30 apr 2009

Meglio i Brand della politica (Renditi conto...)

Sbirciando si trova scritto ciò su di un blog che a sua volta copiò la notiza da libero news, il testo recita esattamente così... fate leVs conclusioni.

Meglio la Barilla di Veltrusconi: solo il mercato è democratico...
di Laura Minestroni
Meglio la Barilla di Veltrusconi: solo il mercato è democratico...
Sabato 05.04.2008 10:00Un survey condotto qualche anno fa dall’Henley Centre di Londra aveva rivelato che il pubblico inglese ha più fiducia in marche come Kellogg’s, Heinz e Marks & Spencer piuttosto che nel Parlamento, nella polizia e nelle leggi del sistema britannico.
Molti professionisti del branding e della gestione strategica della marca sono oggi convinti che il mercato sia in effetti molto più democratico rispetto agli organismi politico costituzionali dei principali paesi occidentali avanzati. Più democratico, ad esempio, del sistema elettorale.
Infatti il mercato – soprattutto quello del largo consumo – esprime l’opinione popolare attraverso l’interazione di tre dimensioni: offerta, domanda, ricerche sul consumatore. Insomma, acquistando un detersivo piuttosto che un altro, scegliendo una marca di automobile invece che un’altra, i cittadini pronuncerebbero più democraticamente le proprie scelte che non in cabina di voto.
Nel 2004, un articolo firmato Randall Frost e pubblicato su www.brandchannel.com, riportava a tal proposito, una serie di pareri espressi da professionisti della business community, del mondo del management e della marca.
Si diceva, tra l’altro, che se i consumatori non sono soddisfatti di una certa marca, non faranno altro che non acquistarla più. L’azienda, di fronte a una contrazione delle vendite, potrà regolarsi di conseguenza: rivedendo la propria offerta, studiando la customer satisfaction, migliorando i propri prodotti e i propri servizi. Fino a sintonizzarsi con i bisogni e i desideri della gente.
Lo stesso non accadrebbe in politica: una volta che gli elettori hanno dato il proprio voto, avrebbero pochissimi strumenti di controllo su chi li governa.
Attraverso ogni singola decisione d’acquisto e attraverso la fedeltà alla marca i consumatori sono oggi in grado di influenzare l’agire delle aziende. Producendo, così, un effetto indubbiamente più significativo rispetto a ciò che il loro voto provoca in termini politici. Non a caso si parla, in maniera sempre più insistente, di marketing relazionale, ove tra brand e consumatore, s’instaura un legame profondo, basato sulla fiducia. La marca è un impegno pubblico e non può far altro, per sopravvivere, che mantenere la propria parola. E’ un patto. Insomma, con ogni probabilità, ci stupiremmo di più se una marca come De Cecco facesse spaghetti che non tengono la cottura, piuttosto che se uno dei nostri politici non mantenesse le promesse enunciate in campagna elettorale.

E’ così?

29 apr 2009

"Neutralità web sotto attacco"

Tutti contro la direttiva dell'Ue
Gli utenti del web e i provider chiedono ai parlamentari europei di fermare la direttiva "Telecoms Package", che darà ai gestori telefonici il potere di modificare le condizioni nelle quali usiamo le applicazioni più comuni, come Skype e Facebook di VITTORIO ZAMBARDINO

"Neutralità web sotto attacco" Tutti contro la direttiva dell'Ue
C'è una lettera molto lunga, mandata qualche giorno fa al parlamento europeo. Si trova sul sito di AssoProvider. E' in inglese e usa un po' di gergo. Può sembrare uno di quegli allarmi da sesso degli angeli, di cui interessa qualcosa solo agli specialisti. E invece è una cosa molto urgente, molto seria. I firmatari chiedono ai parlamentari di pensarci bene prima di votare la direttiva "Telecoms Package", ormai in fase di approvazione. Perché con quel testo - dicono - c'è il rischio di approvare anche una sorta di apartheid elettronica che apparentemente riguarderà i dati, cioè le cose inanimate. Ma poi avrà a che fare con le persone. Ecco di cosa si tratta.

Facciamo un passo indietro che ci aiuta a capire. A metà del mese di aprile, T-Mobile, la grande azienda di telefonia cellulare tedesca, una delle prime al mondo, ha comunicato ai suoi utenti che l'utilizzazione di Skype per chiamate in "voice over IP" dal cellulare sarà fortemente limitato.

Ecco, la direttiva Telecoms package promette di produrre effetti simili a questo e su un ampio arco di servizi. Perché alcuni emendamenti daranno ai gestori telefonici il potere di modificare le condizioni nelle quali usiamo le applicazioni più comuni.

Così Guido Scorza, giurista e presidente dell'istituto per le politiche dell'Innovazione, uno degli organismi firmatari della lettera: "Bisogna immaginare il gestore di un autostrada che a un certo punto decida di incolonnare tutte le auto gialle su un casello e tutte quelle rosse su un altro. E che decida di far andare le auto gialle al doppio della velocità di quelle rosse. O di dare la precedenza a quelle che portano il suo marchio, quello del gestore, perché sono le 'sue' auto".

Fuor di metafora, Scorza intende dire che l'accesso a Facebook, per fare un esempio, potrebbe essere reso relativamente più lento rispetto a quello di un film che viene venduto dallo stesso fornitore di accesso. Oppure questi potrebbe porre limiti quantitativi all'uso di servizi non collegati alla propria offerta o ritenuti marginali. O ancora: che una volta violata la parità tra tutti i diversi servizi, potrebbero esserci offerte commerciali tese a risolvere il problema creato dallo stesso comportamente del provider: dammi 2 euro per avere Facebook più veloce oppure "più collegamento" a Facebook. E il bello è che sarebbe tutto legale.

"Se la direttiva passa - aggiunge Scorza - il diritto ad accedere ad ogni genere di informazione, il diritto ad utilizzare qualsivoglia tipo di applicazione attraverso la Rete che i 'netizen' hanno sin qui ritenuto di avere nonostante frequenti violazioni da parte di taluni ISP verrà limitato 'per legge'. A quel punto che il provider 'scelga' cosa far vedere, leggere e sapere ai suoi utenti non costituirà più un aspetto patologico ma la regola, un po' come avveniva ieri nell'era della vecchia e cara TV, nella quale pochi padroni dell'etere decidevano chi ci teneva compagnia a pranzo, con chi avremmo dovuto cenare e dinanzi a quale salotto ed ascoltando quali idee avremmo dovuto addormentarci. Si tratterebbe solo di 'variazioni dell'offerta commerciale': meno informazione e più intrattenimento o, magari, meno politica e più gossip."

Fin qui Scorza. Che tutto ciò rappresenti una palese infrazione di quella sorta di "par condicio" dell'accesso internet, che va sotto il nome "neutralità della rete", sembra ai firmatari della lettera fuori discussione. E sembra anche foriero di ulteriori gravi violazioni.

Da"La Repubblica"
(28 aprile 2009)

21 apr 2009

Libero sfogo... Ho 30 anni e sono un “Bamboccione”



...Ebbene si miei cari amici, ho trent'anni e sono un bamboccione, ma mica un bamboccione da poco ,sono uno di quelli della peggior razza, sono uno di quelli che da quando ha 14 ani ha sempre lavorato; uh quanto ho lavorato, basti dire che ho fatto: il meccanico, il biliardiere, l'animatore, l'insegnante di danza per ragazzini, il venditore di telefoni, il venditore di cani, l'allevatore di cani, il toilettatore di cani, il cameriere, il banconista, il “paninaro” per i pub, l'addetto alla sala giochi, il tecnico computer, il tecnico di telefonia, il produttore di stage e workshop di danza, il manger di gruppi musicali, il produttore di una compagnia di danza, l'assistente a varie compagnie, lo sguattero di altre, il procacciatore di artisti, il dj privato per le radio e le discoteche, il pr per le serate, il ballerino (o pseudo tale date le compagnie che mi hanno dato fiducia) persino mi sono dovuto improvvisare lavori e figure professionali che forse neppure esistono e direte voi adesso .... ma come diavolo fai a essere un bamboccione???

...Ebbene si miei cari amici sono un bamboccione e pure uno della peggior razza, ho trent'anni e adesso con tutti questi trascorsi tra miei sedicenti “datori di lavoro”, che io oserei definire solamente: profittatori, serpi, gente senza nulla all'interno, vermi e persino a volte falsi moralisti, o perchè no, a volte mi sono capitati persino i falsi amici che invece guardano sempre e solo i numeri e quando i numeri diminuiscono perchè diminuiscono per tutti ti voltano le spalle, dicevo, con tutti questi miei trascorsi mi ritrovo ad oggi ad essere un disocupato dell'ultima linea, dell'ultima linea perchè... “vedi co sta crisi ... non ti posso mica pagare” e allora ti dici ..vabbhe troverò qualcos'altro ma poi magari ti scatta una molla dentro e dici ..per una volta nella vita voglio provare a fare quello che mi è sempre piaciuto, sono stanco di servire gente (e l'ho sempre fatto con amore e col sorriso, dio quanto ho sorriso e dio quanto ho amato .. anche quando odiavo mettevo amore... ) che poi non ti resta nulla e ti ritrovi come sempre a ricominciare da zero...

...Ebbene si ho trent'anni e sono un bamboccione, e adesso ancora una volta.... solo che stavolta la mente è stanca, il corpo no ne parliamo neppure, e continuiamo a ricominciare e continuiamo a ricostruire... solo che se devi cercare casa in trenta giorni, guardi il portafogli ed è forse meglio se guardi in tasca,magari lì 3€ per le sigarette li trovi, perchè che vuoi fare a parte fumare??? vuoi per caso andare al cinema???a teatro (sarebbe meglio)??? vuoi per caso andare fuori a cena per evitare di scrivere queste cavolate di cui riempirai la testa a gente che impietosamente non comprenderà perchè oggigiorno la vera cultura non si sa cosa sia???

o forse controlli il tuo conto in banca e forse è meglio non farlo perchè ti costa più di luce per guardare il saldo via internet piuttosto che il saldo effettivo in esso contenuto???

Poi ti guardi intorno, ti confronti con le poche persone che conosci (a volte anche i “capocchia”) che reputi valide e certe volte, dico certe perchè sono veramente pochi i casi in cui accade, ti dici .. allora non sono poi del tutto così male come altri mi vogliono far credere e dici .. è vero ... è la mia strada .. ma che ci fai di una strada senza una casa???

...Ebbene si ho trent'anni e sono un bamboccione, certi altri pseudo lavoratori direbbero bhe non ce li hai dei genitori?? Si ce li ho e allora??'pensate che io sia nato da una pietra e dall'acqua??? No .. ce li ho dei genitori ..ma mica tutti sono figli di gente che ha da campare un figlio a 30 anni e bamboccione... forse se sei figlio di pensionato italiano e vivi in italia non hai poi tante speranza se non quelle di trovarti un lavoro che durerà forse qualche mese per poi ricominciare ancora e ancora e ancora...

...Ebbene si è così, tocca andare avanti sempre e comunque questa è l'unico pensiero che a volte ti da forza, questo e' l'unico pensiero sensato che ti rigira in mente, direte... ma a quest'ora della notte che diavolo ci fai a scrivere queste cose che poi magari a noi non frega nulla, bhe fintanto chè questo sarà il mio blog... ed essendo l'unica casa di cui sono proprietario (per l'esattezza usufruttuario.. perchè anche qui il vero proprietario è google) faccio come mi pare... tanto vige la regola che...se non ti piace cambia canale...

...Ebbene si visto che a volte pensi che stai cercando di fare la cosa giusta, anche se il destino non ti è amico, anzi fa di tutto per esserti avverso, ti guardi in giro, dicevo, e tra le tante persone ne trovi qualcuno con cui hai voglia di costruire qualcosa, e dici ok mi ci impegno, ma senza soldi si dovrebbe ricorrere agli amici ... allora che fai .. vai dagli amici e chiedi qualche “favore”... alcuni accettano (rari a dire il vero) altri devìano la tua richiesta su cose che al momento non ti occorrono altri invece fanno finta di nulla e, o spariscono o ti chiedono soldi... (e lì ti chiedi .. ma diamine io quante volte ho aiutato la gente e quante volte invece di guadagnarci ci ho persino rimesso???)

nonostante tutto ti ci impegni perchè quando prendi un impegno devi cercare sempre e comunque di portarlo a termine ... no???

...Ebbene si sono un bamboccione e scrivo a quest'ora perchè vorrei vedere voi a dormire serenamente quando ti stai così tanto impegnando in una cosa che richiede tutto il tuo tempo e le tue energie e ti scapicollano addosso sempre le solite avversità che ti direbbero, devi rinunciare e ricominciare, come sempre, come sempre, come sempre... invece no... invece si...non sai in realtà che fare e quindi???

Come fai a dormire uomo stolto che hai solo potuto pensare le parole che ho sopra citato???

Tanto tutti sono sempre pronti a insegnarti a vivere, ma poi se qualche volta ti permetti tu, da bamboccione qualsiasi a cercare di far riflettere questi altri apriti cielo... come ci si permette da bamboccioni che nulla hanno mai fatto nella vita tra le decine e decine di profittatori, serpi, gente senza nulla all'interno, vermi e persino a volte falsi moralisti per i quali hai lavorato a pensare di avere una minima esperienza per parlare... come ti puoi permettere di solo pensare di avere un briciolo di parola in merito.... qualsiasi sia il merito ovviamente... e poco conta se invece di essere uno “sborone” che invece di andare a cantare le proprie poche (perchè per me sono sempre poche) esperienze sei invece un tipo che ne parla poco, anzi quasi nulla tanto lo “sborone” passerà sempre prima di te, e godrà dei tuoi insegnamenti sui quali avrà oltretutto sputato sopra (quando ancora peggio non andranno avanti grazie al tuo lavoro che prima fù offeso e deriso e poi, per anni, viene utilizzato dai derisori stessi come fosse il loro e come motivo di vanto).

...Ebbene si questa è una parte di uno sfogo che potrebbe durare anni... forse non ho detto nulla forse ho detto troppo... l'importante è che ho detto ...o l'importante forse è che per una volta non ho taciuto.....

...Ebbene si chiamatemi BAMBOCCIONE.... tanto a me cosa importa di voi???

Dedicato a tutti coloro che parlano senza pensare o a tutti quelli che pensano senza parlare...

18 apr 2009

Cina: Shi Tao, giornalista, condannato a 10 anni di carcere. Firmiamo l’ appello di Amnesty International

17 aprile 2009, scritto da FabioD (pubblicato su "socialblog")

Il giornalista cinese Shi Tao

Il giornalista e poeta Shi Tao è stato condannato a 10 anni di prigione per aver inviato dalla sua casella di posta elettronica su Yahoo!, un’e-mail in cui citava una disposizione del governo che ordinava ai mezzi di comunicazione di dare poca rilevanza al 15° anniversario della repressione del 1989 contro gli attivisti per la democrazia.

Arrestato il 24 novembre 2004 nella sua casa di Taiyuan, nella provincia di Shanxi, Shi Tao è stato accusato di “aver fornito illegalmente segreti di Stato a soggetti stranieri” e condannato, nell’aprile 2005, a 10 anni di carcere. Shi Tao si trova attualmente detenuto nella prigione di Deshuan, nella città di Yuanjiang.

Le autorità cinesi hanno arrestato e condannato Shi Tao sulla base di informazioni private e confidenziali fornitegli da Yahoo!. Da quando l’uso di Internet si è diffuso in Cina nel 1994, il governo ha posto sotto controllo i contenuti della rete e censurato quelli ritenuti sensibili. La tecnologia che permette di bloccare e filtrare le informazioni su Internet è stata sviluppata da aziende straniere, come Yahoo!, Microsoft e Google, che, assecondando la richiesta di censura da parte delle autorità di Pechino, contravvengono a norme e a valori stabiliti a livello internazionale e ai loro stessi principi.

Amnesty International Ha predisposto un appello indirizzato al primo ministro cinese che può essere sottoscritto quì.

10 apr 2009

Perchè a volte anche su facebook la gente riesce a pubblicare qualcosa di sensato...

E CRESCENDO IMPARI...

E crescendo impari che la felicità non è quella delle grandi cose.
Non è quella che si insegue a vent'anni, quando, come gladiatori si combatte il mondo per uscirne vittoriosi...
La felicità non è quella che affannosamente si insegue credendo che l'amore sia tutto o niente,...
non e' quella delle emozioni forti che fanno il "botto" e che esplodono fuori con tuoni spettacolari...,
la felicità non è quella di grattacieli da scalare, di sfide da vincere mettendosi continuamente alla prova.
Crescendo impari che la felicità è fatta di cose piccole ma preziose....
...e impari che il profumo del caffè al mattino è un piccolo rituale di felicità, che bastano le note di una canzone, le sensazioni di un libro dai colori che scaldano il cuore, che bastano gli aromi di una cucina, la poesia dei pittori della felicità, che basta il muso del tuo gatto o del tuo cane per sentire una felicità lieve.

E impari che la felicità è fatta di emozioni in punta di piedi, di piccole esplosioni che in sordina allargano il cuore, che le stelle ti possono commuovere e il sole far brillare gli occhi,
e impari che un campo di girasoli sa illuminarti il volto, che il profumo della primavera ti sveglia dall'inverno, e che sederti a leggere all'ombra di un albero rilassa e libera i pensieri.

E impari che l'amore è fatto di sensazioni delicate, di piccole scintille allo stomaco, di presenze vicine anche se lontane, e impari che il tempo si dilata e che quei 5 minuti sono preziosi e lunghi più di tante ore, e impari che basta chiudere gli occhi, accendere i sensi, sfornellare in cucina, leggere una poesia, scrivere su un libro o guardare una foto per annullare il tempo e le distanze ed essere con chi ami.

E impari che sentire una voce al telefono, ricevere un messaggio inaspettato, sono piccolo attimi felici.
E impari ad avere, nel cassetto e nel cuore, sogni piccoli ma preziosi.

E impari che tenere in braccio un bimbo è una deliziosa felicità.
E impari che i regali più grandi sono quelli che parlano delle persone che ami...
E impari che c'è felicità anche in quella urgenza di scrivere su un foglio i tuoi pensieri, che c'è qualcosa di amaramente felice anche nella malinconia.

E impari che nonostante le tue difese, nonostante il tuo volere o il tuo destino, in ogni gabbiano che vola c'è nel cuore un piccolo-grande Jonathan Livingston.
E impari quanto sia bella e grandiosa la semplicità.