24 mar 2008

Addio raccolta differenziata...Arriva Thor, il sistema di riciclaggio "indifferenziato"


Un sistema sviluppato dal Cnr permette di recuperare e raffinare i rifiuti solidi urbani senza passare per i cassonetti differenziati. Costa un quinto dei costi di smaltimento di un inceneritore e restituisce materiali utili e combustibile dal potere calorico elevato.
Quanto sia oneroso e problematico il trattamento dei rifiuti, lo dimostra la "tragedia" della Campania alla quale media e istituzioni stanno prestando la loro allarmata attenzione in questi giorni. Ma i rifiuti solidi urbani, com'è noto, possono rappresentare anche una risorsa. In questa direzione va Thor, un sistema sviluppato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche insieme alla Società ASSING SpA di Roma, che permette di recuperare e raffinare tutti i rifiuti e trasformarli in materiali da riutilizzare e in combustibile dall'elevato potere calorico, senza passare per i cassonetti separati della raccolta differenziata.
Un passo oltre la raccolta differenziata e il semplice incenerimento, con cui i rifiuti diventano una risorsa e che comporta un costo decisamente inferiore a quello di un inceneritore. Thor (Total house waste recycling - riciclaggio completo dei rifiuti domestici) è una tecnologia ideata e sviluppata interamente in Italia dalla ricerca congiunta pubblica e privata, che si basa su un processo di raffinazione meccanica (meccano-raffinazione) dei materiali di scarto, i quali vengono trattati in modo da separare tutte le componenti utili dalle sostanze dannose o inservibili.
Come un 'mulino' di nuova generazione, l'impianto Thor riduce i rifiuti a dimensioni microscopiche, inferiori a dieci millesimi di millimetro. Il risultato dell'intero processo è una materia omogenea, purificata dalle parti dannose e dal contenuto calorifico, utilizzabile come combustibile e paragonabile ad un carbone di buona qualità.
"Un combustibile utilizzabile con qualunque tipo di sistema termico", aggiunge Paolo Plescia, ricercatore dell'Ismn-Cnr e inventore di Thor, "compresi i motori funzionanti a biodiesel, le caldaie a vapore, i sistemi di riscaldamento centralizzati e gli impianti di termovalorizzazione delle biomasse. Infatti, le caratteristiche chimiche del prodotto che viene generato dalla raffinazione meccanica dei rifiuti solidi urbani, una volta eliminate le componenti inquinanti sono del tutto analoghe a quelle delle biomasse, ma rispetto a queste sono povere in zolfo ed esenti da idrocarburi policiclici". E' possibile utilizzare il prodotto sia come combustibile solido o pellettizzato oppure produrre bio-olio per motori diesel attraverso la 'pirolisi'. L'impianto è completamente autonomo: consuma infatti parte dell'energia che produce e il resto lo cede all'esterno.
Il primo impianto THOR, attualmente in funzione in Sicilia, riesce a trattare fino a otto tonnellate l'ora e non ha bisogno di un'area di stoccaggio in attesa del trattamento; è completamente meccanico, non termico e quindi non è necessario tenerlo sempre in funzione, anzi può essere acceso solo quando serve, limitando o eliminando così lo stoccaggio dei rifiuti e i conseguenti odori. Inoltre, è stato progettato anche come impianto mobile, utile per contrastare le emergenze e in tutte le situazioni dove è necessario trattare i rifiuti velocemente, senza scorie e senza impegnare spazi di grandi dimensioni, con un costo contenuto: un impianto da 4 tonnellate/ora occupa un massimo di 300 metri quadrati e ha un costo medio di 2 milioni di euro.
L'impianto può essere montato su un camion o su navi. In quest'ultimo caso, la produttività di un impianto imbarcato può salire oltre le dieci tonnellate l'ora e il combustibile, ottenuto dal trattamento, reso liquido da un 'pirolizzatore', può essere utilizzato direttamente dal natante o rivenduto all'esterno.
"Un impianto di meccano-raffinazione di taglia medio-piccola da 20 mila tonnellate di rifiuti l'anno presenta costi di circa 40 euro per tonnellata di materiale", spiega Paolo Plescia. "Per una identica quantità, una discarica ne richiederebbe almeno 100 e un inceneritore 250 euro. A questi costi vanno aggiunti quelli di gestione, e in particolare le spese legate allo smaltimento delle scorie e ceneri per gli inceneritori, o della gestione degli odori e dei gas delle discariche, entrambi inesistenti nel Thor. Quanto al calore, i rifiuti che contengono cascami di carta producono 2.500 chilocalorie per chilo, mentre dopo la raffinazione meccanica superano le 5.300 chilocalorie".
Un esempio concreto delle sue possibilità? "Un'area urbana di 5000 abitanti produce circa 50 tonnellate al giorno di rifiuti solidi", informa il ricercatore. "Con queste Thor permette di ricavare una media giornaliera di 30 tonnellate di combustibile, 3 tonnellate di vetro, 2 tonnellate tra metalli ferrosi e non ferrosi e 1 tonnellata di inerti, nei quali è compresa anche la frazione ricca di cloro dei rifiuti, che viene separata per non inquinare il combustibile". Il resto dei rifiuti è acqua, che viene espulsa sotto forma di vapore durante il processo di micronizzazione. Il prodotto che esce da Thor è sterilizzato perché le pressioni che si generano nel mulino, dalle 8000 alle 15000 atmosfere, determinano la completa distruzione delle flore batteriche, e, inoltre, non produce odori da fermentazione: resta inerte dal punto di vista biologico, ma combustibile".
Un'altra applicazione interessante di Thor, utile per le isole o le comunità dove scarseggia l'acqua potabile, consiste nell'utilizzazione dell'energia termica prodotta per alimentare un dissalatore, producendo acqua potabile e nello stesso tempo eliminando i rifiuti soldi urbani.
Per informazioni:
Paolo Plescia, Istituto di studi sui materiali nanostrutturati (Ismn) del Cnr

Una nuova e interessantissima emozione televisiva sul web


Mi permetto di consigliare a tutti una nuova emittente tv on-demand assolutamente gratuita fatta veramente bene e con anche un bel buon senso nella publicazione di vari film e documentari, ovviamente considerando sempre i problemi con i diritti di publicazione dei film ultimi uscit... comunqeu ripeto che mi permetto di consigliarvi
"RIFLETTOTV.IT" che puo' sembrare la solita tv sul web ma vi giuro che di tanto in tanto dona delle gran belle soddisfazioni e soprattutto è del tutto on-demand e totally free il chè sta a significare che lo spettacolo inizia quando dici tu e te lo vedi gratis al solo costo delle patatine e della coca cola (connessione internet adsl esclusa) che ti scrofanerai liberamente a casa tua.

Iraq, 4mila i soldati americani uccisi

Sale il bilancio delle perdite americane
in cinque anni di guerra. Il numero due
di Al Qaeda: rispondere ai raid israeliani.

BAGHDAD Il numero dei militari americani uccisi in Iraq dall’inizio della guerra, nel marzo del 2003, ha raggiunto quota 4.000. Quattro soldati statunitensi sono stati uccisi ieri da una bomba esplosa a Baghdad e si sono così aggiunti al precedente bilancio di almeno 3.996 vittime americane della guerra irachena. Secondo un conteggio tenuto dall’Associated Press, il 44% dei militari americani ha perso la vita per esplosioni, mentre il 97% delle vittime americane ha perso la vita dopo il 1. maggio 2003, giorno in cui il presidente George W. Bush dichiarò chiusa la fase più difficile e pericolosa della guerra. E nel giorno in cui viene reso noto il tragico bilancio della guerra irachena, il numero due di Al-Qaida, Ayman al-Zawahiri, in un nuovo nastro audio, invita i musulmani a colpire gli interessi israeliani e americani per vendicare l’offensiva israeliana nella Striscia di Gaza. Al-Zawahiri ha lanciato l’appello in un nuovo nastro audio di quattro minuti messo online oggi su un sito internet islamista. Nel messaggio, il numero 2 dell’organizzazione terroristica internazionale accusa il presidente egiziano Hosni Mubarak di aiutare Israele nella sua offensiva chiudendo la sua frontiera con Gaza. L’autenticità del messaggio non ha potuto finora essere confermata, ma la voce somiglia a quella di Al-Zawahiri nei precedenti messaggi. Il numero 2 di Al-Qaida invita i musulmani a «colpire gli interessi degli ebrei, degli americani e di tutti quelli che hanno partecipato all’attacco contro i musulmani» e precisa che gli attacchi non devono limitarsi ai territori israeliano e palestinese. «Fate loro sapere che non otterranno che del sangue per ogni dollaro speso per uccidere i musulmani, e per ogni pallottola sparata contro di noi un vulcano tornerà verso essi», minaccia Al-Zawahiri. «Non possono impegnarsi a sostenere Israele e poi vivere in pace quando gli ebrei uccidono i nostri fuggiaschi e i nostri fratelli assediati». «Controllate gli obiettivi, raccogliete danaro, preparate gli equipaggiamenti, prevedete con precisione e, contando su Allah, attaccate, cercando il martirio e il paradiso» ha dichiarato il numero 2 di Al-Qaida.(La Stampa, 24-03-08)





RUTELLI RUTELLI.... MA COME PARLI????



ED ECCO A VOI IL VIDEO DI PRESENTAZIONE DEL SUPERCENSURATO E CHIUSISSIMO SITO DEL MINISTERO DELLE ATTIVITA' CULTURALI, DEL RESTO A VEDERE COME PARLA IN INGLESE IL NS MINISTRO RUTELLI DIREI CHE HANNO FATTO PIU' CHE BENE A OSCURARE UNA VERGOGNA SIMILE, DALTRONDE IL DOMINIO "WWW.ITALIA.IT" E' STATO GIUDICATO IL PEGGIOR SITO INTERNET D'EUROPA IN POCHI MESI DI PUBLICAZIONE, E DIRE CHE CI E' COSTATO ( A DETTA DEI GIORNALISTI) SOLTANTO 4 MILIONI DI €; RUTELLI NON VORREI DIRTELO MA DEVO... UNO DEI MIGLIORI DOMINI PUO' COSTARE SINO AD UN MAX DI 100€ ALL'ANNO E UN OTTIMO WEB MASTER & DESIGNER PUO' COSTARE DA 1.000 A 1500 € AL MESE (CONTRIBUTI ESCLUSI... MA DEL RESTO A TE CHI TI CONTROLLA MR. 4 MILIONI ). RUTELLI RUTELLI RUTELLI.... TE LO DAREI IO IL TAPIRO.... MA IN TESTA TE LO DAREI... E MAGARI ANCHE CON UN BEL DIZIONARIO DI INGLESE ALLEGATO....

Domeniche a piedi si... ma con la famiglia e in riposo


Ebbene era ora che qualcuno si occupasse anche di quei poveri disgraziati che sono costretti a lavorare tutte le "SACROSANTE" (oramai non più tanto) domeniche... Ebbene sul mio blog trovate alla Vs destra(se usate firefox, in fondo se usate internet explorer) un bel banner per la nuovissima petizione del mese che si basa sulla raccolta delle firme per far si che si possa, finalmente, tutti tornare a godere delle domeniche in completo relax e a stretto contatto con la propria famiglia e che quelle pochissime domeniche non godute durante l'anno possano essere retribuite con il loro vecchio e caro giusto compenso, dato che per l'appunto, non si spiega come e perche' un giovane, non solo è costretto a lavorare la domenica o i festivi ma deve anche pagarne le conseguenze sullo stipendo a fine mese, vedendosi calcolato il medesimo giorno festivo quasi al pari di una giornata lavorativa infrasettimanale, questo è solo un piccolo passo per i diritti di tutti noi lavoratori, tanto tutti sappiamo che magari... sì non siamo tutti commercianti ma sicuramente un parente o un amico/a commerciante ce lo abbiamo e soprattutto da qualche parte bisogna pur cominciare, iniziamo dal settore commerciale e poi vedremo quale altra petizione o semplice discussione o dibattito si potrà affrontare per far sì che anche i lavoratori di oggi possano costruire una famiglia e seguirla come hanno fatto i Ns genitori prima di noi, tanto...peggio di così non può andare non credete miei piccoli sovversivini???