10 gen 2011

Lettera aperta al ministro La Russa (La Russa il Giotto della politica Italiana)



Egregio MinistroLa Russa,
la presente per significarLe quanto Ella mi faccia schifo, come Ministro e come uomo.
Chi Le scrive è un cittadino italiano, di anni 51, conosciuto all'anagrafe come Luciano Buono, residente in Milano, via Enrico Acerbi n.40, cap 20161.
Di lavoro, faccio il "tenore" nel coro del Teatro alla Scala, dopo aver vinto un concorso internazionale per titoli ed esami nel 1999, 1° classificato, proveniendo da altro Teatro (Arena di Verona) dove già ero assunto a tempo indeterminato come vincitore di concorso, internazionale anch'esso.
Ho un figlio di anni 23, Carlo, che spera di superare le selezioni per essere assunto di leva a 800 euro al mese, come lo fu il Miotto...non potendo io permettermi di mantenerlo a casa, nonostante egli sia ormai da 5 anni diplomato al Liceo Scientifico ed avvezzo (più di me certamente, ma anche più di Ella e del suo datore di lavoro) alla programmazione di software.
Suo figlio, Ministro, che fa?

http://forum.politicainrete.net/padania/68986-poteva-stare-senza-positicino-anche-il-figlio-di-la-russa.html

Io leggo del Suo "sdegno" o presunto tale, della Sua ricerca della verità e "mi consenta" (per usare una locuzione a Lei cara), chiudere la stalla dopo che i buoi sono scappati o, come dicevano a Verona, "il taccon' l'è peggio del buso" la qualifica esattamente per quello che Ella non disdegna di essere, ovvero un ipocrita asservito alla corte del Suo mentore, l'illustre Silvio Berlusconi.
Chi va con lo zoppo impara a zoppicare, ma Ella supera il Suo maestro.
Come Giotto con Cimabue.
Le auguro tutto quello che state dando a noi italiani.
Lo auguro a Lei ed alla Sua famiglia.
Distinti saluti.
Luciano Buono.

Fonte

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