15 giu 2009

La procura indaga sulle «ronde nere»del Msi. La replica: «Andiamo avanti»

LE «CAMICIE GRIGIE» AVREBBERO DOVUTO AGIRE NELL'AMBITO DEL DDL SICUREZZA

La procura indaga sulle «ronde nere»
del Msi. La replica: «Andiamo avanti»

Ipotesi di apologia di fascismo per il gruppo di volontari presentato sabato da Gaetano Saya

MILANO - La Procura di Milano ha disposto un'indagine, tramite la Digos, sulle ronde nere presentate sabato da Gaetano Saya. Nei prossimi giorni il procuratore aggiunto, Armando Spataro, formalizzerà nei confronti dei promotori l'accusa di violazione della legge Scelba: in sostanza, potrebbero essere contestati i reati di apologia del fascismo e ricostituzione del partito fascista, ai sensi della legge del 1952. L'iniziativa arriva poche ore dopo la presentazione, avvenuta a Milano, della «Guardia nazionale italiana», il gruppo di «camicie grigie» composto per un terzo da ex membri delle forze dell'ordine, legato al Msi-Dn di Gaetano Saya.

«Camicie grigie» «Camicie grigie» «Camicie grigie» «Camicie grigie»
«Camicie grigie»
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«ANDIAMO AVANTI» - Pronta la reazione da parte dei vertici Msi-Dn: «La Guardia nazionale italiana è una onlus regolarmente registrata, come prescrive la legge e non crediamo ci possa essere alcun tipo di reato», ha dichiarato il vicepresidente della «Guardia nazionale italiana» Maurizio Monti. «Noi andiamo avanti, a meno che i tribunali ci dimostrano che abbiamo commesso dei reati. È giusto che la magistratura indaghi, ma l'importante è che lo faccia con senso di giustizia. Se dovessimo avere avvisi dalla Procura i nostri legali prenderanno le dovute cautele del caso».

CANNIZZARO: DECISIONE ASSURDA - Maria Antonietta Cannizzaro, compagna di Gaetano Saya e presidente del movimento che appoggia le cosidette ronde nere («ma le ronde non hanno colore», precisa lei) ha affermato che la decisione di aprire un fascicolo «è assurda» e che la divisa delle Guardie nazionali italiane non ha richiami a simboli fascisti: «L'aquila imperiale fa parte della nostra storia fin dai Cesari - osserva -. Allora bisognerebbe abbattere a Roma tutti gli edifici storici su cui è rappresentata. Nessun richiamo al fascismo. Il fascismo è affidato alla storia». Il presidente del Msi appoggia le Guardie nazionali che però, sottolinea, non ne sono un'emanazione e vede nell'apertura del fascicolo anche un «attacco al governo».

I VOLONTARI - Alla presentazione di sabato i vertici nazionali dell’Msi avevano annunciato che ci sarebbero a disposizione 2.100 volontari in tutto il Paese, concentrati soprattutto in Piemonte, Lombardia, Lazio, Campania e Sicilia. «La Guardia nazionale è un’iniziativa apolitica», precisavano, nell’ambito dell’attività del nascente Partito Nazionalista italiano guidato da Gaetano Saya. Lo stesso Saya ha descritto la divisa ideata per le ronde: camicia grigia con cinturone e spallaccio neri, cravatta nera, pantaloni grigi con banda nera laterale, basco o kepì grigio con il simbolo dell'aquila imperiale romana, la scritta «SPQR» e il motto «Domine dirige nos». L'equipaggiamento completo prevede elmetto, anfibi neri, guanti di pelle e una grossa torcia elettrica di metallo nero.

Corriere della Sera
14 giugno 2009(ultima modifica: 15 giugno 2009)


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