
Io sono stufo di essere preso così: “è un comico!”. Allora sono andato a intervistarli e mi hanno dato il loro punto di vista sul mondo di oggi.
“Tutti si sono preoccupati negli ultimi anni dell’aumento del costo dell’energia e della scarsità di petrolio. C’è una convinzione diffusa che la il mondo stia esaurendo il petrolio: è la teoria del picco del petrolio”.
“Siamo ormai alle soglie del cosiddetto picco del petrolio. Il picco si ha quando si sono utilizzate la metà delle scorte di petrolio disponibili.”
Abbiamo una grande opportunità di sentire questa gente e di sentire come stanno le cose. Come stanno veramente e non come le dicono questi pagliacci che ci sono in giro, e di farci un’idea. Io non voglio salvare il mondo, però questo è un film che potrà salvare le persone, se sapranno decidere di guardarselo e di seguire quello che viene detto in questo film. Quindi i movimenti che io rappresento, quei pochi milioni di persone che ci seguono da anni, fanno parte di milioni e milioni di persone nel mondo che costituiscono il più grande movimento della storia dell’umanità. Ed è in sordina e sempre etichettato: gli ambientalisti, quelli della Prius, l’antipolitica. Ci danno delle etichette. Ma noi abbiamo delle idee e non ci sono leader. Non ci sono organizzazioni, nasce tutto dal basso. Sono milioni e milioni di persone. Sono 300-400, 500.000 organizzazioni che vogliono tutte la stessa cosa: cambiare questo sistema di mondo e vedere se se ne può recuperare un altro di mondo possibile. E c’è! Il mondo del meno: fare meno materiali, meno lavoro, meno fatica. È l’unica soluzione.
“Probabilmente la migliore fonte di energia, come la chiama E. Lovins, è il negawatt. Significa che dobbiamo ridurre il nostro fabbisogno di energia, utilizzando la conservazione o utilizzando in maniera più efficiente l’energia.”
“Oggi sappiamo che possiamo utilizzare lampadine che consumano un decimo delle lampadine convenzionali”.
Ecco, noi siamo ai primi posti al mondo come numero di telefonini, cementificazione e numero di automobili, e siamo agli ultimi posti come felicità dei propri abitanti. Noi siamo un popolo infelice, eppure abbiamo delle caratteristiche che potrebbero davvero renderci straordinari.
Quindi, meno energia è basilare. Non cercare panacee nel nucleare. Dobbiamo usare quella che abbiamo e usare sole ed energie da fonti rinnovabili. Produciamo un miliardo di euro all’anno di pubblicità per convincere gente che non ha i mezzi a comprare cose di cui non ha bisogno.
Questo è un sistema che dobbiamo mettere al centro, per cambiarlo. Io mi sono fatto carico di fare questo documentario, che credo servirà. Secondo me dovremmo farlo vedere nelle scuole, dibattere. Io sono solo un servitore, uno che si mette a disposizione per queste cose. Ma credo che sentir parlare queste persone dovrebbe essere obbligatorio nelle scuole e anche nelle università.
Vorrei dirvi chi sono queste persone, alcune delle quali ho conosciuto personalmente molto bene. Da Lester Brown, che è stato il fondatore del World Watch Institute, studiato in duemila università e tradotto in dieci lingue. Adesso ha fatto un libro meraviglioso che è “Piano B 3.0”, dove ci spiega esattamente come sta l’ambiente, dai ghiacciai al clima. Un uomo straordinario. Joseph Stilglitz, Joe Stiglitz, premio Nobel per l’economia per la teoria dell’asimmetria delle informazioni, abbiamo contatti e ci siamo visti almeno quattro-cinque volte. È venuto in Italia a parlare all’università di Ancona. Siamo in contatto. Scrive sul blog, è uno dei consulenti di Obama. È un uomo molto interessante, che dice cose molto interessanti anche sull’energia nucleare. È un economista. Jeremy Rifkin, un grande economista e scrittore ideatore anche lui di grandi teoria, la Terza Rivoluzione Industriale. È un uomo che vi parla di idrogeno e di come l’energia dovrà cambiare e fare rete. Fare rete con l’energia, come abbiamo fatto rete con l’informazione, con Internet. Michael Pollan, scrittore, professore di giornalismo, divulgatore scientifico esperto in cibo e nutrizione, straordinario. Wackernagel, uno svizzero che vive in California che ha inventato l’impronta ecologica: quanto ci costa sopravvivere producendo nel modo in cui stiamo producendo. Wolfgang Sachs, uno dei grandi sociologi internazionali co-fondatore del club del fattore 10, del Wuppertal Institute. Un uomo straordinario che parla, dal punto di vista della sociologia e dell’antropologia, di come si dovrà evolvere un nuovo mondo. Tutta gente straordinaria.
Andiamo alla radice. Sentiamo queste persone. Coadiuvati da una grande organizzazione, che ho sempre seguito – e l’ho anche finanziata col mio 5 per mille – che è Greenpeace. Greenpeace è la prima che ha capito come agire in questo modo. Non prende fondi da multinazionali, vive di elargizioni pubbliche, quindi non ha assolutamente nessun aggancio e vive di immagini, di fotografie e di filmati. Sono ragazzi straordinari coi quali sono onorato di avere un collaborazione.
Quindi io vi esorto a prenderlo questo DVD. È una cosa molto, molto, molto importante e molto interessante.
Grazie e buon 168!

fonte: www.beppegrillo.it