24 mag 2009

Tonni e uomini illuminano il coloratissimo teatro della Garbatella.




E’ appena andato in scena al teatro Palladium di Roma, nella splendida cornice della manifestazione Teatri di Vetro 3, il debutto del nuovissimo spettacolo di e con Gaspare Balsamo: “Muciara” Non è più mare per tonni – secondo studio sulla continuità.

Lo spettacolo si è rivelato uno splendido sogno fatto di ricordi d’infanzia e momenti di vita del presente, un continuo altalenare, in senso tutt’altro che cronologico, tra le emozioni del passato e del presente. Ricchissimo, come già l’autore-attore ci ha abituati con il suo altrettanto bello “Camurrìa”, di metafore di vita che passano per battute sottili ma che toccano le tematiche più disparate romantiche, drammatiche e malinconiche.

Degno di grandissima nota e entusiasmante il momento delle parole del Rais, che tra una metafora e un’ altra lasciano ben intuire l’importanza dello scambio culturale tanto nel passato, ove la Sicilia insegnava in questo campo, tanto oggi momento in cui questa importanza diviene sempre più motivo di dialogo e sempre meno fatto concreto.

Riesce persino a toccare, donandoci un sorriso, tematiche quali la purezza dell’amore che, grazie all’immaginario dell’artista sognante un matrimonio tra due tonni innamorati, lascia ben intuire come, persino in natura, esso esista e si riveli tra i più romantici e noncurante degli eventi avversi, utilizzando l’esempio della mattanza, momento di grandissima drammaticità, ponendolo così a paragone con il medesimo concetto rielaborato dall’essere umano, che di questa capacità di coinvolgimento si dimentica sempre più.

Veramente toccante nell’anima tutto il percorso che l’attore ci fa intraprendere, con i suoi incredibili e incantevoli momenti fiabeschi che nella realtà invece esistono e sono stati vissuti, da lui in prima persona, come da altri che ne hanno potuto gioire delle proprie memorie grazie a questo omaggio che Balsamo ci ha voluto fare.

Altri importantissimi momenti in esso inseriti di cui è giusto dare atto all’autore sono quelli ove si narra della storia degli emigranti che portando con sé una vita tanto angusta e un viaggio di altrettanto peggior sorte, ci lascia riflettere sulle tematiche sempre più attuali, e quanto divenga oggigiorno invisibile ciò che è la storia e il presente delle persone che ci circondano se nulla ha a che incidere con la nostra quotidianità.

Uno spettacolo, “Muciara”, che utilizza la memoria delle tonnare, dei tonnaroti e persino dei tonni stessi per risvegliare il lato più umano e profondo che sta dentro ognuno di noi, un paradisiaco momento che accarezza le corde dell’anima dello spettatore e come un arpa ne diffonde l’armonioso suono tutto intorno ad ogni singolo fruitore, quasi fosse una luce, facendone godere più dall’interno e grazie alle proprie doti riflessive, della bellezza della vita e del sentire piuttosto che del comune guardare.



Carlo Lo Monaco

Roma, 24-05-09

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.