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22 lug 2009

Fus, la cultura minaccia il blocco, Napolitano: necessaria riflessione

Il presidente della Repubblica risponde alla lettera-appello di alcuni parlamentari
"Non mancherà il mio invito a ogni possibile ripensamento sui tagli alla cultura"


Luca Barbareschi: "Siamo pronti a fermare tutto.
Servono aiuti, ma anche una riforma strutturale"


Fus, la cultura minaccia il blocco Napolitano: necessaria riflessione

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano

ROMA - "Non esito a condividere le preoccupazioni che mi rappresentate, è decisivo il più vasto chiarimento sulle priorità cui ancorare la spesa pubblica". Con queste parole il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, invita tutte le parti in causa a una riflessione e a un ripensamento sui tagli e il mancato reintegro dei fondi al Fus, il Fondo unico per lo spettacolo. Il capo dello Stato ha risposto alla lettera-appello ricevuta da alcuni parlamentari e il testo è stato pubblicato sul sito della Presidenza della Repubblica. Intanto i lavoratori del mondo dello spettacolo e della cultura minacciano il blocco totale.

La lettera. "Al di là dell'esito di imminenti votazioni in Parlamento, rispetto alle quali non posso ovviamente intervenire, ritengo che anche in vista della prossima legge finanziaria e delle decisioni per il 2010 si debba da ogni parte porre il problema di cui vi siete fatti portatori - scrive Napolitano - il che significa animare uno schietto confronto sull'importanza fondamentale che per il paese, rivestono tutti i diversi aspetti dell'agire culturale".

"Necessario in chiarimento". "Sappiamo - continua il presidente della Repubblica - quanto pesante sia il debito pubblico che si è venuto accumulando. E' perciò decisivo il più vasto chiarimento sulle priorità cui ancorare la spesa pubblica. In questo senso potete esser certi che non mancherà il mio convinto invito alla riflessione e ad ogni possibile ripensamento".

Pronti al blocco. "Siamo pronti a bloccare tutto, bloccheremo i set, i teatri, i cinema e la televisione", dichiara l'attore, regista e parlamentare del Pdl Luca Barbareschi all'uscita dell'incontro di questa sera tra una delegazione del mondo dello spettacolo e il sottosegretario Gianni Letta.

"Otto milioni non bastano". Nel testo del maxi-emendamento, conferma Barbareschi, è stato inserito un provvedimento che reperisce risorse per lo spettacolo attraverso la cosiddetta porno-tax "ma sono solo otto milioni di euro". Con otto milioni, insiste il parlamentare, "non si fa nulla, ne servivano 60 almeno. Così falliranno i teatri, falliranno le imprese, non ci sono i soldi per pagare le persone negli enti lirici".

"Il blocco può fermare l'indotto". Con il blocco, spiega Barbareschi, "si ferma un indotto grosso, un'industria da 2.000 milioni di fatturato e 250 mila lavoratori. Servono aiuti ma anche una riforma strutturale. Le lotte si fanno vere, se si fanno giornaliere non servono a nulla".

(21 luglio 2009 - La Repubblica.it)

15 giu 2009

Proteste lavoratori S.Carlo, Pdci scrive a Iervolino

POLITICA | Napoli |



"Egregio Sindaco,
condividiamo il malcontento dei lavoratori del San Carlo e riteniamo profondamente legittima la loro protesta in opposizione alla politica dei tagli al FUS.
Riteniamo sia da condannare violentemente l'opera attuata dal governo di centro- destra che decide di fatto il decadimento della produzione culturale, obbligando i responsabili del settore ad attuare significativi tagli al cartellone.
Come già evidenziatoLe precedentemente, verifichiamo che nessun parlamentare di centro-destra interviene su questo nè chiede chiarimenti al governo.
Eppure qualche "autorevole" parlamentare campano ex-consigliere comunale di Napoli, durante la discussione del Bilancio di Previsione 2009 La ha attaccata con veemenza e ripetutamente per i paventati tagli nei finanziamenti comunali al San Carlo, non più effettuati grazie al Suo emendamento: oggi, guarda caso, risulta essere silenziosamente e totalmente assente.
Come ben ricorda, Laboccetta fu in buona compagnia a sferrarLe duri attacchi: c'era il culturale Ministro Bondi e altri parlamentari e consiglieri comunali del centro-destra, nonché persino il benemerito Commissario Nastase anch'egli evidentemente sofferente di amnesie intermittenti, visto che oggi sembra non battere ciglio di fronte ai tagli del FUS.
Che vergogna un Governo e un Ministro della Cultura che approvano provvedimenti così scellerati e distruttivi degli interessi collettivi e del prestigio nazionale! E' la riprova che i veri nemici del San Carlo si annidano nel Governo Centrale, e la protesta dei lavoratori del teatro è giusta e lodevole.
Egregio Sindaco, di fronte a tanto incommensurabile e sleale strumentalismo e meschinità, forse sarebbe opportuno agire comunque con più determinazione nei confronti di questa compagine politico-affarisitca.
Visto che, comunque, Lei certo non si trova mai al riparo da attacchi ingenerosi, mistificatori ed opportunisti, potrebbe risultare vincente mettere maggiormente a nudo le vere responsabilità e scelte del Governo Nazionale.
Ad esempio, nella vicenda relativa alle Cooperative L.452/87, portare avanti con chiarezza d'intenti l'obiettivo della necessaria modifica all'art.11 della legge 452/87, lascerebbe nelle sole mani del centro-destra la responsabilità di scegliere una soluzione non confacente all'effettiva moralizzazione nella gestione del nuovo piano industriale della Cooperativa unica.
Nel ringraziarLa per l'attenzione, Le inviamo cordiali saluti".

Fonte : comunicato stampa